martedì 31 maggio 2011

La cultura italiana attraverso il cinema

Durante l’ottava edizione del Dubai International Film Festival verrà proiettato il film di Luchino Visconti “Il Gattopardo”.

Inizia domani l’ottava edizione del Dubai International Film Festival, che punta a diventare la più importante manifestazione cinematografica del Medio Oriente. Il festival si divide in due sezioni: una sezione competitiva, dedicata esclusivamente ai film arabi e una non competitiva, aperta a tutti gli altri film. Il direttore del Dubai Film Festival, Abdulhamid Juma, ha precisato che “Il Dubai International Film Festival è sempre stato impegnato per portare il meglio del cinema mondiale al pubblico arabo, per creare legami tra le diverse comunità. La nostra collaborazione con l’Ambasciata italiana è uno di questi esempi, e noi contiamo di proseguire la collaborazione con la comunità italiana”. L’ambasciata italiana ad Abu Dhabi ha, infatti, promosso la proiezione speciale del film di Luchino Visconti “Il Gattopardo” presso il National Theatre di Abu Dhabi per celebrare la 65esima Festa della Repubblica e il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Obiettivo principale di questa iniziativa è promuovere la cultura italiana in Medio Oriente e permettere di migliorare la conoscenza delle rispettive culture e rafforzare il dialogo.

lunedì 30 maggio 2011

Investimenti infrastrutturali per sostenere l’economia

I Paesi GCC realizzeranno progetti infrastrutturali per un valore complessivo di 3.000 miliardi dollari entro il 2020 per sostenere lo sviluppo economico della regione.

La società Ventures Middle East, specializzata in ricerche di mercato, ha recentemente pubblicato il rapporto GCC Construction – An overview of buildings, energy, and infrastructure, inerente un complesso piano di ristrutturazione infrastrutturale previsto per l’area GCC, nei prossimi anni.
Secondo l’indagine, il programma di investimenti durerà fino al 2020 e verranno realizzati progetti per un valore complessivo di 3.000 miliardi di dollari.
Una prima parte dei lavori verrà realizzata entro il 2012 con l’obiettivo di far fronte all’aumento della popolazione e degli scambi commerciali, per favorire la ripresa del settore edile e combattere la crisi economica, infine per diversificare l’economia, ancora troppo legata al settore petrolifero.
Tali progetti sono in fase di realizzazione e sono stati valutati 452 miliardi di dollari, di cui l’80% destinato a Arabia Saudita Qatar ed Emirati Arabi Uniti.
Il piano di investimenti rappresenta una grande opportunità di business per le imprese italiane che guardano al Medio Oriente.

giovedì 26 maggio 2011

Pubblicità: gli Emirati scelgono la rete

Negli Emirati Arabi Uniti il volume d’affari generato dalla pubblicità su carta stampata continua a diminuire in favore di internet e dei social network.

Negli Emirati Arabi Uniti il volume d’affari generato dalla pubblicità su carta stampata continua a diminuire: nel primo trimestre del 2011 ha segnato un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso passando da 199 milioni di dollari a 183 milioni, secondo quanto riportato da IPSOS, agenzia di ricerche di mercato parigina.
A partire dal 2008 la pubblicità sulla stampa è diminuita drasticamente, riducendo la prima fonte di entrate degli editori. Ma non solo, anche la pubblicità nel settore dell’industria cinematografica è diminuito e rappresenta ora solo lo 0,8%. Al contrario sono aumentati gli investimenti nei nuovi e più recenti mezzi di comunicazione quali la televisione, la radio e, soprattutto internet. Secondo Google, la pubblicità online nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa crescerà del 45% nel 2011 raggiungendo 85 milioni di dollari, considerando che 337 milioni di persone godono oggi di un accesso a internet. Oltre alla pubblicità online si fanno spazio anche l’e-mail marketing e i social media.

mercoledì 25 maggio 2011

Aumenta la tecnologia ma manca la privacy

Il numero di utenti internet in Medio Oriente è aumentato del 1.825.3% nell’ultimo decennio e si rende necessario tutelare i consumatori da eventuali frodi: da un lato deve intervenire la tecnologia, dall’altro un codice di condotta per gli impiegati.

