venerdì 29 aprile 2011

Aumenta il traffico di passeggeri all’aeroporto di Dubai

Il traffico di passeggeri in arrivo e in partenza dall’Aeroporto Internazionale di Dubai è cresciuto del 5,8% nel mese di marzo 2011: le rotte più frequentate sono da e per i Paesi del Golfo.

La società Dubai Airports ha comunicato i dati relativi agli arrivi nell’Emirato di Dubai: il traffico di passeggeri in arrivo e in partenza dall’Aeroporto Internazionale di Dubai è aumentato del 5,8% rispetto allo stesso mese del 2010, raggiungendo 4,2 milioni (contro 3,97 milioni l’anno scorso). L’aeroporto di Dubai si è imposto nella scena globale come il quarto maggior aeroporto a livello mondiale per il numero di passeggeri internazionali in arrivo. Complessivamente, nel mese di marzo sono stati effettuati 27.674 voli, con un aumento del 65,3% rispetto all’anno scorso (26.037 voli).
Durante il primo trimestre sono transitati dall’aeroporto di Dubai 12,3 milioni di passeggeri con un aumento del 7% rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso. Il maggiore aumento di passeggeri è stato registrate sulle rotte verso i Paesi del Golfo (137.255 passeggeri), l'India (84.300), la regione Asia e Pacifico (25.071) e la Russia (21.165). Si è invece registrato un forte calo sulle rotte da e per il continente africano a causa dei disordini politici. In termini percentuali l’Est Europa ha segnato una crescita importante: il numero di passeggeri è quasi quadruplicato rispetto all’anno scorso grazie alla diffusione di nuove rotte.

giovedì 28 aprile 2011

Emirati: crescita economica del 3,3% nel 2011

Il Ministero dell’Economia ha rivisto le previsioni di crescita economica per l’anno 2011 in considerazione dell’aumento del prezzo del greggio.

Il Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti ha rivisto le previsioni sulla crescita economica per il 2011. Secondo alcune stime proposte dal Fondo Monetario Internazionale nel mese di ottobre, il Pil degli Emirati Arabi Uniti sarebbe dovuto crescere del 3,2% nel 2011, in considerazione del fatto che la crisi e il forte debito pubblico che hanno messo a dura prova Dubai avrebbero frenato l’economia dell’Emirato. Il sultano Bin Saeed Al Mansouri, Ministro dell’economia, ha specificato che il punto forte della crescita economica degli Emirati è stata la diversificazione dal petrolio, anche se l’oro nero resta al momento il prodotto maggiormente esportato. Secondo il Ministro la crescita economica sarà maggiore rispetto a quanto previsto dal Fondo Monetario Internazionale, raggiungendo il 3,3%. Tale ottimismo deriva dal fatto che le prospettive sono migliorate, soprattutto nell’Emirato di Dubai, e il prezzo del greggio ha toccato i massimi da due anni e mezzo raggiungendo 100 $ per barile.

mercoledì 27 aprile 2011

Gli Emirati scommettono sul trasporto pubblico

Il 59° Congresso mondiale dell’Associazione Internazionale per il Trasporto Pubblico (UITP), tenutosi a Dubai, ha superato ogni aspettativa. Tra i vincitori, spicca l’Azienda Trasporti Bergamo per quanto riguarda la sezione miglioramento del servizio.

Il 59° Congresso mondiale dell’Associazione Internazionale per il Trasporto Pubblico (UITP), tenutosi  a Dubai, ha superato ogni aspettativa: l’evento si è concluso con risultati sorprendenti. Hanno partecipato all’evento oltre 2.000 delegati provenienti da 82 paesi diversi e  9.700 visitatori. L’obiettivo del Congresso era di trovare soluzioni innovative per promuovere efficacemente il trasporto pubblico, raddoppiando il numero di utenti entro il 2025 e riducendo drasticamente l’uso di automobili private. È emerso che gli investimenti destinati al miglioramento del sistema dei trasporti non bastano: si rende necessaria la collaborazione politica, la partecipazione di professionisti, l’accessibilità al trasporto pubblico, una buona comunicazione e una regolamentazione che scoraggi l’uso delle automobili private a vantaggio del servizio pubblico. In merito all’ultimo punto si è discussa la possibilità di imporre delle tasse per evitare l’accesso a zone sensibili e delle restrizioni sul possesso di automobili private principalmente attraverso l’aumento del costo di immatricolazione. I soldi raccolti andrebbero poi reinvestiti nel miglioramento e nel potenziamento delle strutture pubbliche. Tali misure sono indispensabili per la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile delle città. A livello regionale, gli Emirati Arabi Uniti prevedono di effettuare un investimento complessivo superiore a 80 miliardi di dollari, la metà dei quali entro il 2025. I nove vincitori del concorso PTx2 rappresentano un esempio delle idee migliori per implementare il trasporto pubblico: tra di essi, spicca l’Azienda Trasporti Bergamo per quanto riguarda la sezione miglioramento del servizio.

