martedì 31 luglio 2012

Autogrill vola a Dubai

Il gruppo leader nei servizi di ristorazione apre 4 punti vendita nell’aeroporto dell’Emirato Arabo.

Il noto gruppo italiano, attraverso la divisione HMSHost International, ha annunciato l’ingresso nell’aeroporto internazionale di Dubai nel settore della ristorazione con quattro nuovi punti vendita. Il primo, già attivo da aprile, propone il tipico menù della cucina indiana, sotto l’insegna “Taste of India”, brand creato dallo stesso gruppo Autogrill. Olive & Fig, ristorante dedicato ai sapori mediterranei con piatti stagionali proveniente da Marocco, Libano, Grecia, Italia, Spagna e Portogallo è stato invece inaugurato all’inizio di luglio. Altri due i locali previsti nei prossimi mesi: Picnic, un gourmet market con ampio assortimento di prodotti freschi, e
Umaizushi, ristorante di cucina giapponese.
L'aeroporto internazionale di Dubai, con i suoi 50 milioni di passeggeri nel 2011, si colloca al quarto posto nella classifica degli aeroporti con maggior traffico di passeggeri internazionali. Significative dunque, le opportunità per la catena di ristorazione italiana che si attende ricavi per circa 25 milioni di euro nei cinque anni di durata del contratto.

giovedì 5 luglio 2012

Cresce l'export italiano negli Emirati Arabi

Impennata  di oltre il  17% delle esportazioni italiane verso gli EAU.

Secondo i dati ISTAT di recente pubblicazione, nel primo trimestre del 2012 si è registrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un aumento del 17,6% delle esportazioni italiane negli Emirati Arabi Uniti, arrivate solo in questi mesi alla quota di 1.290 miliardi di euro. Una crescita che riconferma il positivo trend del 2011, durante il quale, sempre secondo fonte ISTAT, il volume delle esportazioni ha raggiunto i 4.735 miliardi di euro con un incremento del 28,5 % rispetto a quelle del 2010. Tra tutti i paesi arabi, gli Emirati si confermano dunque più che mai come il principale mercato di sbocco del nostro export.
Al primo posto nelle esportazioni si collocano i prodotti  derivanti dalla raffinazione del petrolio il cui commercio negli EAU è quasi quadruplicato rispetto all’anno scorso : 240.958 milioni di euro nel primo trimestre del 2012 a fronte di 54.304 milioni nello stesso trimestre del 2011. La lista delle merci più esportate prosegue con le macchine di impiego generale quali motori a combustione interna, turbine, apparecchiature fluidodinamiche, pompe e compressori per un complesso di 167.619 milioni di euro. Al terzo posto si trovano articoli di gioielleria, bigiotteria e pietre preziose lavorate per un volume di esportazioni pari a 163.261 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno.

martedì 3 luglio 2012

Incremento degli investimenti immobiliari negli Emirati Arabi Uniti

Gli investitori internazionali  ritornano a scommettere sul mercato immobiliare dopo la crisi del 2008

Secondo quanto rilevato nell’ultimo report di Friends Provident International (FPI), che espone i risultati di un sondaggio sulla propensione agli investimenti immobiliari a Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, questi ultimi sembrano essere quelli che garantiscono la maggiore stabilità. I dati suggeriscono che la UAE ha goduto di un livello abbastanza stabile di fiducia a partire dal secondo trimestre del 2011, aumentato ulteriormente nella prima metà del 2012.
Un positivo segnale che lascia ben sperare dopo la contrazione del mercato immobiliare scaturita nel 2008 a seguito della crisi finanziaria globale e dei subprime americani e che ha provocato un’altalena immobiliare con decrementi di prezzi fino al 40% nei 4 anni successivi.
Un impegno rivolto ad attirare nuovi capitali esteri e al superamento della crisi immobiliare è stato assunto anche dalle politiche locali. È infatti di questi giorni la notizia che  il Governo di Dubai ha deciso di allungare da sei mesi a tre anni il periodo di concessione del permesso di soggiorno per tutti quei soggetti che, privatamente o per conto delle loro aziende, investiranno sul mercato immobiliare della città.

mercoledì 13 giugno 2012

Slow Food ad Abu Dhabi

L’eccellenza culinaria italiana in scena ad Abu Dhabi.

