giovedì 30 giugno 2011

I cittadini emiratini e le difficoltà nel risparmiare

Tra l’aumento dei prezzi e gli sforzi per estinguere i prestiti, gli abitanti degli Emirati Arabi dichiarano di non risparmiare abbastanza.

Secondo una ricerca realizzata dalla National Bonds Corporation, il 46% della popolazione emiratina risparmia meno di quanto avesse inizialmente pianificato.
Non solo, il 71% degli intervistati afferma di non mettere da parte denaro con regolarità e circa il 10% dichiara di non risparmiare affatto; tra quest’ultimi, la maggioranza imputa la causa dell’incapacità di economizzare alle spese eccessive e ai prestiti.
Analizzando i dati dal punto di vista della nazionalità, si scopre che i cittadini emiratini e gli espatriati da occidente sono coloro che nel 2010 hanno risparmiato di meno, mentre gli intervistati di origine asiatica e araba risultano più abili nell’arte del risparmio.
Gli intervistati hanno inoltre rivelato che stanno spendendo di più in vari settori, rispetto all’anno precedente: quattro su sei dichiarano di pagare di più i trasporti, a causa ovviamente del rialzo del prezzo del petrolio, mentre il 58% afferma che i generi alimentari sono diventati più cari.
Differenti opinioni si riscontrano nei vari emirati, per esempio gli abitanti del Sharjah asseriscono di spendere di più per i beni di prima necessità, come i generi alimentari, le spese di gestione della casa e l’educazione. La popolazione di Abu Dhabi invece dichiara di sborsare somme maggiori per mangiare fuori e per acquisti di lusso.
La ricerca appena divulgata, fa parte di un progetto che mira ad aiutare la comunità emiratina a gestire meglio le spese e i piani di risparmio.

mercoledì 29 giugno 2011

Dubai Summer Surprises

Dall’estate del 1998 si tiene il festival annuale denominato Dubai Summer Surprises, nato con lo scopo di promuovere il turismo estivo nella città emiratina, sfavorito dal clima subtropicale, particolarmente caldo e umido, che caratterizza gli EAU in questa stagione.

Molte aziende alberghiere emiratine, vedono calare l’afflusso di turisti nel periodo estivo; come ha dichiarato Christian Pertl, Vice Presidente vendite e Marketing del Dubai Jumeirah Group, “l'estate è tradizionalmente un periodo più morbido per gli hotel a Dubai”.
Lo scorso mercoledì 22 giugno ha avuto inizio il quattordicesimo Dubai Summer Surprises – festival organizzato annualmente dal Dubai Events and Promotions Establishment - che si concluderà domenica 31 luglio: durante tale periodo gli alberghi dell’emirato vedranno salire le loro prenotazioni fino all’80%, grazie all’afflusso di turisti attirati dalle offerte e dai pacchetti speciali che hotels e centri benessere mettono a disposizione in questo periodo. Come ha dichiarato il Vice presidente del Rotana Hotels, Naeem Derkezali: “gli hotel utilizzano gli eventi del Dubai Summer Surprises come una opportunità per creare pacchetti che siano accessibili e offrano loro una proposta qualità prezzo interessante”.
Secondo quanto emerso dagli studi sulle vendite e il marketing effettuati dal direttore del Moevenpick Hotel Deira, livelli di occupazione raggiungeranno il 70% durante il periodo del DSS.

martedì 28 giugno 2011

Esteso a 3 anni il visto per gli investitori del settore immobiliare

Il governo federale degli Emirati Arabi ha esteso la durata del visto per gli investitori del settore immobiliare: il permesso di soggiorno non sarà più valido per sei mesi, bensì per tre anni.