È stata condotta un’indagine inerente la privacy dei consumatori negli Emirati Arabi Uniti: è emerso che i dati personali in possesso dalle aziende non sono sufficientemente protetti e, troppo spesso vengono rubati e violati direttamente dagli schermi degli impiegati durante l’attività lavorativa e nei luoghi pubblici in generale.
Tutto ciò accade perché manca un codice di condotta e una regolamentazione adeguata: è stato rilevato che i due terzi degli impiegati sono suscettibili di rendere visibili i dati personali e le informazioni relative ai clienti al di fuori del posto di lavoro (tra cui i dati delle carte di credito). Si tratta di un problema molto grave, che mette a rischio i conti correnti dei consumatori e la loro fiducia. Le aziende devono correre ai ripari e adottare delle misure idonee a proteggere le informazioni personali dei clienti sia attraverso nuove tecnologie (come i filtri) sia attraverso un codice di condotta in quanto capita spesso che i dati vengano rubati direttamente dallo schermo del computer dell’impiegato al di fuori del luogo di lavoro.

lunedì 23 maggio 2011

Emirati: nuove tecnologie per la sicurezza nei pagamenti.

Gli Emirati Arabi Uniti stanno elaborando una nuova tecnologia per aumentare la sicurezza nelle transazioni bancarie: si tratta del “mobile banking”.

Gli Emirati Arabi Uniti stanno elaborando una nuova tecnologia per aumentare la sicurezza nelle transazioni bancarie. L’alto reddito pro capite, il benessere economico e la propensione al consumo del paese rendono le transazioni particolarmente vulnerabili alle frodi. Tale pericolo potrebbero essere ridotto con l’introduzione del “mobile banking” entro il 2016. Le comuni carte di credito, infatti, sono reputate poco sicure e obsolete e verranno sostituite da questo nuovo metodo di pagamento integrato nel proprio telefono cellulare.
Gli Emirati Arabi Uniti potrebbero essere il primo paese a mettere in atto tale passaggio verso il servizio bancario mediato dalla telefonia. Si tratta di una tecnologia innovativa, anche se già sperimentata, che garantirebbe ai consumatori una maggiore sicurezza e versatilità del servizio.
Nel corso del terzo trimestre del 2010 Master Card ha registrato un aumento del 10,2% delle nuove emissioni di carte di credito negli Emirati Arabi Uniti, nonostante ciò i pagamenti tramite telefono cellulare potrebbero essere rapidamente adottati in quanto gli Emirati registrano uno tra i maggiori tassi di penetrazione di telefonia mobile al mondo (circa 200%). Si tratta semplicemente di caricare un’applicazione che abiliti il cellulare al servizio bancario e il consumatore è pronto all’acquisto.

venerdì 20 maggio 2011

Emirato di Sharjah: opportunità di investimento

Durante la Infrastructure Investment World Middle East, il direttore generale di Shurooq ha sottolineato l’importanza di aumentare gli investimenti pubblici e privati nel settore delle infrastrutture.

Durante la conferenza Infrastructure Investment World Middle East 2011, il direttore generale di Shurooq (Sharjah Investment and Development Authority), Marwan Jassem Al Sarkal, ha sottolineato l’importanza per lo sviluppo dell’emirato e dell’intera regione, di aumentare gli investimenti pubblici e privati nel settore delle infrastrutture. In questa fase di ripresa economica, il Governo ha il compito di creare opportunità di investimento, che porterebbero non solo ad un maggiore benessere economico favorendo gli scambi commerciali ma attirerebbero anche investimenti diretti esteri in altri settori dell’economia. Altro fattore di primaria importanza è la creazione di posti di lavoro, che garantirebbero una maggiore benessere alla popolazione e una ripresa dei consumi.
Negli ultimi anni è stato fatto molto in questo senso nell’emirato di Sharjah, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e sono aumentate le partnership tra settore pubblico e privato.


giovedì 19 maggio 2011

Paesi del Golfo, aumenta la domanda di prodotti di lusso

Il mercato del lusso è in forte espansione: secondo i dati elaborati dalla Fondazione Altagamma, nel 2010 i marchi di lusso hanno raggiunto una cifra d’affari di 4,1 miliardi di euro.

