Il settore bancario ha pesantemente risentito del debito pubblico di Dubai e l’accesso al credito è limitato. Nonostante l’attuale aumento di liquidità delle banche, gli Istituti di Credito sono ancora poco propensi al rischio.
Nonostante il crescente risparmio e l’aumento dei depositi, le banche degli Emirati Arabi Uniti hanno limitato la concessione di prestiti. Per capire la causa di questo fenomeno bisogna risalire alla crisi che ha colpito Dubai oltre un anno fa: la seconda maggiore economia araba è stata seriamente compromessa da un pesante debito pubblico che ha avuto ripercussioni a macchia d’olio su diversi settori, tra i quali il credito alle imprese.
Nel mese di ottobre 2010, per la prima volta dopo un anno, il volume dei depositi bancari ha superato quello dei prestiti, segnando un aumento del 4,7%. Tale ripresa ha favorito la discesa tassi interbancari e la Banca Centrale si aspetta ulteriori cali nei prossimi mesi.
La situazione attuale sembra abbastanza favorevole per la ripresa del settore creditizio, visto l’aumento di liquidità delle banche. Nonostante ciò, gli Istituti di Credito sono ancora poco propensi al rischio, soprattutto a causa del critico debito pubblico di Dubai e dell’insolvibilità delle imprese statali, che hanno circa 30 miliardi di debiti da ripagare nei prossimi due anni.
Questa situazione ha ripercussioni importanti sull’andamento generale dell’economia. Secondo le previsioni per il 2011 l’economia degli Emirati Arabi Uniti crescerà ad un tasso del 3,6%.