Per gli investitori esteri del settore immobiliare, il permesso di soggiorno sarà valido, d’ora in poi, per tre anni, non più per sei mesi: questo è quanto è stato appena deciso dal governo emiratino durante un incontro ad Abu Dhabi.
La decisione dovrebbe sollevare il settore immobiliare e i titoli azionari degli immobili, inoltre potrebbe avere effetti anche
sulla crescita economica globale.
L’estensione del visto è stata attesa a lungo dagli investitori, che ora si dichiarano soddisfatti della decisione presa dal
governo; uno di questi, Rajiv Singh, a tal proposito, ha dichiarato: “ho investito in tre proprietà a Dubai e una ad Ajman. Ho abbastanza risorse per occuparmi delle mie spese di soggiorno. Mi piace Dubai e vorrei farne la mia casa. Ma ho bisogno del
permesso di soggiorno, dato che sono titolare di un passaporto indiano. Avevo intrapreso un’attività per ottenere il visto, ma era una seccatura. Se attraverso i miei immobili posso ottenere un visto di tre anni, perché non approfittarne? Sarebbe comunque più economico rispetto alla gestione di un’impresa e certamente meno faticoso”.
Pareri positivi arrivano anche dagli esperti del settore, i quali sostengono unanimi che questa iniziativa porterà sicuramente
benefici al mercato immobiliare e attirerà nuovi investitori.

lunedì 27 giugno 2011

Dagli EAU arriva il “caviale del deserto”

Gli Emirati Arabi Uniti, a partire dall’anno prossimo esporteranno, a livello mondiale, uno dei più lussuosi prodotti alimentari, il “caviale del Deserto”, il primo caviale prodotto nel Medio Oriente.
Lo scorso 7 giugno è stato inaugurato ad Abu Dhabi il Royal Caviale, il più grande e il più tecnologicamente avanzato stabilimento di allevamento e produzione di caviale al mondo, che ha l'obbiettivo di coprire il 10% della domanda mondiale. Le uova dello storione, animale in via di estinzione nel Mare Nero e nel Mar Caspio - destinati a perdere l'esclusiva mondiale sulla produzione - saranno distribuite ai mercati internazionali in modo regolare, per la prima volta, su base mensile anziché annua: Abu Dhabi si trova in una posizione strategica che le permette, grazie alla sua vicinanza ad alcuni dei più promettenti mercati in Asia e Medio, di diventare una dei più grandi produttori di caviale nel mondo.
La produzione di caviale - secondo quanto dichiarato da Ahmed Al Dhahiri, vice presidente della Bin Salem Holding Company, società emiratina che ha già investito 420 milioni di dirham emiratini (circa 78 milioni di euro) per la realizzazione dello stabilimento di Abu Dhabi - inizierà nel corso del prossimo anno, mentre per la fine di quest'anno è previsto l'allevamento del primo gruppo di pesci, pari a 124 tonnellate.
A livello commerciale, il “caviale del deserto” sarà disponibile nei mercati degli emirati Arabi Uniti a partire dalla metà del 2012.
La Bin Salem Holding, possiede, secondo Mishal Mansur - direttore finanziario della stessa - il 76% del capitale del nuovo progetto, mentre la rimanente percentuale è divisa tra vari investitori, tra cui la banca commerciale di Abu Dhabi e la tedesca United food Tecnologies. Il ritorno sul capitale investito nel progetto, secondo gli studi di fattibilità svolti in collaborazione con quest’ultima, ammonta a circa il 50% del capitale.

venerdì 24 giugno 2011

Opportunità di investimento negli Emirati Arabi Uniti

È stato annunciato, per il mese di novembre, il lancio di una “Mappa degli investimenti”. Tale iniziativa si inserisce in una strategia del governo per promuovere lo sviluppo sostenibile e duraturo del paese.