Il 50% degli abitanti dei Paesi del Golfo ha meno di 30 anni e il potere d’acquisto di una fascia importante della popolazione sta aumentando: tutto questo rende l’area un ambiente favorevole per la vendita dei prodotti di lusso” ha spiegato Patrick Chalhoub, ad del gruppo Chalhoub, specializzato nella vendita e distribuzione nei Paesi del Golfo. Secondo i dati elaborati da Armando Brachini, segretario generale della Fondazione Altagamma, nel 2010 i marchi di lusso hanno raggiunto una cifra d’affari di 4,1 miliardi di euro e si prevede una crescita del 7% durante l’anno in corso. In generale il Medio Oriente rappresenta il 2% del mercato globale del lusso. Le aree commerciali sono quasi triplicate, passando da 5,3 milioni di metri quadrati nel 2005 a 13,2 milioni nel 2010. La casa Valentino è presente nei Paesi del Golfo da 15 anni e, secondo il direttore commerciale mondiale, Massimo Piombini, “nei Paesi del Golfo sono importanti le partnership a lungo termine e strategiche. Una principessa degli Emirati è la nostra più grande cliente di alta moda, ma lo sviluppo della classe media ha favorito anche i consumi nella nostra fascia media di prodotto. Stiamo lavorando per cambiare l’assetto distributivo nell’Area del Golfo a cominciare dalla creazione di un’unità di business dedicata al Medio Oriente che invece adesso è incluso in quella europea”.
Il Medio Oriente è un mercato sempre più appetibile per le grandi griffe Made in Italy: per essere competitivi bisogna offrire prodotti e servizi di grande qualità, adattare i prodotti alle esigenze della domanda, rivolgersi a una clientela giovane e investire in comunicazione.

mercoledì 18 maggio 2011

Emirati: investimenti nelle telecomunicazioni

Entro il 2012 gli Emirati Arabi Uniti saranno il primo paese a garantire la banda larga sull’intero territorio nazionale.

Gli Emirati Arabi Uniti rientrano tra i dieci migliori paesi al mondo per il servizio di banda larga. Attualmente il servizio copre il 40% del territorio ma una maggiore diffusione rappresenta una grande opportunità per aziende e consumatori. Secondo una recente indagine, riferita all’ultimo trimestre del 2010, gli Emirati Arabi Uniti sono al quinto posto per la velocità di connessione, pari a 27,2 Mbps e, sempre lo scorso anno, il settore delle telecomunicazioni ha contribuito per il 5,5% alla formazione del Pil.
Il Ministro dell’Economia, il sultano bin Saeed Al Mansouri, ha dichiarato che entro il 2012 gli Emirati Arabi Uniti saranno il primo paese a garantire il servizio di banda larga su tutto il territorio nazionale, aggiungendo di essere "orgoglioso per questo traguardo e che questa iniziativa è volta alla crescita dell’industria delle telecomunicazioni".
Per la copertura di rete la società etisalat, fornitrice di servizi telefonici, televisivi e internet, sta portando avanti l’ambizioso progetto, prevedendo di investire 3 miliardi di dirham l’anno per i prossimi 5 anni. Una buona copertura e una connessione veloce permettono alle imprese di tutto il mondo di raggiungere una porzione sempre maggiore di popolazione.

martedì 17 maggio 2011

Sustainable Facilities Expo 2011

Ha preso il via la fiera Sustainable Facilities 2011: all’interno del Dubai International Convention and Exhibition Centre verrà discusso il tema dell’efficienza energetica nel settore edile.

