mercoledì 28 dicembre 2011

Nuovi centri di distribuzione per Chrysler

Chrysler annuncia l’apertura di nuovi centri di distribuzione a Shanghai e Dubai.

Il Gruppo Fiat-Chrysler ha annunciato negli scorsi giorni l’apertura di due nuovi centri di distribuzione ricambi Mopar in Cina e in Medio Oriente, nelle città di Shanghai e Dubai.
Creata nel 1920, Mopar rappresenta il distaccamento che si occupa della fornitura di pezzi di ricambio di tutta la gamma di prodotti offerti dal Gruppo Chrysler e il fornitore ufficiale delle parti speciali e degli accessori sportivi impiegati per la personalizzazione dei modelli proposti dalla casa automobilistica americana e dalla Fiat.
L’inaugurazione dei nuovi centri rappresenta un passaggio fondamentale per il supporto del Gruppo italo-americano che si sta affacciando su questi nuovi mercati che inevitabilemente necessitano di una assistenza in loco.
Nel dettaglio il centro di distribuzione in Medio Oriente verrà situato nella zona di Jebel Ali a Dubai e occuperà una superficie di 18.000 metri quadrati, dove verranno immagazzinati 30.000 ricambi destinati sia ai mercati del Medio Oriente che a quelli dell’Africa.

venerdì 23 dicembre 2011

L’Industria dell’ospitalità

Il Governo di Ras Al Khaimah ha annunciato la costituzione di una nuova azienda nell’industria dell’ospitalità.

Vista la crescente importanza del settore negli Emirati Arabi Uniti, il Governo di Ras Al Khaimah ha annunciato la volontà di costituire una nuova azienda allo scopo di incentivare il turismo e supportare l’industria dell’ospitalità all’interno dell’emirato. La società, denominata Ras Al Khaimah Hospitality Group, si occuperà infatti della gestione degli alberghi di proprietà del Governo valutandone la qualità e occupandosi anche degli investimenti di marchi premium e internazionali dell’emirato. L’azienda fungerà anche da acceleratore dei progetti di sviluppo volti ad ottenere entro il 2016 10mila camere d’albergo.
Il CEO della società, Victor Louis, ha dichiarato: “Ras Al Khaimah sta diventando velocemente un concorrente all’interno del mercato globale dell’ospitalità e questa società acquisirà un ruolo attivo nell’introduzione di nuovi progetti d’ospitalità”.

giovedì 22 dicembre 2011

Etihad in soccorso di Air Berlin

La compagnia di bandiera dell’emirato di Abu Dhabi salva la seconda compagnia aerea tedesca.

La linea aerea nazionale dell’emirato di Abu Dhabi, Etihad, ha annunciato l’intenzione di salvare dal fallimento la seconda compagnia aerea tedesca dopo Lufthansa, Air Berlin.
Stando alle prime indiscrezioni infatti la compagnia di bandiera dell’emirato è diventata la prima azionista della società tedesca, con il 29,1% delle quote, grazie alla decisione di iniettare capitali per 73 milioni di Euro.
L’intenzione di diventare azionista di Air Berlin era già stata manifestata nel 2008, ma i sindacati si erano opposti; tuttavia di fronte allo spettro della crisi e alla minaccia di fallimento, il salvataggio della compagnia è stato accolto come una boccata d’ossigeno dalla compagnia tedesca, anche se sono stati fissati alcuni punti che Etihad dovrà rispettare, tra i quali figurano l’impegno a non aumentare le quote e a non venderle per almeno due anni.

venerdì 16 dicembre 2011

Accordo tra Fiera Milano e Al Fajer

Firmata un’intesa tra Fiera Milano e Al Fajer Information & Services allo scopo di scambiare informazioni ed esperienze utili.

Fiera Milano ed una delle più rilevanti imprese presenti negli Emirati Arabi Uniti attive nell’ambito dell’organizzazione fieristica, Al Fajer Information & Services, hanno firmato a Dubai un’intesa con l’obiettivo di scambiarsi importanti informazioni ed esperienze ed intraprendere quindi un business congiunto.
L’accordo, firmato alla presenza dei media locali e del Direttore Generale di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) Pier Francesco Caliari, è stato coordinato dal Direttore dell’Ufficio ex-ICE di Dubai, Dr. Ferdinando Fiore e rappresenta un’importante iniziativa visti e considerati i crescenti scambi economici e culturali tra il Bel Paese e gli Emirati Arabi Uniti.
Il Memorandum of Understanding si inserisce in un momento particolarmente importante per gli Emirati Arabi, che lo scorso 2 dicembre hanno celebrato il quarantesimo anniversario dalla loro costituzione.

venerdì 9 dicembre 2011

EAU: previste iniziative per avvicinare i cittadini al Governo

Importanti misure sono pronte ad essere introdotte negli Emirati Arabi Uniti al fine di aiutare la fasce meno abbienti e far emergere anche gli emirati che meno incidono sull’economia nazionale.

Forti di un reddito procapite tra i più elevati al mondo, di un’economia solida e di esportazioni petrolifere precedute solo da quelle dell’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, in occasione del quarantesimo anno dalla loro nascita, festeggiano con lo slogan “Lo spirito dell’Unione”. Sembra infatti che l’obiettivo primario degli sceicchi sia quello di avvicinare sempre più Governo e cittadini. A questo scopo agli investimenti stanziati in un primo momento dal Governo Federale al fine di rafforzare dal punto di vista infrastrutturale gli emirati più deboli, si è aggiunto uno stanziamento del valore complessivo di 2,7 miliardi di dollari che verranno impiegati per aiutare i cittadini più poveri a far fronte ai debiti. È stato inoltre previsto un raddoppio degli stipendi del settore pubblico.
Interventi importanti legati secondo alcuni al tentativo di proteggere gli Emirati dalle turbolenze regionali che hanno investito la penisola arabica.

mercoledì 7 dicembre 2011

Il porto di Jebel Ali

Previsti investimenti milionari per l’espansione del Porto di Jebel Ali.

In un comunicato stampa Dp Wolrd, il terzo operatore portuale al mondo, ha annunciato la volontà di investire 850 milioni di dollari per espandere la capacità del porto di Jebel Ali, situato a sud di Dubai; nel comunicato si legge che "Dp World investirà circa 850 milioni di dollari nei prossimi tre anni per riconvertire i 1.860 metri di banchine e 70 ettari dell'attuale molo cargo in un nuovo terminal all'interno del porto".
Nel dettaglio la nuova struttura verrà dotata delle più moderne tecnologie del settore, tra cui le più grandi ed efficienti gru da banchina, capaci di gestire anche navi più grandi di quelle attualmente presenti sul mercato.
Il progetto è stato concepito anche in funzione della maggiore operatività del nuovo aeroporto internazionale di Al Maktoum, il più grande della regione: il porto di Jebel Ali e l’aeroporto di Al Maktoum daranno infatti vita alla più grande struttura mare-aria presente nel Medio Oriente.
Una decisione rilevante se si considera che pur esistendo 35 porti nei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Oman), il 59% del traffico cargo transita negli Emirati Arabi Uniti.

venerdì 2 dicembre 2011

Saipem investe ad Abu Dhabi e in Marocco

La società dell’Eni ha stretto accordi per realizzare commesse del valore di circa un miliardo di Euro.

Già leader ad Abu Dhabi grazie alla joint venture con Dodsal engineering and construction e Maire Tecnimont, la società dell’Eni, Saipem, si è aggiudicata negli Emirati Arabi Uniti nuove commesse per un valore complessivo di circa un miliardo di Euro che verrà investito nella progettazione e realizzazione di una linea ferroviaria tra il porto di Ruwais e le aree di produzione di gas di Shah e Habshan: stando alle previsioni grazie al progetto, che si prevede terminerà entro il 2014, verranno trasportati oltre sette milioni di tonnellate di zolfo all’anno. Il contratto acquisito per conto di Etihad Rail Company , ha come obiettivo la costruzione di una linea ferroviaria a singolo e a doppio binario per una lunghezza complessiva di oltre 260 chilometri.
Per quanto riguarda invece il Marocco, la società si è aggiudicata un contratto Epc da Tangier Mediterranean Special Agency che prevede la costruzione di due frangiflutti e di 2.800 metri di nuove banchine per espandere il porto di Tangeri entro il terzo trimestre del 2014.

martedì 29 novembre 2011

Fiera agroalimentare di Abu Dhabi

Numerose le aziende italiane presenti al SIAL 2011 di Abu Dhabi.

Sono venticinque le aziende italiane che hanno deciso di partecipare all’edizione 2011 del Salon International de l’Agroalimentaire (SIAL), una delle più conosciute fiere del settore agroalimentare, che si è tenuta dal 21 al 23 novembre ad Abu Dhabi.
Oltre ad aziende produttrici di prodotti alimentari come pasta, caffè, dolci, olio d’oliva e formaggi, hanno partecipato alla manifestazione anche imprese attive nel settore della produzione di macchinari specializzati nella cottura, panificazione e nei gelati.
Alcune delle aziende partecipanti sono state ospitate presso due padiglioni collettivi organizzati dall'Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania (in rappresentanza di una dozzina di aziende della Regione) e dalla PROMEC, l'Agenzia Promozionale della Camera di Commercio di Modena in collaborazione con la PROMOS di Milano.
Allo scopo di illustrare e promuovere il know-how e le realtà presenti nella provincia di Modena anche all’interno degli EAU, l’Ambasciata Italiana ha previsto inoltre la presentazione di un video e lo stesso Ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, Giorgio Starace, ha sottolineato più volte la numerosa e qualificata presenza delle aziende italiane all’evento fieristico.

venerdì 25 novembre 2011

La musica italiana di scena a Dubai

La musica italiana conquista gli Emirati Arabi Uniti grazie a due eventi organizzati lo scorso 17 e 18 novembre a Dubai.

Lo scorso 17 e 18 novembre si sono tenuti due eventi che rientrano all’interno dell’iniziativa culturale e commerciale dal titolo “Italian Festival Weeks UAE”, curata dalla Camera di Commercio nel territorio degli Emirati Arabi Uniti grazie al coordinamento con l’Ambasciata Italiana ad Abu Dhabi e le attività promosse dal Sistema Italia.
Gli eventi organizzati allo scopo di promuovere le iniziative Made in Italy hanno suscitato molto interesse: se nella serata di giovedì 17 novembre il musicista italiano Nicola Conte, noto compositore e Dj set contemporaneo, ha intrattenuto sulla terrazza di un famoso hotel circa ottocento invitati, per la serata del 18 novembre è stato portato in scena presso il teatro Ductac di Dubai un adattamento de La Traviata di Giuseppe Verdi, interpretato da tre grandi voci della musica lirica: il Soprano italiano Monica De Rosa McKay, il Tenore statunitense Mark Heller e il Baritono italiano Daniel Giulianini.

mercoledì 23 novembre 2011

L’edilizia italiana a Dubai

La fiera “BIG 5” di Dubai sottolinea la ripresa del mercato dopo la battuta d’arresto registrata nel corso del 2009.