Lo scorso 6 giugno uno chef italiano ha partecipato alla manifestazione Artscape a Manarat al Saadyiat nell’ambito della mostra “treasures of the world”. La mostra, organizzata nello spazio espositivo realizzato a sostegno delle prossime costruzioni museali previste ad Abu Dhabi, è stata concepita come una sorta di percorso celebrativo dei vari Paesi del mondo grazie alla presenza di pezzi archeologici. Al fine di risaltare i Paesi presenti, Artscape ha deciso inoltre di invitare a partecipare anche gli Stati di provenienza dei reperti, tra i quali l’Italia, prevedendo per questi una performance rivolta al pubblico presente.
A rappresentare il Bel Paese uno chef di slow food che ha interagito con il pubblico al fine di spiegare la filosofia di Carlo Petrini oltre a mostrare come viene realizzata la pasta fatta in casa. Scopo dell’iniziativa quello di far avvicinare le persone all’antico modo di cucinare e di relazionarsi al cibo in modo da esaltarne le proprietà nutritive, i sapori e la freschezza.

mercoledì 30 maggio 2012

Aumentano gli scambi commerciali

Gli Emirati Arabi Uniti raggiungono i 252,7 miliardi di dollari di interscambio non-oil.

La Federal Customs Authority rende noti i dati relativi all’interscambio commerciale non-oil degli Emirati Arabi Uniti: nel 2011 il valore complessivo dell’interscambio ha raggiunto i 252,7 miliardi di dollari, pari a circa il 75% del Pil. Stando a quanto pubblicato dalla Federal Customs Authority, i Paesi dell’area Asia/Pacifico rappresentano da soli la metà del valore dell’interscambio (50,2%); seguono l’Europa (compresi Turchia, CSI e Russia) con il 22% ed infine il MENA con il 14%.
L’India rappresenta il primo partner commerciale degli EAU con una quota pari al 20,9%. Se si considerano invece i Paesi che hanno registrato i migliori risultati, al primo posto si posiziona l Corea del Sud (+88%), seguita da Iran (+49%) e Stati Uniti (+28,2%).
Tra i Paesi che invece hanno registrato una contrazione negli scambi commerciali, quelli appartenenti all’Eurozona hanno subito una diminuzione del 15% nel 2011 rispetto al 2010.

venerdì 11 maggio 2012

Gli EAU investono in Europa

Nuovi investimenti per gli Emirati Arabi Uniti in Europa.

Gli Emirati Arabi Uniti sono sempre più presenti nel Vecchio Continente e lo dimostra anche il recente acquisto da parte del gruppo Al Habtoor di Dubai dell’hotel a cinque stelle Le Meridien Budapest, in Ungheria. Si tratta di un investimento che segue la firma dell’accordo con l'americana Starwood Hotels and Resorts che prevede l’apertura di tre hotel (St Regis, W Dubai e Westin Dubai Sheikh Zayed Road) in un nuovo resort da 1,3 miliardi di dollari a Dubai, che andrà a sostituire lo storico Metropolitan Hotel, ormai in demolizione.
Il Gruppo di Dubai starebbe anche valutando l’acquisto di un hotel di lusso a Parigi.

venerdì 4 maggio 2012

La linea metropolitana

Abu Dhabi potrà usufruire di tre linee di metropolitana.

Il Governo di Abu Dhabi ha annunciato l’intenzione di costruire tre linee di metropolitana al fine di collegare Abu Dhabi in diverse direzioni, incluse le aree di Zayed Sports City, Saadiyat Island e Marina Mall. Stando alle prime indiscrezioni, la metropolitana avrà una lunghezza complessiva di 131 chilometri e verrà supportata dalla presenza di linee di bus.
 Le tre linee della metropolitana di Abu Dhabi saranno operative a partire dal 2016/2017 e si prevede che verranno utilizzate da 823.000 persone al giorno, garantendo in questo modo una diminuzione di 22.050 tonnellate di monossido di carbonio e di 2.305 tonnellate di emissioni annuali.
All’interno del progetto è previsto inoltre il collegamento con la metropolitana di Dubai e di altri Paesi del Golfo.

mercoledì 2 maggio 2012

Rapporti EAU/Teheran

L’Iran critica la presenza di aerei da caccia USA negli EAU.