Il ministro dell’economia, il Sultano bin Saeed Al Mansouri, ha inaugurato oggi la fiera internazionale Sustainable Facilities Expo 2011, per la prima volta presso il Dubai International Convention and Exhibition Centre.
La manifestazione fieristica è stata organizzata dall’ECAT (Environment Centre for Arab Towns) in collaborazione con il comune di Dubai, con l’obiettivo di mettere in evidenza l'importanza del risparmio energetico in campo edile. Durante le conferenze verranno discussi diversi temi, quali: la necessità di un consumo moderato delle fonti energetiche, le soluzioni per aumentare la vita utile degli immobili, la possibilità di migliorare l’ambiente lavorativo in campo edile e le alternative per minimizzare le emissioni di Co2.
Il settore edile è responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas serra, perciò agire sia sulle attività proprie all’industria edile che sulle tecnologie per il risparmi energetico, contribuirà a ridurre drasticamente l’inquinamento e lo spreco di risorse preziose quali acqua e elettricità.

lunedì 16 maggio 2011

Paesi GCC: una vita dopo il petrolio.

I Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo stanno mettendo in atto delle politiche finalizzate all’ottimizzazione dell’impiego del greggio in quanto rappresenta la prima fonte di reddito dell’intera regione.

L’emirato di Abu Dhabi sta realizzando un ambizioso progetto per ridurre la dipendenza dal petrolio, si tratta dello Shah Gas Field: un impianto di estrazione di gas naturale situato a 180 km dalla città. Il vantaggio risiede nel fatto che il gas costa il 75% in meno rispetto a un barile di petrolio e permetterebbe di conservare l’oro nero per le esportazioni: in particolare l’emirato di Abu Dhabi ha riserve solamente per 98 miliardi di barili, e si rende necessario diversificare le fonti energetiche il prima possibile.
I Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman) stanno mettendo in atto delle politiche finalizzate all’ottimizzazione dell’impiego del greggio in quanto rappresenta prima fonte di reddito dell’intera regione. Risparmiare e rendere efficiente l’utilizzo delle risorse interne, permetterà, in un’ottica di lungo periodo, di garantire una maggiore fornitura di greggio destinata alle esportazioni: “La nostra politica è lavorare intensamente per risparmiare energia e garantire che ogni barile di petrolio sia usato per l’esportazione”, ha chiarito Saleh Awaji, vice ministro dell’Elettricità dell’Arabia Saudita.
La riconversione dell’economia e la diversificazione delle fonti di energia diventa indispensabile se si vuole garantire la sopravvivenza della regione. “Nonostante lo sforzo di ridurne la dipendenza, gli idrocarburi continuano a dominare le economie dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. In termini di Pil il petrolio è sempre almeno il 50%. La maggior parte delle esportazioni sono idrocarburi; il resto prodotti petrolchimici che dipendono sempre dagli idrocarburi”.
La decisione di investire in progetti per la creazione di una vita dopo il petrolio avrà ripercussioni non soltanto sull’economia del paese, che subirà uno slancio, ma anche dal punto di vista sociale, per la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di business.

venerdì 13 maggio 2011

Ritz-Carlton raddoppia in Medio Oriente

La catena di alberghi Ritz-Carlton raddoppierà la presenza in Medio Oriente entro il 2014: si prevede di raggiungere 24 strutture.