L’edizione 2011 della fiera “BIG 5” di Dubai, dedicata all’arredamento e alle costruzioni, fa emergere dati interessanti riguardanti la ripresa del settore: oltre tremila aziende espositrici, 75 Paesi rappresentati per un totale di 29 padiglioni nazionali in 37.800 metri quadrati. In questo contesto le imprese italiane si sono ritagliate un ruolo di primo piano partecipando in 290 su una superficie complessiva di 5.313 metri quadrati e rappresentando il primo padiglione nazionale, seguito da Cina, Germania e Turchia. All’inaugurazione della manifestazione hanno partecipato l’Ambasciatore italiano ad Abu Dhabi Giorgio Starace, accompagnato dal Console Generale a Dubai, Luciano Galli, dal Direttore dell'ex Ufficio ICE, Ferdinando Fiore e dal Direttore della Camera di Commercio italiana Mauro Marzocchi vista e considerata la sempre più rilevante importanza rivestita dall’Italia nel settore delle costruzioni negli Emirati Arabi Uniti. Stando ai dati pubblicati infatti le esportazioni del Bel Paese collegate al settore delle costruzioni verso gli EAU nei primi sette mesi del 2011 hanno registrato un incremento del 94,8% rispetto all’anno precedente. Il forte dinamismo riscontrato negli Emirati potrebbe essere dovuto alla realizzazione di numerosi progetti riguardanti la costruzione di hotel di lusso e alle incredibili prospettive di crescita del mercato saudita.

venerdì 18 novembre 2011

L’International Renewable Energy Agency

Gli Emirati Arabi Uniti presiedono il Consiglio dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile.

I 21 membri del Consiglio dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile hanno eletto in qualità di presidenti della stessa gli Emirati Arabi Uniti.
Nel dettaglio in Consiglio è composto dagli 85 membri e dai 149 firmatari dell’Agenzia ed è responsabile della valutazione dei progressi compiuti dall’agenzia nonché dell’approvazione del piano di lavoro e del budget.
Il Sultano Ahmed Al Jaber in qualità di Presidente dell’ International Renewable Energy Agency (IRENA) ha dichiarato “Desidero ringraziare il presidente uscente del Consiglio, l’Australia, per il suo ottimo lavoro”. Prima di lasciare il mandato infatti il presidente uscente del Consiglio, l’Australia, e il vicepresidente della Corea del Sud, hanno sovrinteso alle ultime delibere.
Un importante ruolo per gli Emirati Arabi Uniti che hanno ottenuto anche l’approvazione del fondo fiduciario volto ad accertare la partecipazione attiva dei Paesi meno sviluppati e dei piccoli Stati isola in via di sviluppo.

mercoledì 16 novembre 2011

L’Ospedale di Jalila

La società Al Futtaim Carillion realizzerà la seconda fase dell’ospedale di Al Jalila.

Stando a quanto reso noto dalla Dubai Health Authority (DHA), la società Al Futtaim Carillion si è aggiudicata un contratto da 26 mesi per la realizzazione della seconda fase dell’Al Jalila Children’s Speciality Hospital per un valore complessivo di 183.2 milioni di dollari.
Allo stato attuale sono già stati effettuati sia il livellamento del terreno sia i lavori preliminari di costruzione.
L’Al Jalila Children’s Speciality, con una superficie totale di 76,500m2, dei quali 55,000m2 di superficie ospedaliera, è stato progettato dallo Studio Altieri International, impegnato anche nell’interior design, e prevede oltre ad un parcheggio interrato per 40 veicoli e 430 parcheggi esterni, quattro piani che ospiteranno 40 unità di cura intensiva, 6 strutture per dialisi, 12 locali per la formazione, 20 centri di cura, 30 dipartimenti clinici e non clinici, 8 sale operatorie, oltre 3,750 attrezzature ed impianti biomedicali ed un locale multiuso.

venerdì 11 novembre 2011

Lingua inglese e Common Law a Dubai

Approvato il decreto dello sceicco di Dubai che prevede la possibilità, per le aziende straniere che fanno business nei Paesi del Golfo, di utilizzare la lingua e la cultura giuridica inglese per risolvere le controversie in materia commerciale.

Lo sceicco di Dubai, Mohammed Bin Rashid Al-Maktoum, ha di recente approvato un decreto sulla base del quale le aziende straniere presenti negli Emirati potranno d’ora in avanti risolvere le dispute legali relative alle transazioni commerciali in lingua inglese e secondo le regole del Common Law. Prima dell’approvazione del decreto le imprese straniere non organizzate presso il Dubai International Financial Center, una free zone che funge da porta d’ingresso per gli investitori interessati ai Paesi del Golfo, dovevano rivolgersi ai tribunali locali e confrontarsi con le problematiche rappresentate dalla necessità di far ricorso alla lingua araba. La decisione permetterà alle imprese di diminuire notevolmente i costi per la gestione delle pratiche legali, determinati soprattutto dalla traduzione dei documenti, e di ridurre le tempistiche: allo stato attuale infatti la quasi totalità delle dispute non complesse si risolve entro tre settimane.
John Shehata, avvocato italo-egiziano di seconda generazione e coordinatore del focus Mediterraneo e Paesi arabi ha commentato “L’estensione della giurisdizione del DIFC su tutte le controversie commerciali che coinvolgono società straniere è particolarmente interessante. Le imprese avranno modo di verificare, senza barriere linguistiche e probabilmente culturali, se il contenzioso è stato gestito secondo le loro aspettative”.

lunedì 7 novembre 2011

Un nuovo contratto per Maire Tecnimont ad Abu Dhabi

Il Gruppo Maire Tecnimont, noto per la sua esperienza nel campo dell’alta velocità ferroviaria, ha annunciato di essersi aggiudicato il contratto per la costruzione della prima fase della rete ferroviaria di Etihad Rail.

Presente nel mondo in oltre trenta Paesi, il Gruppo Maire Tecnimont, già conosciuto in Italia per aver realizzato circa un terzo della rete dell’alta velocità ferroviaria e presente nel Medio Oriente da più di trent’anni attraverso la società controllata Tecnimont Arabia Limited, si è aggiudicato il contratto in consorzio con Saipem Spa e Dodsal Engineering and Construction Pte. Limited, per i lavori della prima fase della rete ferroviaria di Etihad Rail per conto di Etihad Rail Company, l’operatore dell’ente ferroviario nazionale degli Emirati Arabi Uniti.
La commessa, il cui valore complessivo si aggira intorno agli 880 milioni di dollari (di cui circa 280 milioni di competenza di Maire Tecnimont), prevede la realizzazione della prima parte della rete che collega Habshan e Ruwais entro il 2013 e quella che collega Shah e Habshan entro il 2014 per un totale di 266 km.
Una volta terminata, la rete ferroviaria avrà una lunghezza complessiva di oltre 1.200 km e favorirà notevolmente il commercio e lo sviluppo economico e aprirà nuovi canali di comunicazione diventando un punto nevralgico della rete ferroviaria dell’intero Golfo.

venerdì 4 novembre 2011

MSC Lirica sbarca nel porto di Abu Dhabi

Il porto di Mina Zayed diventa l’home port della nave da crociera MSC Lirica.

La nave da crociera MCS Lirica è arrivata nel nuovo terminal crocieristico del porto di Mina Zayed, ad Abu Dhabi, destinato a diventare fino a marzo 2012 l’home port della nave. Partita da Genova, la nave è stata accolta con un caloroso benvenuto nel porto della capitale degli Emirati Arabi Uniti, tra spettacoli pirotecnici e balli tradizionali. Stando a quanto affermato dal Presidente dell’Autorità per il turismo di Abu Dhabi, Bin Tahnoon Al Nahyan, la scelta intrapresa dalla MSC crociere potrebbe aprire la strada ad altre navi della compagnia; il presidente ha altresì dichiarato che “Gli ospiti che Msc Crociere ha portato qui e i molti altri che porterà  in futuro conosceranno la capitale degli Emirati Arabi per la prima volta. Le nostre ricerche di mercato dimostrano che il 30% dei passeggeri delle navi da crociera ritornano successivamente per un soggiorno più lungo e noi li aspetteremo con rinnovato entusiasmo”. Stando alle stime la decisione di MSC Crociere avrà un notevole impatto sull’economia locale, con particolare riferimento al settore turistico (food&beverage, retail, trasporti, compagnie aeree e settore alberghiero): si tratterebbe infatti di 22 milioni di dollari a stagione, con l’obiettivo di raggiungere i 2,3 milioni di ospiti nelle strutture alberghiere entro la fine del prossimo anno.
Soddisfatto anche l’Amministratore Delegato di MSC Crociere, Pierfrancesco Vago, il quale si è detto fiducioso del fatto che “questo sarà  solo l'inizio di una nuova importante era per il turismo crocieristico negli Emirati Arabi”.

lunedì 10 ottobre 2011

Luisa Spagnoli sbarca a Dubai

Luisa Spagnoli, la “firma” nata nel 1928, nota per l’utilizzo dei filati d’angora nella maglieria, sta valutando l’ingresso nel mercato cinese e prossimamente aprirà a Dubai.

La "firma" di Luisa Spagnoli  continua ad affascinare, in Italia e all'estero. L'azienda umbra, nata nel 1928, conta oggi 805 dipendenti, 153 negozi in Italia e 36 nel mondo: l'ultimo è quello inaugurato lo scorso 22 settembre a Londra. La fortuna del brand, che nel 2010 ha registrato un fatturato di 133 milioni di euro ed un utile netto di 17,5 milioni di euro, deriva dal know-how nel settore manifatturiero accumulato negli anni e della voglia di rimanere al passo con i tempi: “La nostra è sempre stata un'azienda all'avanguardia e io, per prima cosa, mi sono concentrata sulla ricerca stilistica: il segreto è, mantenere alta la qualità, proporre linee sempre nuove e raffinate in grado di dare una forte identità al brand. E stare attenti al rapporto qualità prezzo”, ha dichiaro Nicoletta Spagnoli, attuale amministratore delegato dell'azienda e pronipote della fondatrice della griffe.
Per la primavera estate 2012 il marchio punta su una collezione di capi pensati per donne di età diverse, accomunate dalla voglia di eleganza senza eccessi: “Stiamo differenziando il nostro target sempre di più: all'estero abbiamo soprattutto una clientela formata da giovani; l'Italia invece ha un target più adulto, anche se da qualche anno stiamo lavorando a nuove linee rivolte a un pubblico più fresco”.
Il marchio, che lo scorso anno ha registrato un +20% nelle esportazioni, pur rimanendo legato al territorio, intende scommettere anche sull’estero: prossimamente aprirà a Dubai. Anche l'estremo Oriente è fra le tappe in agenda, ma, secondo Spagnoli, anche un mercato difficile: “la Cina ci affascina molto, ci sono delle potenzialità di business molto importanti, ma ritengo sia una realtà da approcciare con la giusta cautela. Stiamo ancora studiando questo mercato, abbiamo ricevuto delle proposte di partnership che stiamo valutando con interesse e molta attenzione”.

martedì 27 settembre 2011

Ancora investimenti nei trasporti

Nonostante la crisi mondiale, gli EAU non rinunciano ai grandi progetti per sviluppare il settore dei trasporti.