martedì 26 aprile 2011

Aumenta la domanda di macchine per la movimentazione di terra

Considerando l’espansione del settore edile nell’emirato di Abu Dhabi, si prevede l’aumento della domanda di macchine per la movimentazione di materiali quali ruspe e pale caricatrici.

Galadari Trucks and Heavy Equipments Co Ltd, fornitore ufficiale di attrezzature JCB nella regione, ha introdotto sul mercato di Abu Dhabi due nuove macchine per la movimentazione di terra a basso consumo di carburante. Il lancio dei nuovi prodotti avviene in un momento di forte espansione edilizia: sono in cantiere quattro nuovi progetti di costruzione i cui lavori inizieranno nei prossimi mesi, si tratta di una commessa della società ferroviaria, del progetto inerente l’autostrada Mafraq-Ghwaifat, del progetto Al Shawamekh che riguarda la costruzione di una serie di ville nella periferia di Abu Dhabi e del progetto relativo al quartiere di Baniyas. Inoltre, sono in programma ulteriori lavori per il potenziamento della regione occidentale che verranno realizzati nei prossimi anni e alimenteranno la richiesta di mezzi pesanti, per il trasporto eccezionale e, in generale, di attrezzatura per le costruzioni. “I mezzi 3CX e 4CX sono il 15% più efficienti consumando il 15 % di carburante in meno", ha dichiarato Samir Khalid, amministratore delegato di Galadari Trucks and Heavy Equipments Co Ltd, aggiungendo che “La nostra azienda, leader nel settore, si prepara a soddisfare le esigenze del mercato": un mercato sempre più competitivo e dalle forti potenzialità di crescita. In particolare, considerato l’aumento del prezzo del carburante, il basso consumo dei mezzi è diventato un fattore chiave per il successo: le nuove pale caricatrici sono state progettate per migliorare la produttività, per ridurre i costi di produzione e le emissioni inquinanti.


venerdì 22 aprile 2011

Dubai: luogo ideale dove investire.

Gli investimenti diretti esteri a Dubai sono duplicati nel primo trimestre del 2011 rispetto ai dodici mesi precedenti. Dubai rappresenta un ottimo centro di business e un canale privilegiato per l’accesso all’intera regione.

Fahd Al Gergawi, amministratore delegato di Dubai FDI (foreign direct investment), ha dichiarato che, secondo alcune stime, gli IDE a Dubai aumenteranno significativamente nel corso del 2011 sull’onda di un crescente interesse e di una rinnovata fiducia nei confronti degli Emirati Arabi Uniti, a livello mondiale: "Stiamo assistendo ad un raddoppio termini di domande e richieste di investimenti, rispetto al primo trimestre del 2010" ha dichiarato Al Gergawi. Le richieste provengono da mercati nuovi quali America Latina, America del Sud, in particolare Brasile e Cile, Cina, Corea, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Europa.
La tendenza sembra favorire le aziende multinazionali che considerano Dubai come sede centrale in quanto rappresenta un centro di business e un canale privilegiato per l’accesso all’intera regione. L’immagine di Dubai è migliorata grazie alla propensione alla crescita, stimolata dalle politiche di governo, dall’efficiente sistema delle infrastrutture e dalle partnership pubblico-private. Un recente sondaggio condotto dal 23 gennaio - 12 febbraio da Bain & Company ha rivelato che il 90% degli intervistati crede che gli Emirati Arabi Uniti siano l’ambiente ideale per la creazione di sedi regionali grazie alla qualità impareggiabile delle infrastrutture, le tasse contenute, la sicurezza e la solidità del mercato.

giovedì 21 aprile 2011

Negli Emirati Arabi Uniti si preferisce Al Jazeera

Secondo l’indagine condotta da Grayling Momentum, il canale più seguito negli Emirati Arabi Uniti è Al Jazeera, seguito da BBC News World e CNN.