La catena di alberghi Ritz-Carlton raddoppierà la presenza in Medio Oriente entro il 2014. Al momento le strutture attive sono sei, altre sei sono in fase di costruzione e si prevede di raggiungere le 24 strutture. La catena di alberghi di lusso è in trattativa con numerosi promotori immobiliari a Abu Dhabi, Oman e Arabia Saudita. Il progetto prevede di dare priorità alle strutture da destinarsi alle città principali (centro propulsore dell’attività turistica in Medio Oriente), senza però tralasciare città secondarie.
In particolare i primi progetti che vedranno la luce riguardano la costruzione di nuove strutture ricettive a Muscat e Saadiyat Island ad Abu Dhabi, città che sta crescendo a ritmi molto rapidi, specialmente se si considera che l’emirato sta investendo molto nel turismo d’affari e nel congressuale. Importanti investimenti verranno inoltre effettuati in Arabia Saudita.
Il Medio Oriente rappresenta, per la strategia della catena Ritz-Carlton, un importante mercato in quanto attrae milioni di turisti ogni anno, non solo viaggiatori e uomini d’affari, ma anche pellegrini in visita alla Mecca e ai luoghi di culto secondari.

giovedì 12 maggio 2011

Accordo commerciale tra Azerbaigian e Emirati Arabi Uniti

Emirati Arabi Uniti e Azerbaigian hanno siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di favorire gli scambi commercialei, gli investimenti e il settore industriale.

Il ministro dell’economia degli Emirati Arabi Uniti, il sultano bin Saeed Al Mansouri, e il ministro per lo sviluppo economico dell’Azerbaigian, Shaheen Mustaphiaaph, hanno siglato un protocollo d’intesa.
Si tratta di un accordo bilaterale di cooperazione economica che ha l’obiettivo di favorire gli scambi commerciali, gli investimenti e il settore industriale.
Tale accordo prevede lo sviluppo di collaborazioni e azioni specifiche volte a sviluppare e stimolare diversi settori economici, quali: l’industria, l’energia, l’agricoltura, la finanza, l’attività bancaria, il turismo, le telecomunicazioni, i trasporti e i diritti di proprietà intellettuale. Tal e accordo mira inolte a incoraggiare la creazione di joint-venture tra gli imprenditori dei due paesi al fine di implementare l’export verso i paesi confinanti e si è avanzata l’ipotesi di creare un gruppo di lavoro formato da esperti dei die paesi al dine di sviluppar ee promuovere il commercio bilaterale. L’ Azerbaigian è un paese ricco di petrolio, come gli Emirati Arabi Uniti e trova in questo accordo un punto di riferimento per lo sviluppo di strategie di diversificazione dell’attività industriale. Tale presupposto è una condizione necessaria per garantire ai due Paesi una crescita stabile e duratura.

mercoledì 11 maggio 2011

Interiors UAE: fiera dedicata al design di interni

La manifestazione fieristica dedicata all’arredamento di interni, si concluderà oggi. La domanda è in crescita, trainata soprattutto dalla ripresa dei settori edile e immobiliare.

Interiors UAE è una manifestazione fieristica dedicata al design di interni che dichiara Abu Dhabi capitale del lusso. Giunta alla quarta edizione, rappresenta l’occasione privilegiata per l’introduzione di nuovi trend e innovazioni in materia di design di interni sia negli Emirati che nell’intera regione del Golfo. L’evento funge da punto d’incontro privilegiato per gli operatori del settore provenienti da tutto il mondo.
UBM Built Environment, organizzatore della manifestazione, ha incaricato la società Ventures Middle East di condurre uno studio sulle dimensioni del mercato dell’arredamento di interni e la crescita potenziale. Secondo i dati raccolti, si prevede una ripresa del settore già a partire da quest’anno: i consumi raggiungeranno 8 miliardi di dollari nel 2011, in aumento rispetto all’anno scorso. Inoltre, considerando i settori edile e immobiliare, da cui parte la domanda potenziale, si è registrato un aumento nel numero di contratti di costruzione, per un valore di 89 miliardi di dollari nel 2010 e si prevede altresì che verranno messi in cantiere ulteriori progetti per un valore di 70 miliardi nel 2011.

martedì 10 maggio 2011

Accordi bilaterali tra Australia e Emirati Arabi

Gli Emirati offrono ottime opportunità di investimento nei settori quali il petrolchimico, il turismo, il settore sanitario, l’educazione, l’agricoltura, le telecomunicazioni e i trasporti.