Aumenta la tensione tra gli Emirati Arabi Uniti e Teheran dopo che ieri è stata data la notizia relativa al dispiegamento di un numero imprecisato di aerei da caccia F22 nella base aerea di Al-Dhafra negli Emirati Arabi Uniti. Forte la critica da parte del portavoce del Ministero iraniano degli esteri, Ramin Mehmanparast, che giudica la presenza di aerei USA nella regione come pericolosa per la sicurezza della stessa e aggiunge "Non approviamo la presenza di forze straniere nella regione. Sconsigliamo ai Paesi dell'area di fornire un sostegno alla loro presenza".

venerdì 20 aprile 2012

Fujairah: nuovo hub regionale per il riciclo

Da parcheggio per aerei a centro di recupero e riciclo di velivoli smantellati.

Fujairah, unico dei sette emirati ad affacciarsi sull’Oceano Indiano oltre lo Stretto di Hormuz, ha rappresentato per molto tempo una destinazione vacanziera privilegiata, prima di essere messo in ombra dalla crescente importanza di Dubai. Di conseguenza l’aeroporto che prima registrava il passaggio di due milioni di turisti all’anno, ha visto ridimensionare le sue cifre trasformandosi nel corso degli anni in una sorta di parcheggio per diverse compagnie aeree. Di fronte all’accumularsi di velivoli destinati a diventare rottami, è stato realizzato un progetto che prevede la trasformazione dell’aeroporto di Fujairah nel primo centro di recupero e riciclo di componenti di aerei ormai in disuso nella regione. A tale scopo è stata creata una società che si occuperà del riutilizzo delle parti, delle fusoliere, dei motori, delle attrezzature di bordo,… e farà dell’aeroporto un centro per lo smantellamento. Una nuova sfida per l’emirato che sta vivendo in questo momento una fase di transizione economico-commerciale anche grazie all’inaugurazione di un nuovo terminal portuale e all’apertura dell’oleodotto che permetterà il passaggio del greggio via terra, evitando quindi lo stretto di Hormuz nel caso in cui si creassero tensioni o conflitti con l’Iran.

giovedì 19 aprile 2012

Boom delle esportazioni italiane verso gli EAU

Nonostante le difficoltà a livello di crescita economica, l’Italia fa registrare un vero e proprio boom di esportazioni verso gli EAU.

L’Ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, Giorgio Starace, esorta le aziende italiane ad investire negli Emirati Arabi Uniti viste le numerose opportunità che sono in grado di offrire per il prodotti Made in Italy. L’Ambasciatore ha sottolineato “Abbiamo chiuso il 2011 con un saldo davvero positivo e valori record per il nostro export, cresciuto del 24% rispetto al 2010”. Nel corso del 2011 infatti l’export di prodotti italiani verso gli Emirati ha raggiunto il valore record di 4,7 miliardi di Euro. Starace ha commentato “Gli Emirati si consolidano nella loro posizione di primo partner commerciale dell’Italia nell’intero mondo arabo”. Nel dettaglio tra i comparti che si sono distinti maggiormente figurano quello dei macchinari industriali, la gioielleria, la moda e il lusso, ed infine i prodotti agroalimentari, le cui esportazioni sono aumentate del 30% rispetto al 2010.
Una grande sfida per le imprese italiane pronte a mettersi in gioco.

venerdì 13 aprile 2012

Sette idee per aumentare il turismo emiratino

Un settore in forte espansione e strategico per l’Italia.

Un mercato sempre più cruciale per l’Italia: si tratta del flusso turistico proveniente dagli Emirati Arabi Uniti. Allo scopo di migliorare i servizi offerti dal Bel Paese e incrementare i numeri di questo settore, sono stati individuati sette punti sui quali sarebbe opportuno intervenire: in primis la promozione di prodotti turistici legati al Made in Italy, come gioielli, moda, accessori, abbigliamento, fortemente richiesti dalla clientela emiratina; in secondo luogo l’enfasi su prodotti turistici di nicchia, come vini tipici, prodotti dolciari e caseari; la realizzazione di campagne pubblicitarie e promozionali volte a far conoscere le Regioni del Sud Italia; far conoscere tutte le possibilità che l’Italia è in grado di offrire in termini di mare, montagna, laghi, città; la destagionalizzazione, ed in particolare l’organizzazione di eventi sportivi che permettano di creare un nuovo indotto turistico in mesi o periodi in cui solitamente non si registra un grande afflusso turistico; l’attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico ed in particolare delle città in cui risiedono le famiglie emiratine più benestanti; infine il miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane e alle Regioni.

giovedì 12 aprile 2012

Il mercato turistico emiratino

Cresce la domanda turistica degli Emirati Arabi Uniti.