Secondo un’indagine condotta da Grayling Momentum, una società di consulenza indipendente, Al Jazeera sarebbe il canale televisivo più seguito e il più affidabile. L’indagine è stata condotta su un campione di 1509 intervistati provenienti dagli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita: il 52% di essi ha dichiarato che Al Jazeera è il canale di informazione più conosciuto e il 44% ha aggiunto che si tratta anche del più affidabile. Gli spettatori degli Emirati Arabi Uniti sono molto più frammentati rispetto a quelli dell’Arabia Saudita ma, nonostante ciò, Al Jazeera spicca come canale preferito (42%) e affidabile (38%).
Il canale BBC News World, in lingua inglese, è risultato secondo nella classifica, con il 35%, sia in termini di gradimento che di fiducia, seguito dalla CNN. Il canale Sky news, è finito in decima posizione con solo il 7%. Guy Taylor, amministratore delegato di Grayling Momentum nel Medioriente, ha precisato che l’interesse verso l’informazione è cresciuta nella regione e la televisione resta il mezzo di comunicazione più utilizzato. Il canale Al Jazeera è stato inoltre riconosciuto a livello mondiale per la qualità delle informazioni nel mondo arabo anche dal segretario di stato americano Hilary Clinton.

mercoledì 20 aprile 2011

Abu Dhabi Cityscape Exhibition: ripresa del settore immobiliare

La quinta edizione di Abu Dhabi Cityscape Exhibition ha dato segnali positivi in merito alla ripresa del settore immobiliare degli Emirati Arabi Uniti: gli operatori sono ottimisti per il futuro.

La quinta edizione di Abu Dhabi Cityscape Exhibition, la manifestazione fieristica dedicata al settore immobiliare, si è conclusa in bellezza: il sentimento generale condiviso dagli operatori è stato un ottimismo diffuso in merito alla ripresa del settore. Nonostante le vendite di nuovi immobili e i progetti siano ancora modesti, il successo in termini di afflusso di visitatori alla fiera e il clima di collaborazione tra costruttori, architetti, promotori, consulenti e professionisti operanti nel settore immobiliare lascia ben sperare. Tale positività in merito ad una ripresa della domanda aiuta gli operatori a creare nuove opportunità e, in particolare, l’ambiente fieristico stimola le relazioni e garantisce uno spazio di incontro e confronto per gli operatori del settore. Il segnale di ripresa più importante viene dall’afflusso di visitatori e dall’andamento del mercato immobiliare dell’ultimo periodo: i progetti lasciati incompiuti sono nuovamente in fase di esecuzione. La fiducia degli operatori e la convinzione che l’industria edile possa, una volta per tutte, riprendersi a pieno ritmo fa ben sperare. Infine, gli investitori sembrano più propensi a fare affari negli Emirati Arabi Uniti in quanto percepito come un mercato sicuro.

martedì 19 aprile 2011

Opportunità di business nell’emirato di Sahrjah

L’autorità per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo economico dell’emirato di Sharjah punta allo sviluppo dei settori turistico e commerciale dell’emirato, partendo da Al Dhaid.

L’autorità per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo economico dell’emirato di Sharjah (Shurooq) sta valutando dei progetti di sviluppo economico e turistico delle maggiori città dell’emirato, partendo da Al Dhaid, la capitale. L'annuncio è arrivato dopo un recente incontro tra il Consiglio Comunale di Al Dhaid e una delegazione della Shurooq, durante il quale hanno discusso delle opportunità di business nella città e il modo per attrarre investimenti sia provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, che dall’estero. Durante tale incontro sono state discusse le modalità di sviluppo dei progetti, che riguarderanno: il turismo, il commercio e il tasso di occupazione. Marwan Jessim Al Sarkal, CEO di Shurooq, ha dichiarato : "attraverso questo incontro cerchiamo di esaminare e valutare le opportunità che possono incoraggiare gli investitori locali e stranieri a costituire imprese nell’Emirato. L’obiettivo principale di Shurooq è quello di attirare investimenti nei settori turistico, commerciale e dell’industria del tempo libero". In quest’ottica, la capitale Al Dhaid è già dotata di un sistema di infrastrutture efficiente e gode di fattori climatici e naturali che le permettono di imporsi come potenziale meta turistica privilegiata dell’Emirato.

lunedì 18 aprile 2011

Ottime prospettive per il mercato dell’arte

Il mercato dell’arte è profondamente cambiato negli ultimi anni. Dubai, grazie alla presenza di case d’asta e gallerie fa la pare del leone.