Il Sottosegretario del Ministero dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Ahmed Bin Abdul Aziz Al Shehhi, ha annunciato, per il mese di novembre,  il lancio di una “Mappa degli investimenti”. Tale progetto si inserisce in una strategia del governo per promuovere lo sviluppo sostenibile e duraturo del Paese. L’iniziativa mira a illustrare agli investitori stranieri le opportunità di investimento negli Emirati, fornendo gli strumenti per la valutazione degli investimenti nei diversi settori dell’economia. In particolare, il piano contribuirà a migliorare la competitività delle imprese, favorendo la crescita del PIL; ciò sarà possibile stimolando gli investimenti esteri, attraendo la tecnologia adeguata per ridurre la dipendenza dal petrolio e puntando sulla diversificazione dell’economia.
I settori oggetto del piano sono molteplici, i principali: la sanità, l'agricoltura, l'immobiliare, l'energia alternativa, le PMI, i servizi, l'industria, l'istruzione e la finanza. Le aree che necessitano di maggiori investimenti sono: l’industria dell’alluminio, l’automotive, l’aeronautica, l’informatica, le telecomunicazioni, i servizi finanziari, l’elettronica, l’ingegneria, la tecnologia industriale, l’industria petrolchimica, la sanità, l’istruzione e l’industria farmaceutica.
Nella prima fase, l'iniziativa si propone di raggiungere mercati target come Argentina, Brasile, Turchia, Germania, India, Cina e Sud Corea.

giovedì 23 giugno 2011

Dubai: il settore energetico è aperto ai privati.

È entrata in vigore nel mese di giugno una nuova legge che stabilisce regolamenti applicabili a soggetti privati e pubblici nella generazione di energia elettrica e acqua da produttori terzi.

Il decreto 1/1992, che sancisce la costituzione della Dubai Electricity and Water Authority (Dewa), è stato sostituito dalla legge 6/2011 che prevede la “partecipazione del settore privato nella produzione di energia elettrica e acqua potabile. La nuova legge stabilisce regolamenti applicabili a soggetti privati e pubblici nella generazione di energia elettrica e acqua da produttori terzi”, ha riportato l’ICE pochi giorni fa. Gli Emirati Arabi Uniti sono i primi al mondo nella desalinizzazione dell’acqua: trasformano l’11% del totale mondiale.
Le acque dissalate costituiscono al fonte principale di acqua potabile degli Emirati anche se sono presenti non pochi problemi, legati in particolare ai sistemi di monitoraggio e controllo della qualità dell’acqua.
Con l’accesso del settore privato si spera di riuscire a ottimizzare l’impiego delle risorse e minimizzare gli sprechi per andare verso una crescita sostenibile.

mercoledì 22 giugno 2011

Opportunità di investimento nell’emirato di Ras Al Khaimah

L’Emirato Ras Al Khaimah ha ospitato, nel 2010, 80.000 visitatori ma si prevede che tale numero possa quadruplicare entro il 2012. Per favorire lo sviluppo turistico verranno effettuati investimenti nel settore alberghiero.

L’Emirato Ras Al Khaimah è situato a nord, nella parte finale del Golfo Arabo ed è rinomato per le sue spiagge, i chilometri di coste, il deserto e i monti Hajjar. Nel 2010 ha ospitato 80.000 visitatori ma si prevede che tale numero possa quadruplicare entro il 2012. Per fare ciò il Governo ha deciso di stanzaire dei fondi per investire nello sviluppo del settore turistico e per imporsi come futura meta turistica per gli amanti del mare e del lusso.
Gli investimenti saranno focalizzati, in particolare, nel settore ricettivo: secondo i progetti verranno presto realizzati venti alberghi delle catene Al Hamra Fort and Beach Resort, Khatt Spring Hotel and Spa, Cove Rotana, Banyan Tree Al Wadi e Palace Hotel Ras Al Khaimah.

martedì 21 giugno 2011

Si diffondono i fast food in Medio Oriente.

BurgerFuel, una catena di fast food neozelandese, ha intenzione di realizzare sette nuovi punti vendita in Medio Oriente per aumentare la quota di mercato nella Regione.

BurgerFuel, una catena di fast food neozelandese, ha intenzione di aumentare il numero delle filiali in Medio Oriente: il progetto prevede la realizzazione di sette nuovi punti vendita per aumentare la quota di mercato nella regione.
Il primo fast food è stato aperto proprio a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, poco dopo l’inizio della crisi economica globale. Nonostante le difficoltà iniziali, dovute al contesto economico sfavorevole, in un paio d’anni, ha conquistato una buona quota di mercato e punta a espandersi.
La scelta di Dubai non è stata casuale: si inserisce in una strategia globale finalizzata al consolidamento del brand.
Lo scorso anno, BurgerFuel Medio Oriente ha realizzarto un aumento del 394% nelle vendite realizzate negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita e si prepara a effettuare investimenti in Iraq e Kurdistan.

lunedì 20 giugno 2011

Dubai: crescono le importazioni di automobili.