La costruzione di infrastrutture nei Paesi del Golfo è una delle attività economiche più dinamiche della regione, basti pensare che in tutta l’area ci sono progetti in cantiere per ponti e strade pari a 142 miliardi di dollari. L’Arabia Saudita, ad esempio, ha messo in conto piani per 48 miliardi, mentre il Qatar, in vista dei Mondiali di calcio del 2022, ha stabilito investimenti per 17 miliardi. Gli Emirati Arabi si collocano al primo posto tra i Paesi arabi, nonostante la crisi economica abbia influito molto sulle costruzioni; tuttavia, i progetti emiratini nel settore stradale sono oggi pari a 58 miliardi di dollari, di cui 25 solo per l’Abu Dhabi Surface Transport Master Plan (STMP).
Dubai è l’esempio più recente di come gli investimenti nel campo dei trasporti siano una delle priorità del Regno; nelle scorse settimane, infatti, è stata inaugurata la linea verde della metropolitana dell’emirato, andando così a completare il progetto di trasporto pubblico. Con gli ultimi 23 chilometri si è realizzato il più lungo sistema automatico di treni senza conducente, con una lunghezza totale di 75 chilometri. Il costo totale del progetto è stato di 6,1 miliardi di euro e dalla prima inaugurazione, nel settembre 2009, ad oggi, 30 milioni di passeggeri hanno utilizzato la linea metropolitana.

venerdì 16 settembre 2011

Opportunità per le aziende calabresi negli Emirati

Per le aziende d’eccellenza calabresi esistono numerose opportunità negli Emirati Arabi che dovrebbero essere sfruttate avviando scambi commerciali e investimenti, soprattutto nei settori dell’agroalimentare, energie rinnovabili e cultura.

L’ambasciatore italiano presso gli Emirati Arabi Uniti, Giorgio Storace, è stato in visita, il mese scorso, in Calabria allo scopo di verificare le potenzialità della Regione e individuare alcuni settori chiave per una serie di relazioni commerciali e investimenti negli EAU. Gli Emirati, infatti, sono molto interessati al nostro Paese, in particolare per quanto riguarda l’agroalimentare, le energie rinnovabili e gli scambi culturali, e per l’Italia rappresentano, inoltre, un partner prezioso.
La Calabria offre numerose opportunità tanto nel settore dell’agroalimentare, con i suoi numerosi prodotti d’eccellenza, quanto in ambito paesaggistico-culturale; secondo Storace, sarebbe opportuno avviare al più presto un gruppo di lavoro per l’export verso gli Emirati che sviluppi i potenziali investimenti.
Al fine di poter sfruttare le varie opportunità, le aziende devono collaborare con le associazioni di categoria e le Camere di Commercio per intraprendere scambi commerciali e culturali. Inoltre, di notevole importanza sono gli atenei regionali, dove si formano i giovani che hanno capacità e competenze per lavorare e confrontarsi con i nuovi Paesi di interesse commerciale.

giovedì 8 settembre 2011

Dubai investe nello sviluppo aeroportuale

Dubai apre una lunga stagione di lavori per rinnovare i suoi principali aeroporti. A breve partiranno le gare di appalto.

L’Emirato di Dubai ha in programma una serie di investimenti in campo aeroportuale per ampliare e aumentare la capacità dei suoi principali scali. Il Dubai International Airport, attualmente il quarto al mondo per numero di passeggeri dopo Honk Kong, Londra e Parigi, verrà ampliato e rinnovato grazie ad un piano di investimenti nei prossimi dieci anni pari a 7,8 miliardi di dollari. Grazie anche a questo progetto, lo scalo potrebbe così salire al terzo posto con 75 milioni di passeggeri in transito già entro la fine del 2011 e 90 milioni entro il 2018. Le opere di ampliamento riguardano i Terminal 1, 2 e 3; in particolare, il secondo Terminal verrà completamente rivisto e la gara d’appalto per i lavori aprirà entro breve.
Altro aeroporto che subirà cambiamenti sarà il Al Maktoum, la cui seconda fase di costruzione partirà prossimamente e permetterà allo scalo di avere 120 milioni di passeggeri l’anno e 12 milioni di tonnellate cargo, vista la sua posizione strategica nel polo logistico industriale di Jebel Ali.

mercoledì 31 agosto 2011

Buone performance degli Emirati Arabi nel turismo

Il turismo negli emirati Arabi continua a crescere e a svilupparsi, offrendo viaggi per soddisfare ogni gusto.

Secondo il rapporto del Forum Economico Mondiale, gli Emirati Arabi sono al trentesimo posto su 139 Paesi per competitività nel comparto Viaggi e Turismo. Tra le nazioni del Medio Oriente gli EAU si classificano i migliori, mentre sono al quarto posto al mondo per infrastrutture e trasporti. Tra le variabili analizzate ai fini della valutazione sono state prese in considerazione anche: l’efficienza dell’autorità nella regolamentazione del settore e la qualità delle risorse naturali, culturali e umane. Il governo degli Emirati, infatti, investe molto, oltre che su finanza e urbanistica, anche sul turismo, considerato una delle priorità in politica economica.
Gli Emirati Arabi sono considerati meta turistica del lusso e attirano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo; tuttavia, essi possono offrire una vacanza eterogenea. A Dubai, ad esempio, da un lato si trova il lusso sfrenato, rappresentato dai progetti quali le isole delle Palme e di “The World”, dai numerosi parchi tematici e dagli imponenti grattacieli. Tra questi, il più famoso è il Burj Al Arab, a forma di vela, che ben presto verrà oscurato dalla Torre di Dubai, che diventerà il grattacielo più alto del mondo.
Dall’altro lato, Dubai permette di immergersi nella tradizione e nella cultura islamica: nel distretto di Bar Dubai, la città vecchia, si trova il Forte Al Fahidi, risalente al XVIII° secolo e restaurato da poco, che ospita al suo interno il Museo di Dubai con numerosi reperti archeologici. Qui si trovano anche i tipici souk arabi, con tessuti e spezie orientali. Il turismo culturale può essere soddisfatto anche dal Miraj islamic Art Centre, sul lungomare Jumeirah, dove sono esposte opere provenienti da tutto il mondo islamico. Per gli amanti della natura, invece, a pochi chilometri dall’Emirato si trova il deserto, visitabile con jeep o cammelli.
Infine, Dubai da 15 anni ospita dal 15 gennaio al 15 febbraio il “Dubai Shopping Festival”, manifestazione dedicata alla moda che attira ogni anno milioni di visitatori e che offre concerti, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e spettacoli musicali.

venerdì 26 agosto 2011

I rifiuti di Dubai opportunità per le aziende estere

Il problema dello smaltimento dei rifiuti di Dubai e l’obiettivo di diventare una città a spreco-zero aprono le porte alle società straniere.

A Dubai la gestione e lo smaltimento dei rifiuti è una delle questioni più rilevanti degli ultimi anni: con il rapido sviluppo della città, infatti, aumenta di conseguenza anche la spazzatura. Nel 2009, Dubai ha prodotto 3.746.509 tonnellate, e si calcola che ogni residente produca ogni anno 1.700 kg di immondizia. Molti sono i bandi di gare per la gestione delle discariche che attirano numerose aziende straniere.
A Doha, la compagnia Msheireb Properties, nata nel 2007 dalla Fondazione nazionale per lo Sviluppo delle Comunità della Scienza e dell’Educazione, ha affidato agli svedesi di Envac Ab la realizzazione dell’impianto di gestione dei rifiuti per lo smaltimento dell’80% della spazzatura urbana. Nel progetto si prevede l’utilizzo di scivoli pneumatici, uno per tipo di rifiuto, che porteranno l’immondizia al centro di raccolta, 3 km di distanza dalla discarica. Per le attività commerciali, invece, ci sarà un servizio di raccolta ad hoc.
Recentemente, inoltre, Dubai si sta orientando verso le alternative del riciclo e dello smaltimento. Uno dei progetti, la cui assegnazione è ancora aperta, riguarda la combustione dei rifiuti per la generazione di energia; la struttura coprirà l’area di Al Warsan con una superficie di 30 ettari che potrà accogliere 6.500 tonnellate di spazzatura al giorno e produrre 150 Mw/h di energia.
Infine, Dubai ha dichiarato di voler diventare la prima città a spreco-zero, riciclando entro il 2030 il 100% dei rifiuti. L’obiettivo è piuttosto ambizioso e implica la creazione di normative, l’applicazione di sanzioni e la realizzazione di campagne dii educazione, volte alla sensibilizzazione dei residenti.

mercoledì 24 agosto 2011

Rapporti commerciali privilegiati tra Dubai e l’Iran

Nonostante le sanzioni contro l’Iran da parte dei Paesi occidentali, il commercio tra Dubai e l’Iran non ha subito alcuna contrazione.

Il commercio tra Dubai e l’Iran cresce, nonostante quest’ultimo sia stato pesantemente sanzionato dalle potenze occidentali. Si pensava, infatti, che tali misure avrebbero messo in difficoltà le aziende iraniane presenti nell’emirato arabo, invece, i legami commerciali e finanziari non hanno avuto alcun calo.
Le esportazioni dirette tra i due Paesi, infatti, sono attualmente pari a 490 miliardi di dollari, mentre le ri-esportazioni ammontano a 6,5 miliardi di dollari. L’Iran rappresenta per l’emirato il secondo mercato per ri-esportazione, dopo l’India. I beni commerciati tra le due nazioni sono principalmente: oro, olio lubrificante per l’export e riso, tessuti, parti di motore e accessori per le ri-esportazioni. In generale gli scambi comprendono l’assistenza umanitaria, i prodotti agricoli, il cibo, le medicine e altri beni esenti dalle sanzioni.
Tuttavia, le tensioni politiche che riguardano l’Iran hanno spinto Dubai a ricercare nuovi partner commerciali esteri.

lunedì 22 agosto 2011

Abu Dhabi investimento sicuro

Abu Dhabi è, assieme al Qatar, una delle piazze finanziarie più solide del momento, grazie anche alla crescita costante a fronte delle crisi internazionali in ambito economico e politico.

Abu Dhabi, assieme alla piazza del Qatar, si configura come uno dei centri privilegiati per gli obbligazionisti, attirando le attenzioni degli investitori globali. Le due piazze, infatti, sarebbero quelle con la maggior crescita economica, ma soprattutto le più solide da un punto di vista finanziario e quindi mete ideali per la collocazione dei prodotti. Per questo motivo, sempre più azionisti stanno abbandonando l’Europa orientale, dove la crisi del debito continua ad aggravarsi, per spostarsi sul Golfo Persico, dove i rendimenti medi dei bond sono in calo.
La solidità economica delle aree arabe è dimostrata anche dai risultato nel commercio estero: nonostante la crisi politica attraversata dal Medio Oriente in questi ultimi mesi, Abu Dhabi non ha avuto il calo atteso. Gli scambi commerciali, al contrario, hanno avuto nel primo trimestre un rialzo dell’1% con Egitto, Libia e Tunisia e Yemen, per un valore totale di 3,92 milioni di dollari.

venerdì 29 luglio 2011

Crescita economica

Gli esperti prevedono una crescita del PIL pari al 3,3% nel 2011.