Art Dubai ha registrato vendite da record durante l’ultima edizione che ha avuto luogo dal 16 al 19 marzo. La manifestazione fieristica ha attirato oltre 20.000 visitatori, in aumento del 30% rispetto all’anno precedente. Art Dubai rappresenta una vetrina privilegiata per i professionisti del Medioriente e dell’Asia, mettendoli in contatto con i professionisti di tutto il mondo. Il crescente interesse nei confronti delle opere d’arte ha portato ad una ripresa del settore permettendo ad  Art Dubai di mantenere quote di mercato nonostante la crisi degli ultimi due anni. La crescita di interesse verso Art Dubai va ricercata nel fatto che l’emirato omonimo è sempre più meta privilegiata per i giovani collezionisti, collocando gli Emirati Arabi Uniti al centro dello scenario artistico globale. In particolare, Christie’s, casa d’aste rinomata a livello internazionale, ha registrato un aumento nelle vendite del 153% rispetto al 2010, a conferma dell’espansione del mercato.

venerdì 15 aprile 2011

Ripresa del mercato delle imbarcazioni di lusso

Il mercato delle imbarcazioni di lusso è in ripresa negli Emirati Arabi Uniti. Durante l’ultima edizione del Dubai International Boat Show si sono registrate vendite da record rispetto all’ultimo periodo.

La crisi globale e la pesante situazione economica che sta affliggendo Dubai, dovuta principalmente al debito pubblico, sta notevolmente penalizzando la domanda di beni di lusso. Nonostante ciò, il mercato delle imbarcazioni da segni di ripresa negli Emirati Arabi Uniti: un forte stimolo viene dal successo dell’ultima edizione del Dubai International Boat Show. Durante tale manifestazione si sono registrate buone vendite di imbarcazioni di piccola e media taglia, ma anche di superyacht. Il Boat Show rappresenta l’appuntamento privilegiato per gli appassionati del settore e si tratta dell’evento più importante della regione. Hanno preso parte alla manifestazione 750 espositori, di cui 200 hanno partecipato per la prima volta. In particolare, si registra un crescente interesse nel mercato delle imbarcazioni di lusso da parte dei paesi emergenti. Gulf Craft, il maggiore produttore di imbarcazioni di lusso della regione, ha dichiarato che le proiezioni (molto caute) di vendita per il 2011 mostrano un leggero aumento, intorno al 15%. Per quanto riguarda il Made in Italy, Ferretti Yachts, Benetti Yachts e Mariotti Yachts sono i brand italiani più apprezzati sul mercato mediorientale.

giovedì 14 aprile 2011

UAE: trasporto pubblico tra i più efficienti

Nonostante un efficiente trasporto pubblico, oltre la metà dei residenti nei paesi del Golfo preferiscono usare i mezzi propri. Le cause vanno ricercate nella cultura e nella mancanza di educazione verso il servizio pubblico.

Nonostante un efficiente trasporto pubblico, oltre la metà dei residenti nei paesi del Golfo preferiscono usare i mezzi propri. Secondo quanto emerge dai risultati di un’indagine sui trasporti condotta da Naseba, società di consulenza commerciale, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato di considerare il trasporto pubblico come un servizio per la classe operaia. Solo il 18% dei residenti dichiarano di usufruire del trasporto pubblico quotidianamente, contro il 56% che usa solo mezzi propri e il 26% che alterna l'uno all'altro.
Secondo Nicholas Watson, amministratore dell’area Trasporti e Logistica del gruppo Naseba, il sistema dei trasporti negli Emirati Arabi Uniti è molto efficiente, il problema risiede nella mancanza di educazione dei cittadini al servizio pubblico, che viene erroneamente percepito come poco dignitoso. Il Governo deve quindi puntare sulla comunicazione per far sì che gli abitanti utilizzino sempre più mezzi pubblici non solo per una questione ecologica ma soprattutto per migliorare la qualità della vita nelle città. Nel 2010 i passeggeri della metro di Dubai sono stati 332 milioni, in aumento rispetto ai 288 milioni del 2009 e si stima che il numero crescerà in seguito all’apertura della Green Line nel mese di agosto.

mercoledì 13 aprile 2011

Dubai: crescita del 3,5% nel 2011

Nel 2011, l’economia di Dubai dovrebbe crescere ad un ritmo compreso tra il 3,5% e il 4%, favorita dagli investimenti previsti nel sistema delle infrastrutture.