Durante un incontro con alcune aziende australiane il Sultano bin Saeed Al Mansouri, in qualità di ministro dell’economia, ha enfatizzato le opportunità di business presenti negli Emirati Arabi Uniti. Le relazioni tra i due Paesi sono già consolidate: gli Emirati ricoprono un ruolo strategico e un ottimo punto d’appoggio per i traffici verso l’intero Medio Oriente.
Il Ministro ha esortato gli imprenditori a investire in settori quali il petrolchimico, il turismo, il settore sanitario, l’educazione, l’agricoltura, le telecomunicazioni e i trasporti.
Secondo fonti ufficiali, le relazioni tra i due paesi si rafforzeranno nei prossimi anni, grazie a diversi fattori: innanzitutto si prevede che l’economia negli Emirati cresca fino al 5% quest’anno, ampliando le opportunità di investimento e di scambi commerciali, in secondo luogo la popolazione, in crescita, ha superato 8 milioni di abitanti e rappresenta un mercato appetibile. Il Ministro ha aggiunto che gli Emirati godono inoltre di un sistema di trasporti molto efficiente: aeroporti e rotte aeree, porti e strade.

venerdì 6 maggio 2011

Crescita dei settori non petroliferi

Secondo il direttore generale della National Bank of Dubai, ci sono segni di miglioramento nei settori non legati al petrolio ma gli Emirati Arabi Uniti non sono ancora del tutto fuori dalla crisi.

Durante una conferenza sul settore bancario, il direttore generale della National Bank of Dubai (NBD), Rick Pudner, ha comunicato che durante il primo trimestre del 2011 è stato registrato un netto miglioramento in alcuni dei settori industriali non legati al petrolio, precisando, però, che il Paese non è ancora fuori dalla crisi. L’andamento dell’ultimo anno è stato caratterizzato da una forte fragilità, ma la crescita dei depositi bancari, che hanno superato i prestiti, nella maggior parte delle banche emiratine, sono un forte segnale di ripresa imminente. Tra i settori che hanno registrato una maggiore crescita vi sono il commercio, la logistica, i servizi e la ricettività. Secondo alcune previsioni, comunque, l’attività economica crescerà più velocemente nei prossimi anni.
Nonostante i segnali positivi, restano comunque molte incertezze in merito alla totale ripresa economica a ritmi pre-crisi.

giovedì 5 maggio 2011

Abu Dhabi: piano per il miglioramento della qualità di vita

Il piano, che verrà completato nel 2012, prevede lo sviluppo di aree pedonali e piste ciclabili per migliorare la qualità di vita dell’emirato.

Il governo di Abu Dhabi ha lanciato un progetto per rendere la città più vivibile a ciclisti e pedoni, in una regione dominata dal trasporto automobilistico.
Il Ministero dei Trasporti ha, infatti, annunciato l’inizio dei lavori di progettazione inerenti la viabilità della città di Abu Dhabi: si prevede di migliorare a aumentare il numero delle piste ciclabili, delle aree pedonali ma anche delle degli spazi verdi. Obiettivo del progetto sarà di migliorare l’attuale sistema del trasporto urbano e la qualità di vita dell’intero emirato, inclusa la regione Al Ain e Al Gharbia.
La prima fase di esecuzione del progetto si sviluppa attraverso uno studio preliminare delle aree urbane di Abu Dhabi e sarà completato nel 2012. “La possibilità di camminare e andare in bicicletta è una componente fondamentale in una città e in una nazione che si definisce moderna, vivibile e sostenibile. Queste modalità di trasporto sono soluzioni ideali per spostamenti brevi” ha dichiarato il Ministero del Trasporto. Per far sì che il progetto rispetti le normative in materia di sicurezza stradale, il Ministero sta lavorando a stretto contatto con professionisti del settore.

mercoledì 4 maggio 2011

Abu Dhabi punta sul potenziale commerciale.