Le importazioni di automobili sono amentate del 33 % nel 2010 per un valore totale di 20 miliardi di dirham, pari a 5,4 miliardi di dollari. Le vendite si sono riprese dopo il crollo subito l’anno scorso.

Nell'emirato di Dubai, le importazioni di automobili sono amentate del 33% nel 2010 per un valore totale di 20 miliardi di dirham, pari a 5,4 miliardi di dollari. Le vendite si sono riprese dopo il crollo subito l’anno scorso.
La camera di Commercio e Industria di Dubai ha stabilito che le importazioni totali di automobili e autobus nel periodo 2005-2010 hanno raggiunto la cifra d’affari di 124 miliardi di dirham. In tale periodo il Giappone è stato il maggior fornitore con il 44% delle importazioni totali, seguito da Stati Uniti (17%), Germania (13%), Corea del Sud (8%) e Gran Bretagna (6%).
Il picco massimo di importazioni è stato registrato nel periodo 2007/2008, seguito da un crollo globale nel 2009 (-63 %).
La ripresa del settore è lentamente iniziata nel 2010, eccetto per le importazioni provenienti dalla Germania, e l’aumento maggiore è stato registrato dalle automobili provenienti dalla Corea del Sud (+72%). In seguito al terremoto che ha messo in ginocchio il Giappone, gli scambi commerciali si sono interrotti, a favore degli altri paesi.

venerdì 17 giugno 2011

Accordi bilaterai Italia- Emirati

Si è svolto a Verona il vertice Italia - Emirati: “Gli Emirati sono il nostro primo partner commerciale in Medio Oriente. Confidiamo che insieme all’interscambio commerciale possano incrementarsi gli investimenti emiratini in Italia” ha commentato il Ministro Romani.

Si è svolta a Verona la riunione della commissione mista tra Italia e Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di migliorare la partnership economico-politica tra i due Paesi, in particolare attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro a partecipazione mista finalizzato alla valutazione degli investimenti. Le opportunità di business spaziano dal settore dell’agroindustria al turismo, dalla nautica all’aerospazio, dalla difesa alle infrastrutture e dagli appalti pubblici alla logistica. È stato, inoltre, siglato un memorandum d’intesa per favorire i rapporti commerciali tra le PMI dei due Paesi.
Gli Emirati Arabi Uniti sono il nostro primo partner commerciale in Medio Oriente. È ora necessario superare la logica del rapporto fornitore-cliente e lavorare ad un progetto di partenariato economico ed industriale che abbia a fondamento i grandi progetti infrastrutturali e le zone franche emiratine. Al tempo stesso, siamo impegnati a realizzare progetti di collaborazione che riguardino l’Afghanistan, territorio in cui entrambi i nostri Paesi sono in prima linea per garantire la sicurezza e il rilancio dello sviluppo. Confidiamo inoltre che insieme all’interscambio commerciale, già molto buono, oltre 4 miliardi nel 2010, possano incrementarsi gli investimenti emiratini in Italia, ancora troppo bassi: il nostro paese ha infatti investito 55 milioni di euro nel 2009 contro i 2,9 degli Emirati” ha commentato il Ministro Romani.
Tra i progetti più importanti figurano le opere per la realizzazione della rete ferroviaria trans-arabica, la metropolitana di Abu Dhabi, il progetto di Masdar City e il piano per il trattamento dei rifiuti.

giovedì 16 giugno 2011

Nuova catena di pizzerie a Dubai

La catena di pizzerie Anthony Russo ha siglato un accordo di partnership con la società Prime Hospitality, con sede a Dubai, al fine di poter operare sul territorio emiratino e permettere la crescita nella regione.