Secondo alcune stime pubblicate nel Business Monitor International, la crescita economica degli Emirati Arabi Uniti raggiungerà il 3,3% nel 2011. Gli esperti hanno rivisto in rialzo la percentuale di crescita del PIL rispetto alle precedenti previsioni che si fermavano al 3% e stimano che entro il 2015 raggiungerà il 3,7%.
Le stime prevedono che L’emirato di Abu Dhabi supererà Dubai in termini di crescita complessiva, in considerazione dell’ampio piano di investimenti nel settore delle infrastrutture. L’andamento economico favorevole rappresenta un’ottima opportunità di business per le imprese che vogliono esplorare tale mercato.

mercoledì 27 luglio 2011

Gli Emirati e la sfida dell’oro

Un recente studio della Camera di Commercio e Industria di Dubai ha reso noto il valore degli scambi di oro, che hanno raggiunto i 41,3 miliardi nel 2010, segnando un aumento del 18% rispetto al 2009.

Secondo recente studio della Camera di Commercio e industria di Dubai, elaborato sulla base di un report del Dubai Multi-Commodities Centre, il valore degli scambi di oro nell’emirato ha raggiunto un i 41,3 miliardi nel 2010, segnando un aumento del 18% rispetto al 2009.
Nel mese di marzo 2011, in particolare, il volume di scambi è aumentato del 51% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La Camera di commercio di Dubai ha stimato che, nell’emirato, sono presenti 1.100 imprese operanti nel commercio di gioielli, sette aziende di produzione orafa, tre imprese per la raffinazione dell’oro e quattro laboratori per i test sui metalli preziosi.
I principali mercati di destinazione delle esportazioni per quanto riguarda i semi lavorati sono Malesia, Turchia e Nepal mentre i gioielli finiti sono destinati principalmente in Gran Breragna, Svizzera e Singapore. Lo studio ha inoltre mostrato che gli Emirati Arabi Uniti offrono ottime opportunità nel settore dell’oro ma sono soggette al prezzo oscillante.
Nonostante il prezzo dell’oro sia poco incline a subire inflazione, è altrettanto vero che negli ultimi anni ha registerato delle fasi cicliche. L’andamento del prezzo rappresenta una delle criticità per gli investitori che faticano a pianificare le attività future, soprattutto perché si prevedono ulteriori variazioni.
Tra i mercati che che vedranno aumentare la domanda di oro e metalli preziosi figurano Asia, Africa e America Latina, in seguito all’aumento del potere d’acquisto.

martedì 26 luglio 2011

Abu Dhabi scommette sul gas naturale

Il gruppo ABB ha siglato un accordo con le società Saipem S.p.A. e Samsung Engineering Co. Ltd per la realizzazione delle componenti necessarie alla costruzione di un impianto per il trattamento di gas nell’emirato di Abu Dhabi.

Il gruppo ABB, leader nelle tecnologie legate all’energia e all’automazione, ha siglato un accordo con le società Saipem S.p.A. e Samsung Engineering Co. Ltd per la realizzazione delle componenti necessarie per la costruzione di un impianto per il trattamento di Gas.
La ABB si è aggiudicata la commessa per un valore complessivo di 30 milioni di dollari. L’impianto sorgerà a sud di Abu Dhabi, nei pressi dei giacimenti di Shah. Tarak Mehta, responsabile della divisione Low Voltage Products di ABB ha precisato che “Quest’ordine è il risultato di una collaborazione di successo nell’ottica “One ABB” tra i team delle diverse realtà locali” aggiungendo che “la tecnologia ABB per i sistemi di controllo da remoto è fondamentale per assicurare la funzionalità e l’integrazione dei quadri di bassa tensione nei moderni impianti.”
Il trattamento del gas naturale, infatti comporta l’abbassamento dei livelli di acido solfidrico prima dell’utilizzo e sono necessarie tecnologie avanzate. ABB Italia e ABB Corea parteciperanno al progetto, che si inserisce in un quadro molto ampio che vede gli Emirati Arabi Uniti, ed in particolare l’Emirato di Abu Dhabi, al primo posto nello sviluppo di energie alternative al petrolio, in particolare per quanto riguarda le riserve di gas ad alto contenuto di zolfo.

lunedì 25 luglio 2011

13 imprese venete coinvolte nei maxi-appalti nel Golfo

La collaborazione fra il magnate arabo-pakistano Asher Schön e il suo gruppo Schön Properties di Dubai con Confindustria Veneto punta ad inserire imprese venete tra quelle a cui appaltare un piano di investimenti ventennale da mille miliardi di euro tra Arabia Saudita ed Emirati.

Schön Properties, a capo di una cordata di 72 società dell'area del Golfo, gestisce l'operatività di un fondo monetario da circa 2 miliardi di euro da utilizzare per eventuali opportunità di investimenti turistici nel Belpaese. Il magnate arabo-pakistano Asher Schön ha programmato di recente un maxi-investimento con il quale si propone di rivoluzionare il mercato turistico in Friuli: 1,3 miliardi di euro per hotel, campi da golf e centri wellness in due milioni di metri quadri a Grado, alla foce dell'Isonzo, da realizzare in comproprietà con il Gruppo Zamparini. Inoltre, il gruppo del giovane businessman si è fatto da tramite per dare alle aziende del Nordest la possibilità di partecipare all'assegnazione del programma di sviluppo che per i prossimi vent'anni porterà a realizzare nuove infrastrutture civili, sportive e turistiche nei Paesi del Golfo. Le 13 società venete selezionate dal gruppo Schön Properties di Dubai - nell’ambito del progetto presentato a Vicenza lo scorso 8 luglio - per ottenere parte delle commesse relative ai maxi-appalti previsti nel Golfo sono le maggiori imprese della regione nel settore dell’acciaio, delle costruzioni, dell’home automation e del condizionamento: Gruppo Maltauro, Mantovani, Climaveneta, Aermec, Gruppo Gemmo, Eurogroup, Came, Nice, Panto, Triveneta Cavi, Ceccato Autolavaggi, Acciaierie Valbruna, Prisma Engineering. A settembre, con un road show ad hoc organizzato alla fine del periodo di Ramadan, le aziende convocate per rappresentare l'eccellenza del Nordest, presenteranno le loro attività agli investitori arabi a Dubai e si confronteranno con questi ultimi sul piano di investimenti plurennale già programmato, con infrastrutture civili tra le quali sono previste quattro nuove città e una ferrovia.

venerdì 22 luglio 2011

Abu Dhabi: investimenti sul futuro

L’emirato di Abu Dhabi ha reso noto un progetto di ammodernamento urbanistico e infrastrutturale che verrà realizzato in un arco temporale di vent’anni.

Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, possiede il 7% della produzione mondiale di petrolio e gode di una solida economia: il Fondo Monetario Internazionale ha comunicato che nel 2011 l’economia crescerà del 3,5%
La città sta investendo in un progetto di ammodernamento urbanistico e infrastrutturale, chiamato Vision 2030, che verrà realizzato entro vent’anni. L’iniziativa nasce dall’esigenza dell’emirato di rispondere ai cambiamenti economici globali. Il progetto si focalizzerà sul miglioramento dell’efficienza infrastrutturale al fine di sostenere la crescita demografica, in particolare verrà potenziato il settore immobiliare, verranno costruiti nuovi centri commerciali, verrà migliorato il sistema stradale e il servizio di pubblico trasporto. 
Il piano, strutturato nell’arco di vent’anni è suscettibile di modifiche e verrà periodicamente rivisto. Il progetto prevede, inoltre, un piano per migliorare la vivibilità delle città ed in particolare verranno aumentati gli spazi verdi e le aree pedonali.

giovedì 21 luglio 2011

Abu Dhabi investe nel turismo.

L’emirato di Abu Dhabi punta sulla diversificazione delle attività e scommette su Yas Island: il nuovo polo turistico dove sono in fase di realizzazione Yas Water Park, uno dei parchi acquatici più grandi al mondo e Ferrari World, un circuito di Formula 1 all’avanguardia.

Gli investimenti effettuati a Yas Island, nell’emirato di Abu Dhabi, hanno come obiettivo di creare nella regione un nuovo polo turistico. In particolare, l’offerta turistica punta su Yas Water Park, uno dei parchi acquatici più grandi al mondo e sul Ferrari World, un circuito di Formula 1 all’avanguardia. Il piano di valorizzazione di Yas Island comprende investimenti per un valore complessivo di 40 miliardi. Il parco acquatico verrà costruito vicino al Ferrari World, investimento del valore di 165 milioni di dollari, e comprenderà oltre 40 attrazioni. Il completamento dei lavori, previsti entro la fine del 2012, è stato posticipato al 2013.
Tali investimenti si inseriscono nel quadro di un progetto per la valorizzazione turistica dell’area attraverso la diversificazione dell’offerta. L’emirato di Dubai ha investito diversi miliardi di dollari nella diversificazione della propria economia con l’obiettivo ridurre la dipendenza dal petrolio, investendo, in particolare, nel settore energetico, turistico e delle infrastrutture.

martedì 19 luglio 2011

Opportunità nella vendita al dettaglio

Secondo il report “UAE retail Industry Analysis” dell’RNOCS il settore della vendita al dettaglio negli Emirati Arabi Uniti crescerà dell’8% nel periodo 2011-2014.

Secondo recenti indagini gli Emirati Arabi Uniti sono un mercato molto promettente per quanto riguarda la vendita al dettaglio. Il settore, in forte crescita, è favorito dalla crescita demografica, dall’aumento del potere d’acquisto, dalla moltiplicazione del numero di centri commerciali presenti sul territorio e dalla sempre maggiore fiducia dei consumatori.
È quanto emerge dalla “UAE retail Industry Analysis” dell’RNOCS, società specializzata nelle ricerche di marketing. Secondo le stime il settore della vendita al dettaglio crescerà dell’8% tra il 2011 e il 2014, in particolare nell’emirato di Dubai.
Il boom del settore è favorito dall’apertura agli investimenti provenienti dal settore privato e dagli investitori internazionali, nonché dalle agevolazioni concesse dal Governo.

lunedì 18 luglio 2011

Internet: crescita trainata dal Medioriente e dall’Africa.

Secondo Cisco, il traffico internet a livello globale quadruplicherà entro il 2015: a trainare la crescita saranno il Medio Oriente e l’Africa con un aumento del 52% annuo.

Secondo Cisco, il traffico internet a livello globale quadruplicherà entro il 2015: il numero complessivo di utenti raggiungerà i 3 miliardi, pari al 40% della popolazione mondiale e il traffico raggiungerà i 966 extrabyte l’anno. Secondo il report il traffico aumenterà principalmente grazie a una maggiore efficienza delle strutture che permetterà una navigazione più veloce e sicura.
Il report mostra, inoltre, che la crescita sarà trainata, principalmente, dal Medio Oriente e dall’Africa. In queste regioni il traffico internet aumenterà ad un tasso superiore rispetto al resto del mondo: si stima che entro il 2015 il traffico internet sarà otto volte maggiore rispetto ad oggi, pari a una crescita del 52% l’anno. L’accesso a internet permetterà alle imprese mondiali di entrare in contatto con un nuovo target di consumatori.

venerdì 15 luglio 2011

Yacht: gli Emirati scelgono i costruttori italiani.

L’ADTA ha presentato il nuovo yacht creato per gareggiare in occasione della prossima Volvo Ocean Racing: lo scafo è stato realizzato dalla Persico, azienda bergamasca leader nella lavorazione di prodotti complessi.