La domanda turistica emiratina diventa sempre più importante e spinge i Paesi a valutare attentamente le esigenze dei clienti degli EAU e a personalizzare l’offerta proposta. Una clientela di lusso, con un livello culturale medio alto e una sempre maggiore propensione a viaggiare: sono queste le caratteristiche della domanda turistica emiratina cresciuta negli ultimi anni a d un ritmo incredibile. Basti pensare che nel corso del 2010 i due principali aeroporti degli EAU hanno registrato una crescita complessiva del traffico passeggeri del 27,8% rispetto al 2009: se l’Aeroporto Internazionale di Dubai ha registrato un aumento del 15,6% con un traffico complessivo di 42.921.782 passeggeri, quello di Abu Dhabi ha registrato un incremento del 12,2%, con un traffico totale di 11.000.000 passeggeri.
Mentre per quanto riguarda Dubai, le mete preferite sono l’India (+120%), i Paesi Arabi del Golfo (+103%) e i Paesi dell’Europa Occidentale (+90%), le destinazioni privilegiate dell’Aeroporto di Abu Dhabi sono Londra, Bangkok, Doha, Manila e Il Cairo, che rappresentano da sole circa il 20% del totale traffico passeggeri. Una maggiore attenzione viene prestata anche ai voli verso il Sud Africa (+42% del traffico), il Nord Africa (+24%) e l’estremo Oriente (+14%).

mercoledì 4 aprile 2012

Il solare ad Abu Dhabi

Ancora in corso la realizzazione del più grande impianto solare.

Secondo le stime entro la fine del 2012 verranno terminati i lavori per la costruzione del più grande impianto solare al mondo, Shams 1 di Abu Dhabi. I lavori iniziati nel 2010 prevedono la realizzazione di un progetto da 600 milioni di dollari nell’ambito di una joint venture tra Masdar (al 60%), Total (20%) e Abengoa (20%). L’impianto solare si estenderà su una superficie di 2,5 km2 con una potenza pari a 100MW.
L’opera, che avrà sede a Madinat Zayed, permetterà ad Adu Dhabi di raggiungere i suoi obiettivi per quanto riguarda le energie rinnovabili: l’Emirato prevede di raggiungere il 7% entro il 2020.

venerdì 30 marzo 2012

Abu Dhabi/Brasile

Annunciati nuovi investimenti in Brasile.

Il Governo di Abu Dhabi annuncia nuovi investimenti nel Paese sudamericano.
Stando a quanto riportato dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Mubadala Development Company, il fondo sovrano di proprietà del governo di Abu Dhabi, ha siglato un accordo con Eike Batista, il decimo uomo più ricco al mondo, al fine di acquisire il 5,63% del Centennial Asset Brazilian Equity Fund, per un valore di circa 30 miliardi di dollari.
Stando a quanto previsto dall’accordo, Mubadala potrà sfruttare le opportunità di investimenti futuri di Batista in settori come l’alta tecnologia, il cemento e i fertilizzanti anche attraverso il gruppo EXB con sede a Rio de Janeiro.

giovedì 29 marzo 2012

Abu Dhabi e il Louvre

Lanciata la ricerca di contractor per la realizzazione della succursale del Louvre ad Abu Dhabi.