Anthony Russo, proprietario della catena di pizzerie newyorkesi Russo's New York Pizzeria e di Russo's Coal Fired Italian Kitchen, prevede di aprire nuovi punti vendita nei paesi del Golfo. L’azienda ha siglato degli accordi con la società Prime Hospitality, operante nel settore della ristorazione e del turismo, con sede a Dubai, al fine di poter operare sul territorio emiratino e permettere la crescita nella regione.
Russo ha precisato che la partnership con Prime Hospitality, è nata in quanto “hanno una filosofia comune alla nostra: attenzione alla qualità e all’uso di ingredienti freschi, offrendo ai clienti la più memorabile esperienza ad un prezzo modico”. Russo prevede di aprire ventisei nuove pizzerie entro i prossimi dieci anni. I primi locali verranno inaugurati entro la fine di quest’anno a Dubai e ad Abu Dhabi. Fondamentale è stata la partecipazione di Russo al Gulfood di Dubai nel 2011.

mercoledì 15 giugno 2011

Nuovo fondo di credito per Medio Oriente, Nord Africa e Turchia

La società Gulf Capital lancerà un fondo di credito da 250-300 milioni di dollari entro la fine dell’anno, a sostegno della crescita delle aziende nelle regioni MENA e in Turchia.

Gulf Capital, società leader nella gestione patrimoniale alternativa con sede ad Abu Dhabi, ha in programma di lanciare un fondo di credito che mira alla fornitura di liquidità e di capitale di sviluppo e all’acquisizione finanziaria di società a partecipazione privata, nelle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa e in Turchia.
A tal proposito, l’amministratore delegato e co-responsabile del fondo denominato “Gulf Credit Partners”, Christopher Baines ha dichiarato che questa iniziativa colmerà finalmente una grave lacuna nel mercato delle regioni MENA, attraverso l’offerta di soluzioni di credito agli investitori privati e aziendali, ​​man mano che cresce il valore delle loro attività.
Baines ha inoltre aggiunto che i finanziamenti saranno flessibili grazie alle varie strutture utilizzate per soddisfare i bisogni dei mutuatari, comprese scadenze più lunghe rispetto ai prestiti tradizionali.
Insieme al fondo lanciato nel 2009, questo nuovo prodotto finanziario fa parte del progetto della Gulf Capital di aumentare i propri patrimoni in gestione fino a un miliardo di dollari in due anni.

martedì 14 giugno 2011

Consulbrokers sbarca in Medio Oriente.

Consulbrokers ha sviluppato una strategia di internazionalizzazione nei Paesi GCC prevedendo un piano di espansione del valore di 1 milione 800 mila euro.

Consulbrokers, società leader nel settore del brokeraggio assicurativo, ha sviluppato una strategia di internazionalizzazione nei Paesi GCC. Tali Paesi rappresentano un mercato appetibile per le società di assicurazione in quanto registrano un forte potenziale di crescita, in particolare per quanto riguarda le polizza sanitarie e quelle dedicate al settore edile e dell’impiantistica.
La società Consulbrokers ha previsto un piano di espansione in Medio Oriente del valore di 1 milione 800 mila euro a fronte di una previsione di raccolta premi pari a 50 milioni di euro il primo, anno e di 100 milioni entro i tre anni.
Al momento sono stati lanciati progetti in Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti ma entro il prossimo semestre seguiranno anche Qatar, Libano e Giordania. “Ritengo che l’internazionalizzazione debba essere un impegno prioritario al fine di rilanciare la nostra economia e di affrontare con maggiore serenità le implicazioni economiche del processo di globalizzazione. Un buon posizionamento sui mercati globali è determinante per il successo. Le nostre sedi rappresentano per la nostra clientela un punto di riferimento vicino e importante per identificare i prodotti assicurativi più idonei a sostenere i loro progetti di sviluppo”, ha dichiarato Alfredo Amato, ad di Consulbrokers.
In particolare, verrà aperta una nuova sede nell’emirato di Umm al Quwein: gli Emirati lamentano la scarsità di operatori assicurativi e la domanda è in crescita, soprattutto per quanto riguarda le polizze sanitarie.

lunedì 13 giugno 2011

Masdar: città del futuro.