L’Abu Dhabi Tourism Authority (ADTA) ha presentato, a Portofino, il nuovo yacht creato per gareggiare in occasione della prossima Volvo Ocean Racing 2011/2012. L’imbarcazione, un Volvo Open 70, è stato creato dalla collaborazione tra la Farr Yacht Design, società americana leader nella progettazione di yacht da gara e Persico, azienda bergamasca all’avanguardia nell’utilizzo di materiali compositi e nella lavorazione automatizzata di prodotti complessi.
La Persico è conosciuta per aver realizzato gli scafi di Luna Rossa in occasione della 32° Coppa America.
Il Presidente di ADTA, Sua Eccellenza Sheikh Sultan bin Tahnoon Al Nahyan, ha precisato che “questo livello di impegno è un segnale chiaro della nostra intenzione di portare a termine una performance eccellente per il nostro debutto nella Volvo Ocena Race e delle nostre ambizioni da podio”.

giovedì 14 luglio 2011

Opportunità di investimento nel settore energetico

Sono previsti nuovi investimenti nel settore delle energie alternative per un valore di 100 miliardi di dollari entro il 2020.

Il Ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sua Eccellenza il Sultano bin Saeed Al Mansouri, ha comunicato che gli investimenti nel settore energetico, ed in particolare delle energie alternative, sono aperti anche a aziende private e si prevede che raggiungeranno i 100 miliardi di dollari entro il 2020.
I progetti sono aperti anche a imprese internazionali e l’Italia, che gode di ottimi rapporti in campo economico con gli Emirati, potrebbe avere una marcia in più.
Le opportunità sono date, per il 50% dallo sviluppo di tecnologie per la produzione di biocombustibili, per il 20% da sistemi di riciclo dell’acqua mentre lo sviluppo urbano assorbirà il restante 30% degli investimenti.
L’impresa statale Dubai Electricity and Water Authority (DEWA) ha stimato che l’emirato di Dubai vedrà aumentare del 7% il consumo di elettricità nel 2001 rispetto all’anno scorso.

mercoledì 13 luglio 2011

BlackBerry: blocco delle funzionalità negli EAU

Il Governo degli Emirati Arabi Uniti ha deciso di bloccare, a partire dal mese di ottobre 2011, alcune funzionalità degli smartphone perché considerate una minaccia per la sicurezza nazionale.

Il Governo degli Emirati Arabi Uniti ha deciso di bloccare, a partire dal mese di ottobre 2011, alcune funzionalità degli smartphone perché considerate una minaccia per la sicurezza nazionale.
Il direttore generale dell’Authority dell’area del Golfo Persico, Mohammed al-Ghanem, ha giustificato il blocco  generale come una questione di sicurezza nazionale in quanto si teme che possano essere inviati, verso l’estero, informazioni e dati cifrati di natura illecita, sovversiva o riservata.
Secondo quanto annunciato, i possessori di Blackberry, prodotti dall’azienda canadese Research in Motion (RIM), non potranno più inviare messaggi di posta elettronica, connettersi a internet e inviare messaggi di testo in quanto cifrati.
Il provvedimento è stato adottato in quanto l’azienda produttrice ha negato alle autorità arabe l’accesso alle chiavi di cifratura.
Non soltanto gli Emirati Arabi Uniti, ma anche l’Arabia Saudita ha preso analoghe misure a partire dalla fine di questo mese.

martedì 12 luglio 2011

Dubai migliora i servizi online

Il Governo di Dubai ha lanciato un’iniziativa per migliorare la gamma dei servizi online, in particolare il pagamento delle bollette e la gestione delle scadenze. L’iniziativa ha riscosso grande successo e le transazioni sono aumentate del 55%.

Il Governo di Dubai ha lanciato un’iniziativa per migliorare la gamma dei servizi online, in particolare il pagamento delle bollette e la gestione delle scadenze. L’iniziativa ha riscosso grande successo e, secondo statistiche ufficiali, le transazioni online sono aumentate del 55% nel primo semestre del 2011 rispetto all’anno scorso.
Il servizio è stato accolto favorevolmente dai cittadini e ha raggiunto finora 1.396.973 transazioni per un totale di 1.7 miliardi di dirham. Le istituzioni che hanno raccolto più pagamenti online sono la Dubai Electricity and Water Authority (DEWA) e la Dubai Health Authority (DHA). Tale modalità di pagamento permette, da un lato di aumentare la sicurezza nelle transazioni elettroniche, dall’altro di velocizzare la gestione dei pagamenti.
Il servizio di pagamento online fa parte di un’iniziativa del Governo di Dubai, finalizzato all’ottimizzazione dei servizi attraverso un piano di investimenti tecnologici.

lunedì 11 luglio 2011

Cinquanta imprese italiane alla conquista del Medio Oriente

Il Vertice Italia-Emirati ha aperto le porte a una proficua collaborazione commerciale tra i due Paesi: cinquanta imprese italiane si preparano a investire. I Governi, intanto, auspicano un rafforzamento delle relazioni.

Il Vertice Italia-Emirati Arabi Uniti, tenutosi a Verona nel mese di giugno, ha aperto le porte a una proficua collaborazione commerciale tra i due Paesi: cinquanta imprese italiane hanno dimostrato forte interesse nel mercato emiratino e si preparano a investire. I Governi, intanto, auspicano un rafforzamento delle relazioni: il Ministro dell’Economia Sultan bin Saeed Al Mansouri ha espresso la volontà di implementare le relazioni commerciali ed economiche con l’Italia, favorendo gli investimenti diretti esteri.
Da questo incontro è emersa al centralità del mercato emiratino per l’Italia: si tratta del maggiore mercato mediorientale, con un’ottima propensione all’apertura internazionale, nonché porta d’accesso privilegiata per i Paesi MENA (Medio Oriente e Nord Africa).
In particolare, le maggiori opportunità di investimento per l’Italia si concentrano nell’emirato di Dubai e riguarderanno diversi settori dell’attività economica: industria, commercio e PMI. Gli Emirati puntano al miglioramento del settore industriale e alla capacità produttiva attraverso investimenti strategici e nuove tecnologie. La collaborazione riguarderà anche e soprattutto il settore turistico: l’Italia ha un forte potenziale turistico, opportunità d’oro per gli Emirati Arabi Uniti.


venerdì 8 luglio 2011

Nucleare: la prima centrale in funzione entro il 2017

Gli Emirati Arabi Uniti puntano sulla totale eliminazione delle emissioni di CO2 provenienti dalla produzione di energia elettrica attraverso la costruzione di otto centrali nucleari.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno come obiettivo la totale eliminazione delle emissioni di CO2 provenienti dalla produzione di energia elettrica.
Per raggiungere tale scopo la Emirates Nuclear Energy Corporation (Enec) si propone di costruire otto nuovi impianti nucleari da quattro reattori l’uno. Questa ipotesi è stata avanzata in seguito a uno studio condotto a Dubai da Hassan Al Farra, laureato presso la British University. Secondo Al Farra passando al nucleare, sarebbe possibile, entro il 2050, eliminare completamente le emissioni di CO2.
Il problema dell’inquinamento e la necessità di investire nelle energie alternative è noto: la United Nations Environmental Programme ha comunicato che i paesi CCG sono responsabili del 50% delle emissioni di CO2 del Medio Oriente, e si prevede che tale quota aumenterà dell’80% entro il 2015.
La richiesta di energia elettrica è triplicata negli ultimi anni a causa dei progetti infrastrutturali realizzati nella regione e della richiesta, sempre maggiore, di impianti di condizionamento favoriti soprattutto da sussidi governativi.
E 'per questo motivo che Enec sta realizzando il primo impianto nucleare degli Emirati Arabi Uniti, che verrà costruito a Braka nella regione occidentale di Abu Dhabi e sarà dotato di quattro reattori, il primo dei quali dovrebbe essere attivo entro il 2017. Obiettivo di Enec è di produrre quasi il 25 % di energia elettrica degli Emirati Arabi Uniti entro il 2020.

giovedì 7 luglio 2011

Accordo tra flydubai e Sabre

La compagnia aerea flydubai e Sabre Travel Network hanno stipulato un accordo di collaborazione che permetterà di massimizzare la gestione dei passeggeri e di sfruttare una rete di agenzie viaggio sparse in tutto il mondo.

Sabre Travel Network, azienda leader nel settore nella fornitura di soluzioni ad alta tecnologia dedicate ai professionisti dell’industria dei viaggi, ha stipulato un accordo con flydubai, la compagnia aerea low-cost emiratina. Secondo gli accordi, Sabre fornirà l’accesso alle agenzie di viaggi convenzionate sparse in tutto il mondo, favorendo l’accesso alle offerte di flydubai.
Da un lato Sabre aumenterà il ventaglio dei servizi offerti, dall’altra la compagnia aerea flydubai avrà accesso a una clientela internazionale. Sabre ha inoltre fornito un programma per la gestione dei voli e si stima che tale tecnologia possa massimizzare i guadagni della compagnia aerea attraverso una maggiore efficienza nello smistamento dei passeggeri.

mercoledì 6 luglio 2011

Si rafforzano le relazioni tra Tunisia ed Emirati

In seguito ad un incontro bilaterale tra Emirati Arabi Uniti e Tunisia, si aprono le porte a nuove opportunità di investimento per le imprese emiratine.

Gli Emirati Arabi Uniti non sono solo una terra ricca di opportunità, ma anche un Paese di imprenditori. Nella città di El Ain, nell’emirato di Abu Dhabi, si è recente mente svolto un incontro bilaterale tra lo sceicco Khalifa Ben Zayed al Nahyane, presidente degli Emirati Arabi Uniti, e Béji Caid Essebsi, Primo Ministro tunisino, al fine di valutare un rafforzamento delle relazioni politico-economiche tra i due paesi.
Il Presidente emiratino ha espresso il proprio appoggio politico alla transizione politica e sociale della Tunisia verso la democrazia.
Gli Emirati si dicono pronti per investire in progetti finalizzati allo sviluppo socio-economico del Paese. Gli ottimi rapporti esistenti tra i due Paesi stimolano la collaborazione economica e favoriscono la realizzazione di piani di investimento e opportunità di business.

martedì 5 luglio 2011

Nuovi investimenti nell’energia alternativa

Gli Emirati stanno investendo ingenti capitali nella realizzazione di centrali per la produzione di energia pulita, in particolare, Abu Dhabi ospiterà il maggiore impianto fotovoltaico della regione e un nuovo campo eolico.

La città di Masdar, nei pressi di Abu Dhabi, possiede il maggiore impianto fotovoltaico della regione MENA, (Medio Oriente e Nord Africa). In tre anni di attività, l’impianto ha permesso di ridurre le emissioni di Co2 di 24.000 tonnellate: si tratta della quantità di emissioni prodotte da 3,000 automobili in movimento. 
L’impianto fotovoltaico si compone di 87.777 pannelli e ha finora generato 36.000MW di energia pulita. Tali risultati sono frutto della ricerca e della tecnologia sviluppati presso l’Istututo di Scienza e Tecnologia di Masdar e si inserisce in un piano strategico più ampio che prevede la costruzione di altre cinque nuove centrali negli Emirati Arabi Uniti, tra cui Shams One che verrà realizzato a Madinat Zayed, a 120 km a sudovest di Abu Dhabi entro la fine del 2012. 
Ma non solo fotovoltaico, gli Emirati puntano anche sull’eolico: verrà costruito un nuovo campo eolico da 30MW sull’isola Sir Bani Yas, a 250 km da Abui Dhabi.

lunedì 4 luglio 2011

Al via la costruzione della ferrovia nel deserto

La Union Railway amplierà la rete ferroviaria. L’investimento raggiungerà 11 miliardi di dollari e dovrà essere realizzato entro il 2017: un’ottima opportunità di business per le imprese europee e cinesi.