Nel 2010 il Pil di Dubai è cresciuto del 2,2% ma si prevede un’accelerazione della crescita economica già a partire da quest’anno. Nel 2011, infatti, l’economia di Dubai dovrebbe crescere ad un ritmo compreso tra il 3,5% e il 4%, fino a raggiungere un tasso pari al 6% nel 2012. Tale crescita economica sarà favorita dal potenziamento delle infrastrutture e dagli investimenti esteri, come dichiarato da Farouk Soussa, direttore di Citigroup Medioriente. L’emirato di Dubai è, infatti, considerato una prime location, e come tale attrae numerosi investimenti. Dubai è la seconda maggiore economia tra gli Emirati e sta dimostrando segnali di ripresa dalla crisi, in particolare grazie allo sviluppo delle infrastrutture, degli investimenti esteri, al buon andamento del turismo e del commercio che stanno trainando la crescita.

martedì 12 aprile 2011

Emirati: potenziare l’industria del tempo libero

Gli Emirati, meta di lusso per il turismo internazionale, non possiedono sufficienti infrastrutture per sviluppare l’industria del tempo libero. Gli operatori del settore lamentano la mancanza di investimenti da parte del governo.

I dirigenti di aziende operanti nel settore dello sport e del tempo libero hanno espresso la loro insoddisfazione in merito alla mancanza di infrastrutture adatte allo sviluppo di un'offerta orientata al turista "medio".
L’industria del tempo libero ha ottime potenzialità di crescita ma l’offerta è pressoché inesistente. A Dubai e sull’isola di Yas ad Abu Dhabi, per esempio, il settore turistico punta esclusivamente su un’offerta a cinque stelle, adatta ad una clientela internazionale. Fino ad ora, gli Emirati hanno concentrato l’attenzione su un target di lusso, ma, per garantire uno sviluppo omogeneo delle diverse aree, è necessario rivolgersi ad un pubblico più ampio e meno abbiente, e pensare alla realizzazione di villaggi turistici.
Per favorire lo sviluppo del turismo anche in aree periferiche, l’offerta deve essere differenziata e si rende necessario proporre iniziative orientate ai target meno abbienti e meno esigenti, ad esempio attività sportive come immersioni ed escursioni in bicicletta.
Il primo passo per garantire l’accesso ai servizi alla clientela di massa rimane sempre il potenziamento delle infrastrutture.

lunedì 11 aprile 2011

Emirati: soluzioni per razionalizzare l’uso dell’acqua

Gli Emirati Arabi Uniti si trovano di fronte al problema della scarsità di acqua: si rende necessario razionalizzare i consumi e pianificare le scorte in modo efficiente.
Gli Emirati Arabi Uniti si trovano di fronte al problema della scarsità di acqua: si rende necessario razionalizzare i consumi e pianificare le scorte in modo efficiente per garantire alle generazioni future il bene più prezioso e più scarso. Gli Emirati sono tra i maggiori consumatori di acqua pro-capite al mondo: secondo fonti ufficiali dell’Agenzia dell’Ambiente, nell'emirato di Abu Dhabi si consumano 550 litri pro-capite al giorno, contro la media mondiale di 180-200 litri. Paradossalmente, Abu Dhabi soffre, al contempo, di una cronica mancanza di acqua dovuta alle caratteristiche ambientali e climatiche.
La disponibilità di acqua negli Emirati dipende dalle falde freatiche e dagli impianti di desalinizzazione ma, se i consumi non calano, si prevede che le riserve di acqua si esauriscano nei prossimi cinquant’anni. Una delle proposte avanzate è quella di ridurre il consumo di acqua finalizzato all’agricoltura: gli Emirati dovrebbero aumentare le importazioni di cibo dall’estero.
Si rende, inoltre, necessario elaborare soluzioni per preservare la disponibilità di acqua per le generazioni future e scongiurare eventuali interruzioni nella fornitura delle 70 centrali di desalinizzazione, che forniscono il 24% della domanda totale degli Emirati.
Abu Dhabi ha lanciato un progetto pilota per creare il più grande serbatoio al mondo, avente una capacità di 26 milioni di metri cubi di acqua desalinizzata, che, in  caso di emergenza, garantirà l’indipendenza per 90 giorni.

venerdì 8 aprile 2011

Nel 2011 aumenteranno gli IDE

Nel 2009 gli IDE sono calati, ma si prevede una ripresa nell’anno in corso, grazie a una legge che permetterà alle imprese estere di rilevare il 100% delle aziende locali.