Il progetto per la realizzazione della città di Masdar prevede il raggiungimento dell’autosufficienza energetica attraverso l’impiego di fonti alternative e il risparmio energetico.

Masdar è la città del futuro. Situata a pochi chilometri da Abu Dhabi, è oggetto di un progetto elaborato da Foster + Partners: si tratta di un centro urbano ancora in fase di realizzazione, caratterizzato dall'autosufficienza dal punto di vista energetico e dall'assenza di inquinamento.
Il progetto è stato realizzato partendo da un approfondito studio urbanistico, architettonico ed energetico: in particolare, è stata ottimizzata la disposizione degli edifici e il loro orientamento spaziale ed è stata, inoltre, ampliata la presenza di spazi verdi e di specchi d’acqua (ovviamente di recupero).
Il campus di Masdar rappresenta il primo nucleo del progetto della città e comprende aule, laboratori, alcune residenze e una biblioteca. Tale area è stata studiata in modo da ridurre il fabbisogno energetico, soddisfatto attraverso l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici posizionati, in parte, sugli edifici e i restanti ai margini della città.
Altro punto fondamentale riguarda il risparmio di acqua, l’oro blu del Medioriente, attraverso la riduzione del fabbisogno e la depurazione delle acque di scarico per l’irrigazione delle aree verdi. Il punto forte del progetto riguarda il trasporto pubblico, che raggiungerà ogni angolo della città (nessun punto di Masdar si troverà a più di 300 metri da una fermata) e i mezzi di trasporto saranno esclusivamente ecologici.

venerdì 10 giugno 2011

Progetto per l’ampliamento dell’aeroporto di Dubai.

La società Dubai Airports ha annunciato che effettuerà un investimento pari a 22 miliardi di dirham per i lavori di ristrutturazione e ampliamento degli aeroporti di Dubai e Al Maktoum.

La società Dubai Airports ha annunciato che effettuerà un investimento pari a 22 miliardi di dirham per i lavori di ristrutturazione e ampliamento degli aeroporti di Dubai e Al Maktoum. Tale annuncio è stato dato a margine dell’undicesima Fiera internazionale Airport Show 2011 e si prevede che il progetto verrà realizzato entro il 2020. L’obiettivo principale del piano sarà di aumentare la capacità totale delle strutture aeroportuali, in particolare, l’aeroporto di Dubai verrà reso idoneo per accogliere 90 milioni di passeggeri l’anno (30 milioni in più rispetto alla capacità attuale): si prevedono lavori all’atrio 4 e al Terminal 2, nonché il miglioramento dell’offerta di servizi.
Tale manovra si inserisce nel quadro della politica di espansione turistica e commerciale di Dubai che rappresenta, sempre di più, un centro d’affari fiorente e una meta turistica di spicco.
La manifestazione fieristica si è rivelata il luogo ideale dove stipulare accordi e ricevere informazioni, partecipare a tavole rotonde e trovare partner commerciali.

giovedì 9 giugno 2011

Emirati: boom nel settore dell’abbigliamento.

La società di consulenza internazionale AT Kearney, nel suo ultimo Retail Apparel Index, ha stimato che nel 2010 le vendite nel settore dell’abbigliamento negli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto 785 $ pro-capite.