Gli Emirati Arabi Uniti, dopo aver effettuato importanti investimenti infrastrutturali in aeroporti e strade, hanno annunciato di voler ampliare la rete ferroviaria, sia per quanto riguarda il trasporto merci che passeggeri. La Union Railway, responsabile della rete ferroviaria emiratina, ha stimato che l’investimento raggiungerà 11 miliardi di dollari e dovrà essere realizzato entro il 2017, un’ottima opportunità di business per le imprese europee e cinesi.
La nuova rete attraverserà il deserto e collegherà i sette emirati al fine di favorire la crescita economica, aumentando i flussi turistici e stimolando gli scambi commerciali interni.
La rete ferroviaria collegherà anche gli Emirati all’Arabia Saudita, attraverso al città di Gweifat e all’Oman, attraverso la città di Al Ain.
Lo sviluppo di una rete efficiente e capillare nasce dalla necessità di trasportare le merci attraverso il deserto, in particolare prodotti industriali pesanti quali cemento, alluminio, acciaio, petrolio, e gas.

venerdì 1 luglio 2011

Emirati Arabi: la culla del commercio mediorentale

Da lungo tempo il commercio è la linfa vitale dell’economia degli Emirati Arabi e ha reso la confederazione l’indiscusso fulcro logistico e commerciale dell’intero Medio Oriente.

Il commercio ha fatto la fortuna degli Emirati Arabi, e tale successo non mostra segni di cedimento, anzi una serie di fattori stanno accrescendo la richiesta di movimentazione delle merci e potenziando i settori logistici: la repentina crescita delle economie nelle vicinanze della confederazione, e l’aumento dei collegamenti logistici e commerciali hanno stimolato ulteriormente il commercio emiratino.
La domanda emiratina di merci internazionali è destinata a crescere dell’8,1% quest’anno, se i trasporti di merce verso e tramite la regione dovessero continuare a svilupparsi.
Tutti questi sviluppi si dovrebbero riflettere nel principale evento commerciale del Medio Oriente, il Materials Handling Middle East 2011, che si terrà a Dubai a settembre.
L’importanza del commercio per gli Emirati è stata sottolineata anche Ahmed Pauwels, amministratore delegato della società Epoc Messe Frankfurt, il quale ha dichiarato che “Un’eccellente logistica e la facilità di movimentazione delle merci sono fondamentali per la crescita di una città considerata un fulcro del commercio e degli affari. Alcuni fattori hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia della crescita degli Emirati: la scelta di stabilire qui gli affari per meglio accedere ai mercati della regione, e la lungimiranza della leadership nell'improntare un sistema all’avanguardia di facilitazioni dei trasporti e di vie di comunicazione”.

giovedì 30 giugno 2011

I cittadini emiratini e le difficoltà nel risparmiare

Tra l’aumento dei prezzi e gli sforzi per estinguere i prestiti, gli abitanti degli Emirati Arabi dichiarano di non risparmiare abbastanza.

Secondo una ricerca realizzata dalla National Bonds Corporation, il 46% della popolazione emiratina risparmia meno di quanto avesse inizialmente pianificato.
Non solo, il 71% degli intervistati afferma di non mettere da parte denaro con regolarità e circa il 10% dichiara di non risparmiare affatto; tra quest’ultimi, la maggioranza imputa la causa dell’incapacità di economizzare alle spese eccessive e ai prestiti.
Analizzando i dati dal punto di vista della nazionalità, si scopre che i cittadini emiratini e gli espatriati da occidente sono coloro che nel 2010 hanno risparmiato di meno, mentre gli intervistati di origine asiatica e araba risultano più abili nell’arte del risparmio.
Gli intervistati hanno inoltre rivelato che stanno spendendo di più in vari settori, rispetto all’anno precedente: quattro su sei dichiarano di pagare di più i trasporti, a causa ovviamente del rialzo del prezzo del petrolio, mentre il 58% afferma che i generi alimentari sono diventati più cari.
Differenti opinioni si riscontrano nei vari emirati, per esempio gli abitanti del Sharjah asseriscono di spendere di più per i beni di prima necessità, come i generi alimentari, le spese di gestione della casa e l’educazione. La popolazione di Abu Dhabi invece dichiara di sborsare somme maggiori per mangiare fuori e per acquisti di lusso.
La ricerca appena divulgata, fa parte di un progetto che mira ad aiutare la comunità emiratina a gestire meglio le spese e i piani di risparmio.

mercoledì 29 giugno 2011

Dubai Summer Surprises

Dall’estate del 1998 si tiene il festival annuale denominato Dubai Summer Surprises, nato con lo scopo di promuovere il turismo estivo nella città emiratina, sfavorito dal clima subtropicale, particolarmente caldo e umido, che caratterizza gli EAU in questa stagione.

Molte aziende alberghiere emiratine, vedono calare l’afflusso di turisti nel periodo estivo; come ha dichiarato Christian Pertl, Vice Presidente vendite e Marketing del Dubai Jumeirah Group, “l'estate è tradizionalmente un periodo più morbido per gli hotel a Dubai”.
Lo scorso mercoledì 22 giugno ha avuto inizio il quattordicesimo Dubai Summer Surprises – festival organizzato annualmente dal Dubai Events and Promotions Establishment - che si concluderà domenica 31 luglio: durante tale periodo gli alberghi dell’emirato vedranno salire le loro prenotazioni fino all’80%, grazie all’afflusso di turisti attirati dalle offerte e dai pacchetti speciali che hotels e centri benessere mettono a disposizione in questo periodo. Come ha dichiarato il Vice presidente del Rotana Hotels, Naeem Derkezali: “gli hotel utilizzano gli eventi del Dubai Summer Surprises come una opportunità per creare pacchetti che siano accessibili e offrano loro una proposta qualità prezzo interessante”.
Secondo quanto emerso dagli studi sulle vendite e il marketing effettuati dal direttore del Moevenpick Hotel Deira, livelli di occupazione raggiungeranno il 70% durante il periodo del DSS.

martedì 28 giugno 2011

Esteso a 3 anni il visto per gli investitori del settore immobiliare

Il governo federale degli Emirati Arabi ha esteso la durata del visto per gli investitori del settore immobiliare: il permesso di soggiorno non sarà più valido per sei mesi, bensì per tre anni.

Per gli investitori esteri del settore immobiliare, il permesso di soggiorno sarà valido, d’ora in poi, per tre anni, non più per sei mesi: questo è quanto è stato appena deciso dal governo emiratino durante un incontro ad Abu Dhabi.
La decisione dovrebbe sollevare il settore immobiliare e i titoli azionari degli immobili, inoltre potrebbe avere effetti anche
sulla crescita economica globale.
L’estensione del visto è stata attesa a lungo dagli investitori, che ora si dichiarano soddisfatti della decisione presa dal
governo; uno di questi, Rajiv Singh, a tal proposito, ha dichiarato: “ho investito in tre proprietà a Dubai e una ad Ajman. Ho abbastanza risorse per occuparmi delle mie spese di soggiorno. Mi piace Dubai e vorrei farne la mia casa. Ma ho bisogno del
permesso di soggiorno, dato che sono titolare di un passaporto indiano. Avevo intrapreso un’attività per ottenere il visto, ma era una seccatura. Se attraverso i miei immobili posso ottenere un visto di tre anni, perché non approfittarne? Sarebbe comunque più economico rispetto alla gestione di un’impresa e certamente meno faticoso”.
Pareri positivi arrivano anche dagli esperti del settore, i quali sostengono unanimi che questa iniziativa porterà sicuramente
benefici al mercato immobiliare e attirerà nuovi investitori.

lunedì 27 giugno 2011

Dagli EAU arriva il “caviale del deserto”

Gli Emirati Arabi Uniti, a partire dall’anno prossimo esporteranno, a livello mondiale, uno dei più lussuosi prodotti alimentari, il “caviale del Deserto”, il primo caviale prodotto nel Medio Oriente.
Lo scorso 7 giugno è stato inaugurato ad Abu Dhabi il Royal Caviale, il più grande e il più tecnologicamente avanzato stabilimento di allevamento e produzione di caviale al mondo, che ha l'obbiettivo di coprire il 10% della domanda mondiale. Le uova dello storione, animale in via di estinzione nel Mare Nero e nel Mar Caspio - destinati a perdere l'esclusiva mondiale sulla produzione - saranno distribuite ai mercati internazionali in modo regolare, per la prima volta, su base mensile anziché annua: Abu Dhabi si trova in una posizione strategica che le permette, grazie alla sua vicinanza ad alcuni dei più promettenti mercati in Asia e Medio, di diventare una dei più grandi produttori di caviale nel mondo.
La produzione di caviale - secondo quanto dichiarato da Ahmed Al Dhahiri, vice presidente della Bin Salem Holding Company, società emiratina che ha già investito 420 milioni di dirham emiratini (circa 78 milioni di euro) per la realizzazione dello stabilimento di Abu Dhabi - inizierà nel corso del prossimo anno, mentre per la fine di quest'anno è previsto l'allevamento del primo gruppo di pesci, pari a 124 tonnellate.
A livello commerciale, il “caviale del deserto” sarà disponibile nei mercati degli emirati Arabi Uniti a partire dalla metà del 2012.
La Bin Salem Holding, possiede, secondo Mishal Mansur - direttore finanziario della stessa - il 76% del capitale del nuovo progetto, mentre la rimanente percentuale è divisa tra vari investitori, tra cui la banca commerciale di Abu Dhabi e la tedesca United food Tecnologies. Il ritorno sul capitale investito nel progetto, secondo gli studi di fattibilità svolti in collaborazione con quest’ultima, ammonta a circa il 50% del capitale.

venerdì 24 giugno 2011

Opportunità di investimento negli Emirati Arabi Uniti

È stato annunciato, per il mese di novembre, il lancio di una “Mappa degli investimenti”. Tale iniziativa si inserisce in una strategia del governo per promuovere lo sviluppo sostenibile e duraturo del paese.

Il Sottosegretario del Ministero dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Ahmed Bin Abdul Aziz Al Shehhi, ha annunciato, per il mese di novembre,  il lancio di una “Mappa degli investimenti”. Tale progetto si inserisce in una strategia del governo per promuovere lo sviluppo sostenibile e duraturo del Paese. L’iniziativa mira a illustrare agli investitori stranieri le opportunità di investimento negli Emirati, fornendo gli strumenti per la valutazione degli investimenti nei diversi settori dell’economia. In particolare, il piano contribuirà a migliorare la competitività delle imprese, favorendo la crescita del PIL; ciò sarà possibile stimolando gli investimenti esteri, attraendo la tecnologia adeguata per ridurre la dipendenza dal petrolio e puntando sulla diversificazione dell’economia.
I settori oggetto del piano sono molteplici, i principali: la sanità, l'agricoltura, l'immobiliare, l'energia alternativa, le PMI, i servizi, l'industria, l'istruzione e la finanza. Le aree che necessitano di maggiori investimenti sono: l’industria dell’alluminio, l’automotive, l’aeronautica, l’informatica, le telecomunicazioni, i servizi finanziari, l’elettronica, l’ingegneria, la tecnologia industriale, l’industria petrolchimica, la sanità, l’istruzione e l’industria farmaceutica.
Nella prima fase, l'iniziativa si propone di raggiungere mercati target come Argentina, Brasile, Turchia, Germania, India, Cina e Sud Corea.

giovedì 23 giugno 2011

Dubai: il settore energetico è aperto ai privati.

