mercoledì 31 agosto 2011

Buone performance degli Emirati Arabi nel turismo

Il turismo negli emirati Arabi continua a crescere e a svilupparsi, offrendo viaggi per soddisfare ogni gusto.

Secondo il rapporto del Forum Economico Mondiale, gli Emirati Arabi sono al trentesimo posto su 139 Paesi per competitività nel comparto Viaggi e Turismo. Tra le nazioni del Medio Oriente gli EAU si classificano i migliori, mentre sono al quarto posto al mondo per infrastrutture e trasporti. Tra le variabili analizzate ai fini della valutazione sono state prese in considerazione anche: l’efficienza dell’autorità nella regolamentazione del settore e la qualità delle risorse naturali, culturali e umane. Il governo degli Emirati, infatti, investe molto, oltre che su finanza e urbanistica, anche sul turismo, considerato una delle priorità in politica economica.
Gli Emirati Arabi sono considerati meta turistica del lusso e attirano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo; tuttavia, essi possono offrire una vacanza eterogenea. A Dubai, ad esempio, da un lato si trova il lusso sfrenato, rappresentato dai progetti quali le isole delle Palme e di “The World”, dai numerosi parchi tematici e dagli imponenti grattacieli. Tra questi, il più famoso è il Burj Al Arab, a forma di vela, che ben presto verrà oscurato dalla Torre di Dubai, che diventerà il grattacielo più alto del mondo.
Dall’altro lato, Dubai permette di immergersi nella tradizione e nella cultura islamica: nel distretto di Bar Dubai, la città vecchia, si trova il Forte Al Fahidi, risalente al XVIII° secolo e restaurato da poco, che ospita al suo interno il Museo di Dubai con numerosi reperti archeologici. Qui si trovano anche i tipici souk arabi, con tessuti e spezie orientali. Il turismo culturale può essere soddisfatto anche dal Miraj islamic Art Centre, sul lungomare Jumeirah, dove sono esposte opere provenienti da tutto il mondo islamico. Per gli amanti della natura, invece, a pochi chilometri dall’Emirato si trova il deserto, visitabile con jeep o cammelli.
Infine, Dubai da 15 anni ospita dal 15 gennaio al 15 febbraio il “Dubai Shopping Festival”, manifestazione dedicata alla moda che attira ogni anno milioni di visitatori e che offre concerti, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e spettacoli musicali.

venerdì 26 agosto 2011

I rifiuti di Dubai opportunità per le aziende estere

Il problema dello smaltimento dei rifiuti di Dubai e l’obiettivo di diventare una città a spreco-zero aprono le porte alle società straniere.

A Dubai la gestione e lo smaltimento dei rifiuti è una delle questioni più rilevanti degli ultimi anni: con il rapido sviluppo della città, infatti, aumenta di conseguenza anche la spazzatura. Nel 2009, Dubai ha prodotto 3.746.509 tonnellate, e si calcola che ogni residente produca ogni anno 1.700 kg di immondizia. Molti sono i bandi di gare per la gestione delle discariche che attirano numerose aziende straniere.
A Doha, la compagnia Msheireb Properties, nata nel 2007 dalla Fondazione nazionale per lo Sviluppo delle Comunità della Scienza e dell’Educazione, ha affidato agli svedesi di Envac Ab la realizzazione dell’impianto di gestione dei rifiuti per lo smaltimento dell’80% della spazzatura urbana. Nel progetto si prevede l’utilizzo di scivoli pneumatici, uno per tipo di rifiuto, che porteranno l’immondizia al centro di raccolta, 3 km di distanza dalla discarica. Per le attività commerciali, invece, ci sarà un servizio di raccolta ad hoc.
Recentemente, inoltre, Dubai si sta orientando verso le alternative del riciclo e dello smaltimento. Uno dei progetti, la cui assegnazione è ancora aperta, riguarda la combustione dei rifiuti per la generazione di energia; la struttura coprirà l’area di Al Warsan con una superficie di 30 ettari che potrà accogliere 6.500 tonnellate di spazzatura al giorno e produrre 150 Mw/h di energia.
Infine, Dubai ha dichiarato di voler diventare la prima città a spreco-zero, riciclando entro il 2030 il 100% dei rifiuti. L’obiettivo è piuttosto ambizioso e implica la creazione di normative, l’applicazione di sanzioni e la realizzazione di campagne dii educazione, volte alla sensibilizzazione dei residenti.

mercoledì 24 agosto 2011

Rapporti commerciali privilegiati tra Dubai e l’Iran

Nonostante le sanzioni contro l’Iran da parte dei Paesi occidentali, il commercio tra Dubai e l’Iran non ha subito alcuna contrazione.

Il commercio tra Dubai e l’Iran cresce, nonostante quest’ultimo sia stato pesantemente sanzionato dalle potenze occidentali. Si pensava, infatti, che tali misure avrebbero messo in difficoltà le aziende iraniane presenti nell’emirato arabo, invece, i legami commerciali e finanziari non hanno avuto alcun calo.
Le esportazioni dirette tra i due Paesi, infatti, sono attualmente pari a 490 miliardi di dollari, mentre le ri-esportazioni ammontano a 6,5 miliardi di dollari. L’Iran rappresenta per l’emirato il secondo mercato per ri-esportazione, dopo l’India. I beni commerciati tra le due nazioni sono principalmente: oro, olio lubrificante per l’export e riso, tessuti, parti di motore e accessori per le ri-esportazioni. In generale gli scambi comprendono l’assistenza umanitaria, i prodotti agricoli, il cibo, le medicine e altri beni esenti dalle sanzioni.
Tuttavia, le tensioni politiche che riguardano l’Iran hanno spinto Dubai a ricercare nuovi partner commerciali esteri.

lunedì 22 agosto 2011

Abu Dhabi investimento sicuro

Abu Dhabi è, assieme al Qatar, una delle piazze finanziarie più solide del momento, grazie anche alla crescita costante a fronte delle crisi internazionali in ambito economico e politico.

Abu Dhabi, assieme alla piazza del Qatar, si configura come uno dei centri privilegiati per gli obbligazionisti, attirando le attenzioni degli investitori globali. Le due piazze, infatti, sarebbero quelle con la maggior crescita economica, ma soprattutto le più solide da un punto di vista finanziario e quindi mete ideali per la collocazione dei prodotti. Per questo motivo, sempre più azionisti stanno abbandonando l’Europa orientale, dove la crisi del debito continua ad aggravarsi, per spostarsi sul Golfo Persico, dove i rendimenti medi dei bond sono in calo.
La solidità economica delle aree arabe è dimostrata anche dai risultato nel commercio estero: nonostante la crisi politica attraversata dal Medio Oriente in questi ultimi mesi, Abu Dhabi non ha avuto il calo atteso. Gli scambi commerciali, al contrario, hanno avuto nel primo trimestre un rialzo dell’1% con Egitto, Libia e Tunisia e Yemen, per un valore totale di 3,92 milioni di dollari.