La crisi ha causato il declino generale dei consumi: i consumatori hanno cominciato a spendere meno privilegiando il risparmio, soprattutto in considerazione del fatto che i prezzi crescono più rapidamente rispetto ai salari. Nonostante la recessione, il settore dell’abbigliamento comincia a dare i primi segnali di ripresa: i consumi negli Emirati Arabi Uniti sono aumentati del 9% lo scorso anno, registrando le maggiori vendite pro-capite al mondo e diventando il secondo mercato per attrattività dopo il Sudafrica. La società di consulenza internazionale AT Kearney, nel suo ultimo Retail Apparel Index, ha stimato che nel 2010 le vendite negli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto 785 $ pro-capite. Nel complesso, però, il settore della moda e dell’abbigliamento è in fase di saturazione.
Per gran parte delle aziende straniere gli Emirati Arabi Uniti sono il mercato privilegiato per entrare nella regione del Medio Oriente e Sud Africa (la cosiddetta regione Mena – Middle East and North Africa) per il lancio di nuovi prodotti e marchi.
AT Kearney ha commentato che la recessione economica ha costretto gli operatori a rivedere gli assetti commerciali: fino a prima della crisi i punti vendita venivano aperti in ogni spazio disponibile, senza una vera strategia commerciale. Oggi i brand sono costretti a rivedere la propria posizione sul mercato, la locazione dei punti vendita e l'immagine aziendale, seguendo una propria strategia e prestando maggiore attenzione al profilo dei consumatori.
A livello globale la classifica dei paesi emergenti con la maggiore espansione nel settore dell’abbigliamento sono: Brasile, Uruguay, Cile, India, Kuwait, Cina, Arabia Saudita, Peru, Emirati Arabi Uniti e Turchia.

mercoledì 8 giugno 2011

Politica dei prezzi in favore dei consumatori.

Il Ministro dell’economia ha lanciato una campagna per rilanciare i consumi e stabilizzare il mercato: sono stati fissati i prezzi di quattrocento prodotti distribuiti in 70 punti vendita sparsi in tutto il Paese.

Il Ministro dell’economia, Sultan bin Saeed Al Mansouri, ha lanciato una campagna per stabilizzare il mercato: ha stabilito un prezzo fisso per quattrocento prodotti distribuiti in 70 punti vendita sparsi in tutto il Paese. L’iniziativa è partita all’inizio del mese di giugno, continuerà fino alla fine dell'anno e coinvolgerà la catena Carrefour, le società cooperative, Lulu Hypermarket e Spinney, che, insieme, coprono il 75% delle quote di mercato. Alcuni hanno accettato di ridurre i prezzi allo stesso livello dell'ingrosso, mentre altri di ridurli del 50%. Tale misura coinvolgerà, tra gli altri, riso, farina, carne, tè, acqua minerale, pasta e detersivi che saranno segnalati tramite un apposito logo a tutela del consumatore finale.
L’iniziativa si inserisce nel progetto del Ministero in occasione del mese sacro del Ramadan. I progetti finora lanciati in collaborazione con il Ministero hanno portato ottimi risultati, attirando positivamente l’attenzione dei consumatori.
Il Governo ha comunque sottolineato l’importanza di una collaborazione attiva con punti vendita al fine di monitorare i prezzi internazionali dei beni di consumo e del sistema elettronico per il controllo delle merci, recentemente regolarizzato negli Emirati Arabi Uniti.

martedì 7 giugno 2011

Abu Dhabi: crescita del settore turistico

I turisti in arrivo nell’emirato di Abu Dhabi sono in aumento: nei primi quattro mesi dell’anno sono cresciuti del 10% rispetto al 2010.

I turisti in arrivo nell’emirato di Abu Dhabi sono in aumento, lo testimonia il traffico di passeggeri all’aeroporto di Abu Dhabi, il tasso di occupazione degli alberghi e le tariffe alberghiere in diminuzione nella città di Abu Dhabi.
Secondo i dati resi noti dall’ADTA (Autorità del Turismo di Abu Dhabi), i principali paesi di provenienza dei visitatori sono Russia, India e Arabia Saudita, inoltre il numero di arrivi nelle strutture alberghiere presso la capitale hanno registrato un aumento del 10% nel primo quadrimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.  Tale aumento è dovuto principalmente dalla diminuzione dei prezzi delle strutture alberghiere e dagli eventi organizzati nella città, tra i quali conferenze e fiere internazionali, avvenimenti sportivi e d’intrattenimento. Altri punti di forza della città sono la sicurezza, l'esclusività e il potenziamento delle rotte aeree in arrivo presso l’aeroporto cittadino.

lunedì 6 giugno 2011

Forum Italia-Emirati Arabi Uniti.

In occasione della visita del Ministro dell’Economia degli Emirati, sono stati organizzati dall’Ice gli “Incontri Business to Business Italia-Emirati Arabi Uniti” e il “Forum Economico Italia – Emirati Arabi Uniti” a il 9 e 10 giugno prossimi.