È entrata in vigore nel mese di giugno una nuova legge che stabilisce regolamenti applicabili a soggetti privati e pubblici nella generazione di energia elettrica e acqua da produttori terzi.

Il decreto 1/1992, che sancisce la costituzione della Dubai Electricity and Water Authority (Dewa), è stato sostituito dalla legge 6/2011 che prevede la “partecipazione del settore privato nella produzione di energia elettrica e acqua potabile. La nuova legge stabilisce regolamenti applicabili a soggetti privati e pubblici nella generazione di energia elettrica e acqua da produttori terzi”, ha riportato l’ICE pochi giorni fa. Gli Emirati Arabi Uniti sono i primi al mondo nella desalinizzazione dell’acqua: trasformano l’11% del totale mondiale.
Le acque dissalate costituiscono al fonte principale di acqua potabile degli Emirati anche se sono presenti non pochi problemi, legati in particolare ai sistemi di monitoraggio e controllo della qualità dell’acqua.
Con l’accesso del settore privato si spera di riuscire a ottimizzare l’impiego delle risorse e minimizzare gli sprechi per andare verso una crescita sostenibile.

mercoledì 22 giugno 2011

Opportunità di investimento nell’emirato di Ras Al Khaimah

L’Emirato Ras Al Khaimah ha ospitato, nel 2010, 80.000 visitatori ma si prevede che tale numero possa quadruplicare entro il 2012. Per favorire lo sviluppo turistico verranno effettuati investimenti nel settore alberghiero.

L’Emirato Ras Al Khaimah è situato a nord, nella parte finale del Golfo Arabo ed è rinomato per le sue spiagge, i chilometri di coste, il deserto e i monti Hajjar. Nel 2010 ha ospitato 80.000 visitatori ma si prevede che tale numero possa quadruplicare entro il 2012. Per fare ciò il Governo ha deciso di stanzaire dei fondi per investire nello sviluppo del settore turistico e per imporsi come futura meta turistica per gli amanti del mare e del lusso.
Gli investimenti saranno focalizzati, in particolare, nel settore ricettivo: secondo i progetti verranno presto realizzati venti alberghi delle catene Al Hamra Fort and Beach Resort, Khatt Spring Hotel and Spa, Cove Rotana, Banyan Tree Al Wadi e Palace Hotel Ras Al Khaimah.

martedì 21 giugno 2011

Si diffondono i fast food in Medio Oriente.

BurgerFuel, una catena di fast food neozelandese, ha intenzione di realizzare sette nuovi punti vendita in Medio Oriente per aumentare la quota di mercato nella Regione.

BurgerFuel, una catena di fast food neozelandese, ha intenzione di aumentare il numero delle filiali in Medio Oriente: il progetto prevede la realizzazione di sette nuovi punti vendita per aumentare la quota di mercato nella regione.
Il primo fast food è stato aperto proprio a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, poco dopo l’inizio della crisi economica globale. Nonostante le difficoltà iniziali, dovute al contesto economico sfavorevole, in un paio d’anni, ha conquistato una buona quota di mercato e punta a espandersi.
La scelta di Dubai non è stata casuale: si inserisce in una strategia globale finalizzata al consolidamento del brand.
Lo scorso anno, BurgerFuel Medio Oriente ha realizzarto un aumento del 394% nelle vendite realizzate negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita e si prepara a effettuare investimenti in Iraq e Kurdistan.

lunedì 20 giugno 2011

Dubai: crescono le importazioni di automobili.

Le importazioni di automobili sono amentate del 33 % nel 2010 per un valore totale di 20 miliardi di dirham, pari a 5,4 miliardi di dollari. Le vendite si sono riprese dopo il crollo subito l’anno scorso.

Nell'emirato di Dubai, le importazioni di automobili sono amentate del 33% nel 2010 per un valore totale di 20 miliardi di dirham, pari a 5,4 miliardi di dollari. Le vendite si sono riprese dopo il crollo subito l’anno scorso.
La camera di Commercio e Industria di Dubai ha stabilito che le importazioni totali di automobili e autobus nel periodo 2005-2010 hanno raggiunto la cifra d’affari di 124 miliardi di dirham. In tale periodo il Giappone è stato il maggior fornitore con il 44% delle importazioni totali, seguito da Stati Uniti (17%), Germania (13%), Corea del Sud (8%) e Gran Bretagna (6%).
Il picco massimo di importazioni è stato registrato nel periodo 2007/2008, seguito da un crollo globale nel 2009 (-63 %).
La ripresa del settore è lentamente iniziata nel 2010, eccetto per le importazioni provenienti dalla Germania, e l’aumento maggiore è stato registrato dalle automobili provenienti dalla Corea del Sud (+72%). In seguito al terremoto che ha messo in ginocchio il Giappone, gli scambi commerciali si sono interrotti, a favore degli altri paesi.

venerdì 17 giugno 2011

Accordi bilaterai Italia- Emirati

Si è svolto a Verona il vertice Italia - Emirati: “Gli Emirati sono il nostro primo partner commerciale in Medio Oriente. Confidiamo che insieme all’interscambio commerciale possano incrementarsi gli investimenti emiratini in Italia” ha commentato il Ministro Romani.

Si è svolta a Verona la riunione della commissione mista tra Italia e Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di migliorare la partnership economico-politica tra i due Paesi, in particolare attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro a partecipazione mista finalizzato alla valutazione degli investimenti. Le opportunità di business spaziano dal settore dell’agroindustria al turismo, dalla nautica all’aerospazio, dalla difesa alle infrastrutture e dagli appalti pubblici alla logistica. È stato, inoltre, siglato un memorandum d’intesa per favorire i rapporti commerciali tra le PMI dei due Paesi.
Gli Emirati Arabi Uniti sono il nostro primo partner commerciale in Medio Oriente. È ora necessario superare la logica del rapporto fornitore-cliente e lavorare ad un progetto di partenariato economico ed industriale che abbia a fondamento i grandi progetti infrastrutturali e le zone franche emiratine. Al tempo stesso, siamo impegnati a realizzare progetti di collaborazione che riguardino l’Afghanistan, territorio in cui entrambi i nostri Paesi sono in prima linea per garantire la sicurezza e il rilancio dello sviluppo. Confidiamo inoltre che insieme all’interscambio commerciale, già molto buono, oltre 4 miliardi nel 2010, possano incrementarsi gli investimenti emiratini in Italia, ancora troppo bassi: il nostro paese ha infatti investito 55 milioni di euro nel 2009 contro i 2,9 degli Emirati” ha commentato il Ministro Romani.
Tra i progetti più importanti figurano le opere per la realizzazione della rete ferroviaria trans-arabica, la metropolitana di Abu Dhabi, il progetto di Masdar City e il piano per il trattamento dei rifiuti.

giovedì 16 giugno 2011

Nuova catena di pizzerie a Dubai

La catena di pizzerie Anthony Russo ha siglato un accordo di partnership con la società Prime Hospitality, con sede a Dubai, al fine di poter operare sul territorio emiratino e permettere la crescita nella regione.

Anthony Russo, proprietario della catena di pizzerie newyorkesi Russo's New York Pizzeria e di Russo's Coal Fired Italian Kitchen, prevede di aprire nuovi punti vendita nei paesi del Golfo. L’azienda ha siglato degli accordi con la società Prime Hospitality, operante nel settore della ristorazione e del turismo, con sede a Dubai, al fine di poter operare sul territorio emiratino e permettere la crescita nella regione.
Russo ha precisato che la partnership con Prime Hospitality, è nata in quanto “hanno una filosofia comune alla nostra: attenzione alla qualità e all’uso di ingredienti freschi, offrendo ai clienti la più memorabile esperienza ad un prezzo modico”. Russo prevede di aprire ventisei nuove pizzerie entro i prossimi dieci anni. I primi locali verranno inaugurati entro la fine di quest’anno a Dubai e ad Abu Dhabi. Fondamentale è stata la partecipazione di Russo al Gulfood di Dubai nel 2011.

mercoledì 15 giugno 2011

Nuovo fondo di credito per Medio Oriente, Nord Africa e Turchia

La società Gulf Capital lancerà un fondo di credito da 250-300 milioni di dollari entro la fine dell’anno, a sostegno della crescita delle aziende nelle regioni MENA e in Turchia.

Gulf Capital, società leader nella gestione patrimoniale alternativa con sede ad Abu Dhabi, ha in programma di lanciare un fondo di credito che mira alla fornitura di liquidità e di capitale di sviluppo e all’acquisizione finanziaria di società a partecipazione privata, nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa e in Turchia.
A tal proposito, l’amministratore delegato e co-responsabile del fondo denominato “Gulf Credit Partners”, Christopher Baines ha dichiarato che questa iniziativa colmerà finalmente una grave lacuna nel mercato delle regioni MENA, attraverso l’offerta di soluzioni di credito agli investitori privati e aziendali, ​​man mano che cresce il valore delle loro attività.
Baines ha inoltre aggiunto che i finanziamenti saranno flessibili grazie alle varie strutture utilizzate per soddisfare i bisogni dei mutuatari, comprese scadenze più lunghe rispetto ai prestiti tradizionali.
Insieme al fondo lanciato nel 2009, questo nuovo prodotto finanziario fa parte del progetto della Gulf Capital di aumentare i propri patrimoni in gestione fino a un miliardo di dollari in due anni.

martedì 14 giugno 2011

Consulbrokers sbarca in Medio Oriente.

Consulbrokers ha sviluppato una strategia di internazionalizzazione nei Paesi GCC prevedendo un piano di espansione del valore di 1 milione 800 mila euro.

Consulbrokers, società leader nel settore del brokeraggio assicurativo, ha sviluppato una strategia di internazionalizzazione nei Paesi GCC. Tali Paesi rappresentano un mercato appetibile per le società di assicurazione in quanto registrano un forte potenziale di crescita, in particolare per quanto riguarda le polizza sanitarie e quelle dedicate al settore edile e dell’impiantistica.
La società Consulbrokers ha previsto un piano di espansione in Medio Oriente del valore di 1 milione 800 mila euro a fronte di una previsione di raccolta premi pari a 50 milioni di euro il primo, anno e di 100 milioni entro i tre anni.
Al momento sono stati lanciati progetti in Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti ma entro il prossimo semestre seguiranno anche Qatar, Libano e Giordania. “Ritengo che l’internazionalizzazione debba essere un impegno prioritario al fine di rilanciare la nostra economia e di affrontare con maggiore serenità le implicazioni economiche del processo di globalizzazione. Un buon posizionamento sui mercati globali è determinante per il successo. Le nostre sedi rappresentano per la nostra clientela un punto di riferimento vicino e importante per identificare i prodotti assicurativi più idonei a sostenere i loro progetti di sviluppo”, ha dichiarato Alfredo Amato, ad di Consulbrokers.
In particolare, verrà aperta una nuova sede nell’emirato di Umm al Quwein: gli Emirati lamentano la scarsità di operatori assicurativi e la domanda è in crescita, soprattutto per quanto riguarda le polizze sanitarie.

lunedì 13 giugno 2011

Masdar: città del futuro.