Il ministro dell’economia degli Emirati Arabi, il Sultano Bin Saeed Al Mansouri ha annunciato che, secondo alcune previsioni, i flussi di investimenti diretti esteri in entrata aumenteranno durante il 2011.
Il mese scorso Al Mansouri ha dichiarato che entro la fine dell’anno potrebbe essere promulgata una legge che permetterà di rilevare il 100% della proprietà di aziende operanti al di fuori delle aree libere. La legge attualmente in vigore, al contrario, prevede che, per operare sul territorio nazionale, gli investitori stranieri abbiano un partner locale.
Gli ultimi dati forniti dalla Banca Centrale riguardano l’anno 2009 e mostrano un netto calo degli investimenti diretti esteri in entrata: mentre nel 2008 erano di 50,4 miliardi di dirham, nel 2009 sono scesi 14,7 miliardi. Lo stesso ministro dell’economia ha dichiarate che per il periodo 2011-2012 assisteremo ad una crescita importante degli scambi commerciali con l’Europa, in particolare con la Germania, aggiungendo che più di 3000 aziende sono già operanti negli Emirati.

giovedì 7 aprile 2011

Dubai: ripresa del settore immobiliare

Il settore immobiliare di Dubai è in ripresa: si registrano in media 50 vendite al giorno. L’emirato vedrà realizzate 48.000 case, da mettere sul mercato entro 2 anni senza contare gli spazi commerciali.
Il mercato immobiliare di Dubai si è stabilizzato e, attualmente, registra circa 50 vendite al giorno, secondo quanto reso noto da RERA (Real Estate Regulartory Agency). Nel complesso, le transazioni avvenute nel 2010 hanno raggiunto 33,49 miliardi di dollari e, alla data del 17 marzo 2011, sono stati rilevati ben 220 immobili residenziali in fase di costruzione.
La RERA ha messo in opera un progetto che prevede prestiti a tassi competitivi per i progetti immobiliari completi almeno al 60%.
Il settore immobiliare di Dubai è stato colpito duramente dalla crisi: si stima che circa il 50% dei progetti in fase di realizzazione o ancora sulla carta siano stati cancellati o sospesi, causando perdite del valore di miliardi di dollari.
Nonostante ciò, l’emirato vedrà realizzate 48.000 case, da mettere sul mercato entro 2 anni senza contare gli spazi commerciali.

mercoledì 6 aprile 2011

Aumenta la tendenza all'acquisto online

Secondo un’indagine condotta da MasterCard, negli Emirati Arabi Uniti la tendenza ad acquistare online è aumentata. Tra i prodotti più richiesti emergono biglietti aerei, abbigliamento ed elettrodomestici.

Secondo un’indagine condotta da MasterCard, lo shopping online è in crescita. Negli Emirati Arabi Uniti, infatti, il numero di intervistati che hanno effettuato almeno un acquistato in internet nel 2010 è del 42%, contro il 29% nel 2009.
L’indagine ha rivelato che la tendenza è diffusa soprattutto nelle donne (40%) e nella fascia d’età compresa tra i 25 e 44 anni, in particolare gli utenti tra i 35 e i 44 anni hanno mostrato una maggiore e più frequente propensione all’acquisto.
Tra i fattori che influiscono sul comportamento d’acquisto vi sono il costo del prodotto, il pagamento securizzato, le modalità di pagamento e la reputazione del venditore, anche se il 45% degli intervistati reputa ancora rischioso l’acquisto online.
Per quanto riguarda i prodotti maggiormente acquistati, gli intervistati hanno acquistato almeno una volta: biglietti aerei (74%), prenotazioni alberghiere (66%), biglietti per il cinema (48%), abbigliamento e accessori (34%), elettrodomestici e elettronica (32%) mentre il download di musica online è sceso del 19%.

martedì 5 aprile 2011

Dubai: inizia la privatizzazione di acqua e elettricità

Dubai Electricity & Water Authority deve affrontare un aumento dei costi del 15%. Per far fronte a tale situazione, la società ha aumentato le tariffe ed il governo di Dubai ha comunicato la volontà di privatizzare il settore.