L’Abu Dhabi National Exhibition Company ha investito sull’ampliamento dell’Al Ain Convention Centre al fine di ottenere nuovi spazi espositivi.

L’Abu Dhabi National Exhibition Company (ADNEC) ha investito sull’ampliamento dell’Al Ain Convention Centre al fine di ottenere nuovi spazi espositivi per ospitare mostre e convegni. La città di Abu Dhabi si impone quindi come centro di business e destinazione congressuale a livello regionale. Il nuovo e moderno centro espositivo completa la struttura esistente, creando un polo che si estende su una superfice di 12.600mq totali senza contare l’area espositiva all’aperto e i giardini che si estendono su una superficie di 8.000 mq. Gli eventi che verranno ospitati non si limiteranno a mostre e conferenze ma anche eventi e congressi aziendali e concerti. La realizzazione della nuova struttura aumenterà la visibilità di Abu Dhabi a livello internazionale, permettendo alla città di sfruttare l’alto potenziale commerciale di cui gode.

martedì 3 maggio 2011

Abu Dhabi: regolamentazione del settore alimentare

È in fase di stesura un piano finalizzato alla modernizzazione del settore della vendita al dettaglio di prodotti alimentari che punta, in particolare, su aspetti quali la sicurezza alimentare, la definizione di standard qualitativi e lo sviluppo del settore.

Il Ministero del lo Sviluppo economico, in collaborazione con Abu Dhabi Food Control Authority (ADFCA), sta elaborando un piano per il miglioramento del settore del commercio al dettaglio di prodotti alimentari. Secondo i dati del Ministero sono presenti ben 1.300 negozi di alimentari ad Abu Dhabi che necessitano di una nuova regolamentazione.
Il direttore generale dell’ADFCA, Rashed Mohamed Al Shariqi, ha dichiarato che un piano globale per il miglioramento e lo sviluppo del settore è in fase di elaborazione e, entro la fine dell’anno, verranno annunciati i dettagli del programma.
Al Shariqi ha precisato che la modernizzazione del settore coinvolgerà in particolare la sicurezza alimentare, prevedendo l’adozione di procedure di tracciabilità e descrizione dei prodotti molto rigorose. Si tratta di un piano per uniformare il sistema emiratino agli standard di qualità internazionali che porterà benefici a tutti gli stakeholder.

lunedì 2 maggio 2011

Nuove licenze per gli operatori turistici a Dubai.

Il Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti ha emanato un decreto per regolamentare e uniformare il sistema informatico nel settore turistico: per svolgere l’attività è ora necessario sottoscrivere un abbonamento e scaricare un software ministeriale.

Lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice-Presidente, Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Governatore di Dubai, ha emanato in data 24 aprile 2011 il decreto n. 13/2011 riguardante l’uniformazione del sistema informatico per le strutture alberghiere e gli operatori turistici dell’emirato di Dubai.
Il decreto si estende solamente agli operatori nel settore turistico e prevede che, per svolgere un’attività turistica, sia necessario iscriversi ad un programma ministeriale online installando un software con le licenze necessarie per abilitare l’esercente all’esercizio della propria attività.
Secondo quanto previsto dal decreto, il Dipartimento del Turismo, Commercio e Marketing di Dubai (DTCM) sarà incaricato di riscuotere un canone di abbonamento annuale per un valore di 3.000 dirham nel caso di una struttura alberghiera e 1.500 dirham nel caso degli altri operatori turistici. L’obiettivo di questo decreto è di facilitare le comunicazioni tra le strutture alberghiere e il DTCM e la polizia di Dubai, incaricata del controllo sullo stato del programma. Tutti i file e i dati caricati sul programma sono altamente confidenziali e nessun dipendente non autorizzato può accedere al servizio. Sono previste anche sanzioni molto severe per chi non rispetterà tale norma.