Dopo una lunga serie di ritardi, il Governo di Abu Dhabi ha deciso di lanciare la ricerca di contractor al fine di costruire la succursale del Museo del Louvre ad Abu Dhabi.
Il progetto del Louvre, che rappresenta il primo di un insieme di iniziative di alto livello che comprende anche la realizzazione di una succursale del Guggenheim entro il 2017, verrà ultimato secondo la società di Sviluppo Turistico ed Investimento (TDIC) entro il 2015. A questi due Musei si aggiunge anche il Museo Nazionale Zayed, la cui apertura è prevista per il 2016.
La capitale degli Emirati Arabi Uniti si dimostra ancora una volta molto interessata ad investire miliardi di dollari nel turismo, nelle infrastrutture e nell’industria allo scopo di diversificare la sua economia dal petrolio.

venerdì 23 marzo 2012

Latte di cammello

L’Europa certifica l’idoneità del latte di cammello.

Un mercato che secondo la FAO si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari: si tratta del latte di cammello, noto anche come “l’oro bianco del deserto”, prodotto che rispetto al latte vaccino presenta numerosi vantaggi, tra i quali il 40% in meno di incidenza sul colesterolo, meno della metà dei grassi e il triplo di contenuto di vitamina C. Una svolta per l’export degli Emirati Arabi Uniti anche se per l’avvio alle esportazioni bisognerà attendere la certificazione di idoneità del sistema sanitario negli allevamenti che si prevede avverrà tra non meno di un anno. Ciò nonostante i laboratori emiratini si stanno già attivando al fine di soddisfare gli standard imposti dall’Unione Europea.
Alcuni allevatori hanno sottolineato come l’apertura dei mercati europei potrebbe portare all’importazione di cammelli da altre regioni visto che al momento i quadrupedi vengono principalmente allevati per le corse e non per la produzione alimentare, motivo per cui potrebbero non essere più sufficienti per soddisfare la richiesta che secondo le previsioni potrebbe aumentare di dieci volte.

giovedì 22 marzo 2012

Real Madrid Island Resort

Un grande parco tematico dedicato al Real Madrid.

Verranno realizzati sull’isola artificiale di Al Marjan negli EAU un grande parco tematico dedicato al Real Madrid e un complesso turistico completo di stadio ad anfiteatro e di museo interattivo. Il progetto presentato oggi dal Presidente del club blanco Perez verrà inaugurato entro il mese di gennaio del 2015 grazie alla collaborazione del Governo di Ras Al Khamah degli Emirati Arabi Uniti. Il Real Madrid Resort Island rappresenterà il primo esempio di “sportainment”, ovvero di sport unito al divertimento, e avrà l’obiettivo di costruire uno scenario unico al mondo in quella che si candida a diventare la prima destinazione turistica dell’Asia.
L’opera richiederà un investimento di un miliardo di dollari e sorgerà in una posizione strategica dal momento in cui disterà solo 45 minuti dall’aeroporto di Dubai, su una superficie complessiva di dodici ettari. Piscine, palestre, cliniche sportive, un hotel a cinque stelle di lusso con 450 camere, resort, 60 bungalow, 400 appartamenti, 48 ville con giardino, piscina e spiaggia privata: queste solo alcune delle caratteristiche che avrà il Real Madrid Island Resort.

venerdì 16 marzo 2012

International Boat Show

Un grande evento per le aziende italiane che operano nel settore della nautica da diporto.

Dal 13 al 17 marzo si tiene a Dubai l’International Boat Show, il più importante salone del Medio Oriente per quanto riguarda la nautica da diporto. La manifestazione cresciuta dal 1992 di ben 14 volte per numero di espositori e di 43 volte in termini di superficie occupata, ospita 750 aziende provenienti da tutto il mondo e 430 imbarcazioni; in esposizione sia su terra che in acqua, gommoni, imbarcazioni, yacht, componenti e sistemi per la nautica.
L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero ha deciso di organizzare per questa edizione una collettiva privatistica con un Padiglione interamente dedicato al Bel Paese e che include 14 aziende, tra le quali figurano Lucca Promos e l’Associazione di Categoria UCINA.
Al fine di favorire incontri business-to-business con gli operatori del settore e contatti con i media locali, l’ufficio di Dubai ha altresì organizzato un networking lunch.

giovedì 15 marzo 2012

Rapporti Italia/EAU

Aumentano le relazioni commerciali tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti.