Dubai Electricity & Water Authority, la società pubblica addetta all’erogazione di energia elettrica e acqua, ha reso noti i dati relativi all’ultimo esercizio: i profitti sono scesi del 20% a causa dell’aumento dei costi. I redditi degli azionisti sono diminuiti da 4,38 miliardi a 3,49 miliardi di dirham in un anno, secondo quanto comunicato da Nasdaq Dubai. Benché le entrate siano aumentate del 5,7% raggiungendo 10,9 miliardi di dirham, anche i costi operativi sono aumentati del 15% raggiungendo 5,9 miliardi .
Per far fronte ai costi, la società ha aumentato le tariffe del 15% a partire dall’inizio dell’anno ed il governo di Dubai ha comunicato la volontà di privatizzare il settore, mettendo così fine al monopolio pubblico.
Nel 2010 la domanda di elettricità è cresciuta complessivamente del 9,6%, secondo quanto dichiarato dal direttore generale della Dubai Electricity, Saeed AL Tayer, e gli impianti di produzione di energia  hanno generato 7.361 megawatt.

lunedì 4 aprile 2011

Gli EAU puntano sui prodotti non petroliferi

Secondo i dati della Federal Customs Authority (FCA), il valore degli scambi di beni non petroliferi ha raggiunto i 754,4 miliardi di dirham. La crescita delle esportazioni è da imputarsi principalmente alla ripresa della domanda a livello globale e all’intensificazione dei rapporti commerciali con l’Asia.
Secondo recenti indagini, il commercio estero riguardante i prodotti non petroliferi sarebbe cresciuto del 14% nel 2010, favorito non soltanto dalla ripresa dell’economia globale, ma soprattutto dall’intensificazione dei rapporti commerciali con l'Asia.
Secondo i dati della Federal Customs Authority (FCA), il valore degli scambi di beni non petroliferi ha raggiunto i 754,4 miliardi di dirham, pari a circa 205,4 miliardi di dollari. Le importazioni, escluso il greggio, sono cresciute dell’8% rispetto al 2009 raggiungendo i 485,4 miliardi di dirham nel 2010 mentre le esportazioni, sempre escludendo il greggio, sono aumentate del 27% rispetto al 2009 raggiungendo gli 83,1 miliardi di dirham.
La crescita delle esportazioni è da imputarsi principalmente alla ripresa della domanda a livello globale ed in particolare all’intensificazione dei rapporti commerciali con l’Asia.
I paesi verso cui gli Emirati hanno concentrato le esportazioni nel 2010 sono stati: India, Cina e Stati Uniti. Le merci esportate di maggior valore sono state l'oro, i diamanti, le auto e gli apparecchi telefonici.
Gli analisti prevedono, per l’anno in corso, una crescita economica pari al 3,4% e, per il 2012, del 4%.

venerdì 1 aprile 2011

Gli Emirati scommettono sulle perle.

Gli Emirati Arabi Uniti dimostrano di avere le potenzialità per uscire dal periodo di crisi che colpisce il settore della gioielleria dal 2008. La fondazione Pearl Revival Committee cerca di rilanciare il business delle perle, estremamente redditizio.

A Dubai, presso il Dubai Multi Commodities Centre, nel mese di gennaio ha avuto luogo l’annuale asta per la vendita di perle che ha riscosso un grande successo: Dubai Pearl Exchange. Gli Emirati dimostrano di avere le potenzialità per uscire dal periodo di crisi che colpisce il settore della gioielleria: le vendite nel 2009 sono calate dal 25% al 30% rispetto al 2007.
La tradizione delle perle nei paesi del Golfo è antichissima: tali preziosi hanno garantito un sostentamento al Paese per decenni e lo hanno reso noto a livello internazionale, ancora prima del petrolio. Le perle erano poi esportate in India e in Persia per essere vendute sui mercati europei e cinesi.
Oggi si cerca di rilanciare questo business, estremamente redditizio attraverso il Pearl Revival Committee, con sede ad Abu Dhabi. L’ente si sta impegnando per trovare il modo di rafforzare la produzione di perle, proteggere il loro habitat naturale e promuoverne la commercializzazione.
Il successo ottenuto quest’anno fa ben sperare per la ripresa del settore.