In occasione della visita del Ministro dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, Sultan bin Saeed Al Mansouri, sono stati organizzati dall’Ice gli “Incontri Business to Business Italia-Emirati Arabi Uniti” a Riva del Garda e il “Forum Economico Italia – Emirati Arabi Uniti” a Valeggio sul Mincio il 9 e 10 giugno prossimi.
L’obiettivo principale sarà quello di approfondire la conoscenza del mercato più importante della regione del Golfo al fine di sviluppare forme di collaborazione tra le imprese nei settori di maggiore importanza strategica, quali l’agroalimentare, la gioielleria, il settore delle energie alternative, il marmo, la meccanica, la finanza e il turismo.
I rapporti con gli Emirati Arabi Uniti sono già consolidati: basta pensare che il Paese rappresenta il primo mercato di sbocco per i prodotti italiani nel Medio Oriente e nel Nord Africa. Tra i principali prodotti esportati figurano gioielli e prodotti di oreficeria, macchine per l’impiego di energia meccanica, macchine di impiego generale, tubi, prodotti petroliferi raffinati, aeromobili, mobili, articoli di abbigliamento, accessori moda, articoli in materie plastiche, costruzioni navali, prodotti chimici di base, calzature, prodotti della siderurgia e prodotti alimentari.
L’Ice ha inoltre precisato che l’incremento della presenza degli istituti di credito italiani rappresenta un fattore centrale nelel strategie di internazionalizzazione in quanto “il sostegno creditizio italiano, presente con successo in altri mercati mondiali, potrebbe sicuramente giocare un ruolo determinante nella crescita della presenza italiana negli Emirati” e si rendono necessarie “azioni promozionali mirate contro una concorrenza sempre più agguerrita, che identifica negli Emirati un mercato privilegiato, ed un mirato coordinamento delle imprese (in particolare piccole e medie) italiane, al fine di presentare offerte ad hoc per meglio sfruttare, attraverso un approccio selettivo volto ad evidenziare l’unicità’ e la differenziazione del prodotto italiano, le opportunità offerte dai grandi progetti di sviluppo, in particolare nei settori infrastrutture e costruzioni”.

venerdì 3 giugno 2011

Paesi GCC: al via l’unione doganale.

I paesi del GCC hanno raggiunto un’intesa in merito al tema del mercato comune: entro il 2015 verrà realizzata l’unione doganale.

Secondo quanto riportato dall’ICE, i paesi appartenenti al GCC, il Consiglio di Cooperazione del Golfo, ossia Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, hanno deciso di trovare una soluzione definitiva alla questione dell’unione doganale e del mercato unico.
Le linee guida di tale progetto sono state discusse dai Ministri delle Finanze del GCC durante un incontro avvenuto sotto la presidenza di Shaikh Hamdan bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente di Dubai e Ministro delle Finanza degli Emirati Arabi Uniti: è stato stabilito che, entro il 2015, l’unione doganale sarà completata e verrà rivisto il sistema IVA.

mercoledì 1 giugno 2011

Investimenti infrastrutturali ad Abu Dhabi.

Il Governo di Abu Dhabi ha lanciato una gara d’appalto per il rifacimento della rete fognaria di Abu Dhabi Island e nel Nordest dell’emirato.

L’ICE ha comunicato ieri che il Governo di Abu Dhabi ha pubblicato una gara per il rifacimento della rete fognaria dell'emirato. 
La gara d’appalto è stata lanciata dall’Abu Dhabi Sewerage Services Company (ADSSC), l’azienda statale di servizi ecologici: il piano prevede la costruzione di 137 chilometri totali di fognature di gravità, da realizzarsi nella zona di Abu Dhabi Island e nel Nordest dell’emirato.
I lavori infrastrutturali previsti dalla gara sono stati valutati complessivamente 2 miliardi di dirham, pari a circa 400 milioni di euro e permetteranno all’Abu Dhabi Sewerage Services Company di collegare 36 stazioni di pompaggio.