Il progetto per la realizzazione della città di Masdar prevede il raggiungimento dell’autosufficienza energetica attraverso l’impiego di fonti alternative e il risparmio energetico.

Masdar è la città del futuro. Situata a pochi chilometri da Abu Dhabi, è oggetto di un progetto elaborato da Foster + Partners: si tratta di un centro urbano ancora in fase di realizzazione, caratterizzato dall'autosufficienza dal punto di vista energetico e dall'assenza di inquinamento.
Il progetto è stato realizzato partendo da un approfondito studio urbanistico, architettonico ed energetico: in particolare, è stata ottimizzata la disposizione degli edifici e il loro orientamento spaziale ed è stata, inoltre, ampliata la presenza di spazi verdi e di specchi d’acqua (ovviamente di recupero).
Il campus di Masdar rappresenta il primo nucleo del progetto della città e comprende aule, laboratori, alcune residenze e una biblioteca. Tale area è stata studiata in modo da ridurre il fabbisogno energetico, soddisfatto attraverso l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici posizionati, in parte, sugli edifici e i restanti ai margini della città.
Altro punto fondamentale riguarda il risparmio di acqua, l’oro blu del Medioriente, attraverso la riduzione del fabbisogno e la depurazione delle acque di scarico per l’irrigazione delle aree verdi. Il punto forte del progetto riguarda il trasporto pubblico, che raggiungerà ogni angolo della città (nessun punto di Masdar si troverà a più di 300 metri da una fermata) e i mezzi di trasporto saranno esclusivamente ecologici.

venerdì 10 giugno 2011

Progetto per l’ampliamento dell’aeroporto di Dubai.

La società Dubai Airports ha annunciato che effettuerà un investimento pari a 22 miliardi di dirham per i lavori di ristrutturazione e ampliamento degli aeroporti di Dubai e Al Maktoum.

La società Dubai Airports ha annunciato che effettuerà un investimento pari a 22 miliardi di dirham per i lavori di ristrutturazione e ampliamento degli aeroporti di Dubai e Al Maktoum. Tale annuncio è stato dato a margine dell’undicesima Fiera internazionale Airport Show 2011 e si prevede che il progetto verrà realizzato entro il 2020. L’obiettivo principale del piano sarà di aumentare la capacità totale delle strutture aeroportuali, in particolare, l’aeroporto di Dubai verrà reso idoneo per accogliere 90 milioni di passeggeri l’anno (30 milioni in più rispetto alla capacità attuale): si prevedono lavori all’atrio 4 e al Terminal 2, nonché il miglioramento dell’offerta di servizi.
Tale manovra si inserisce nel quadro della politica di espansione turistica e commerciale di Dubai che rappresenta, sempre di più, un centro d’affari fiorente e una meta turistica di spicco.
La manifestazione fieristica si è rivelata il luogo ideale dove stipulare accordi e ricevere informazioni, partecipare a tavole rotonde e trovare partner commerciali.

giovedì 9 giugno 2011

Emirati: boom nel settore dell’abbigliamento.

La società di consulenza internazionale AT Kearney, nel suo ultimo Retail Apparel Index, ha stimato che nel 2010 le vendite nel settore dell’abbigliamento negli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto 785 $ pro-capite.

La crisi ha causato il declino generale dei consumi: i consumatori hanno cominciato a spendere meno privilegiando il risparmio, soprattutto in considerazione del fatto che i prezzi crescono più rapidamente rispetto ai salari. Nonostante la recessione, il settore dell’abbigliamento comincia a dare i primi segnali di ripresa: i consumi negli Emirati Arabi Uniti sono aumentati del 9% lo scorso anno, registrando le maggiori vendite pro-capite al mondo e diventando il secondo mercato per attrattività dopo il Sudafrica. La società di consulenza internazionale AT Kearney, nel suo ultimo Retail Apparel Index, ha stimato che nel 2010 le vendite negli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto 785 $ pro-capite. Nel complesso, però, il settore della moda e dell’abbigliamento è in fase di saturazione.
Per gran parte delle aziende straniere gli Emirati Arabi Uniti sono il mercato privilegiato per entrare nella regione del Medio Oriente e Sud Africa (la cosiddetta regione Mena – Middle East and North Africa) per il lancio di nuovi prodotti e marchi.
AT Kearney ha commentato che la recessione economica ha costretto gli operatori a rivedere gli assetti commerciali: fino a prima della crisi i punti vendita venivano aperti in ogni spazio disponibile, senza una vera strategia commerciale. Oggi i brand sono costretti a rivedere la propria posizione sul mercato, la locazione dei punti vendita e l'immagine aziendale, seguendo una propria strategia e prestando maggiore attenzione al profilo dei consumatori.
A livello globale la classifica dei paesi emergenti con la maggiore espansione nel settore dell’abbigliamento sono: Brasile, Uruguay, Cile, India, Kuwait, Cina, Arabia Saudita, Peru, Emirati Arabi Uniti e Turchia.

mercoledì 8 giugno 2011

Politica dei prezzi in favore dei consumatori.

Il Ministro dell’economia ha lanciato una campagna per rilanciare i consumi e stabilizzare il mercato: sono stati fissati i prezzi di quattrocento prodotti distribuiti in 70 punti vendita sparsi in tutto il Paese.

Il Ministro dell’economia, Sultan bin Saeed Al Mansouri, ha lanciato una campagna per stabilizzare il mercato: ha stabilito un prezzo fisso per quattrocento prodotti distribuiti in 70 punti vendita sparsi in tutto il Paese. L’iniziativa è partita all’inizio del mese di giugno, continuerà fino alla fine dell'anno e coinvolgerà la catena Carrefour, le società cooperative, Lulu Hypermarket e Spinney, che, insieme, coprono il 75% delle quote di mercato. Alcuni hanno accettato di ridurre i prezzi allo stesso livello dell'ingrosso, mentre altri di ridurli del 50%. Tale misura coinvolgerà, tra gli altri, riso, farina, carne, tè, acqua minerale, pasta e detersivi che saranno segnalati tramite un apposito logo a tutela del consumatore finale.
L’iniziativa si inserisce nel progetto del Ministero in occasione del mese sacro del Ramadan. I progetti finora lanciati in collaborazione con il Ministero hanno portato ottimi risultati, attirando positivamente l’attenzione dei consumatori.
Il Governo ha comunque sottolineato l’importanza di una collaborazione attiva con punti vendita al fine di monitorare i prezzi internazionali dei beni di consumo e del sistema elettronico per il controllo delle merci, recentemente regolarizzato negli Emirati Arabi Uniti.

martedì 7 giugno 2011

Abu Dhabi: crescita del settore turistico

I turisti in arrivo nell’emirato di Abu Dhabi sono in aumento: nei primi quattro mesi dell’anno sono cresciuti del 10% rispetto al 2010.

I turisti in arrivo nell’emirato di Abu Dhabi sono in aumento, lo testimonia il traffico di passeggeri all’aeroporto di Abu Dhabi, il tasso di occupazione degli alberghi e le tariffe alberghiere in diminuzione nella città di Abu Dhabi.
Secondo i dati resi noti dall’ADTA (Autorità del Turismo di Abu Dhabi), i principali paesi di provenienza dei visitatori sono Russia, India e Arabia Saudita, inoltre il numero di arrivi nelle strutture alberghiere presso la capitale hanno registrato un aumento del 10% nel primo quadrimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.  Tale aumento è dovuto principalmente dalla diminuzione dei prezzi delle strutture alberghiere e dagli eventi organizzati nella città, tra i quali conferenze e fiere internazionali, avvenimenti sportivi e d’intrattenimento. Altri punti di forza della città sono la sicurezza, l'esclusività e il potenziamento delle rotte aeree in arrivo presso l’aeroporto cittadino.

lunedì 6 giugno 2011

Forum Italia-Emirati Arabi Uniti.

In occasione della visita del Ministro dell’Economia degli Emirati, sono stati organizzati dall’Ice gli “Incontri Business to Business Italia-Emirati Arabi Uniti” e il “Forum Economico Italia – Emirati Arabi Uniti” a il 9 e 10 giugno prossimi.

In occasione della visita del Ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sultan bin Saeed Al Mansouri, sono stati organizzati dall’Ice gli “Incontri Business to Business Italia-Emirati Arabi Uniti” a Riva del Garda e il “Forum Economico Italia – Emirati Arabi Uniti” a Valeggio sul Mincio il 9 e 10 giugno prossimi.
L’obiettivo principale sarà quello di approfondire la conoscenza del mercato più importante della regione del Golfo al fine di sviluppare forme di collaborazione tra le imprese nei settori di maggiore importanza strategica, quali l’agroalimentare, la gioielleria, il settore delle energie alternative, il marmo, la meccanica, la finanza e il turismo.
I rapporti con gli Emirati Arabi Uniti sono già consolidati: basta pensare che il Paese rappresenta il primo mercato di sbocco per i prodotti italiani nel Medio Oriente e nel Nord Africa. Tra i principali prodotti esportati figurano gioielli e prodotti di oreficeria, macchine per l’impiego di energia meccanica, macchine di impiego generale, tubi, prodotti petroliferi raffinati, aeromobili, mobili, articoli di abbigliamento, accessori moda, articoli in materie plastiche, costruzioni navali, prodotti chimici di base, calzature, prodotti della siderurgia e prodotti alimentari.
L’Ice ha inoltre precisato che l’incremento della presenza degli istituti di credito italiani rappresenta un fattore centrale nelel strategie di internazionalizzazione in quanto “il sostegno creditizio italiano, presente con successo in altri mercati mondiali, potrebbe sicuramente giocare un ruolo determinante nella crescita della presenza italiana negli Emirati” e si rendono necessarie “azioni promozionali mirate contro una concorrenza sempre più agguerrita, che identifica negli Emirati un mercato privilegiato, ed un mirato coordinamento delle imprese (in particolare piccole e medie) italiane, al fine di presentare offerte ad hoc per meglio sfruttare, attraverso un approccio selettivo volto ad evidenziare l’unicità’ e la differenziazione del prodotto italiano, le opportunità offerte dai grandi progetti di sviluppo, in particolare nei settori infrastrutture e costruzioni”.

venerdì 3 giugno 2011

Paesi GCC: al via l’unione doganale.

I paesi del GCC hanno raggiunto un’intesa in merito al tema del mercato comune: entro il 2015 verrà realizzata l’unione doganale.

Secondo quanto riportato dall’ICE, i paesi appartenenti al GCC, il Consiglio di Cooperazione del Golfo, ossia Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, hanno deciso di trovare una soluzione definitiva alla questione dell’unione doganale e del mercato unico.
Le linee guida di tale progetto sono state discusse dai Ministri delle Finanze del GCC durante un incontro avvenuto sotto la presidenza di Shaikh Hamdan bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente di Dubai e Ministro delle Finanza degli Emirati Arabi Uniti: è stato stabilito che, entro il 2015, l’unione doganale sarà completata e verrà rivisto il sistema IVA.