Stando alle ultime rilevazioni ISTAT, gli Emirati Arabi Uniti si confermano come il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane verso il mondo arabo.
Secondo i dati resi noti dall’Istituto, dal mese di gennaio 2011 fino al mese di novembre 2011, l’export verso gli EAU è aumentato del 27,6% rispetto allo stesso periodo del 2010, per un valore complessivo di 4,2 miliardi di Euro. Tra le prime voci di esportazione di trovano i macchinari di impiego generale (+164,7%), gioielleria e pietre preziose lavorate (-4,7%), prodotti legati alla raffinazione del petrolio (+69,9%) e macchinari speciali (+17,2%).
Per quanto riguarda invece l’import, anche questo ha registrato un aumento dell’88,4%, per un valore complessivo di 805,7 milioni di Euro. Prodotti derivati dal petrolio (+312,3%) e metalli di base preziosi ed altri metalli non ferrosi (+126,5%) rappresentano le prime due voci delle importazioni dagli EAU.
Il Bel Paese si conferma al settimo posto nella classifica dei fornitori mondiali degli Emirati, con una quota del 3,2% sul totale delle importazioni emiratine, e al terzo posto a livello europeo.

venerdì 9 marzo 2012

Boom del settore turistico

4,36 miliardi di dollari nel 2011: questi i numeri del turismo a Dubai.

Incrementa il numero di turisti a Dubai: nel corso del 2011 circa 9,3 milioni di persone hanno deciso di visitare l’Emirato secondo i dati forniti dal Dubai Department of Tourism and Commerce Marketing (DTCM). Nel 2011 il numero di pernottamenti per ospite è cresciuto del 23%; i ricavi del settore hanno raggiunto la soglia record di AED 16 miliardi (pari a circa 4,3 miliardi di dollari), visto il crescente interesse suscitato dall’Emirato, che è riuscito a resistere alle possibili conseguenze legate alle agitazioni avvenute a livello regionale.
Dagli studi condotti dal Dubai Department of Tourism and Commerce Marketing (DTCM) è altresì emerso che anche la durata media del soggiorno è aumentata del 12% a 3,6 giorni, dal momento in cui i turisti hanno preferito Dubai ai quei Paesi colpiti dalle turbolenze politiche, come l’Egitto e il Bahrain.
Secondo il DTCM il successo del settore turistico dell’Emirato sarebbe legato anche al marketing aggressivo e alle iniziative promozionali attuate.

giovedì 8 marzo 2012

World Expo 2020

Dubai si candida per ospitare il World Expo 2020.

4 miliardi di dollari: a tanto ammontano gli investimenti in infrastrutture e progetti di costruzione che Dubai potrebbe spendere nel caso in cui dovesse essere scelta per ospitare il World Expo nel 2020.
Stando a quanto dichiarato da Hilal Al Marri, CEO di Dubai World Trade, ''Le stime che abbiamo su quanto altri Paesi hanno speso per ospitare una tale manifestazione in passato variano tra i 2 e i 4 e miliardi US$ per progetti correlati all'evento, incluso lo sviluppo di infrastrutture e costruzioni, e Dubai pensa di spendere una somma simile”.
I 160 Stati membri del Bureau International des Expositions (BIE) devono ancora pronunciarsi sulla candidatura di Dubai, che si deve confrontare con altri cinque candidati, tra i quali Turchia, Brasile e Russia. Stando a quanto rivelato, Dubai metterebbe a disposizione della manifestazione l’Exhibition City, un sito di 400 ettari che dovrà essere sviluppato vicino all’Al Maktoum Internazional Airport, sul lato sud-occidentale di Dubai.

giovedì 1 marzo 2012

Boom di turisti negli EAU

9 milioni di turisti attesi nel 2012.

Secondo le previsioni del Business Monitor International (BMI), il numero di turisti stranieri negli Emirati Arabi Uniti, raggiungerà nel corso del 2012 la cifra record di nove milioni, registrando un aumento del 9% rispetto all’anno scorso, quando erano arrivati negli EAU 8,2 milioni di turisti.
A seguito infatti delle agitazioni avvenute in Egitto e, più in generale, nel Magreb, gli Emirati Arabi Uniti hanno visto crescere il numero di turisti in quanto considerati destinazione sicura nella regione.
Un notevole incremento previsto per quest’anno anche grazie all’apertura da parte delle compagnie Emirates e Etihad ad altre 10 nuove destinazioni, oltre alle offerte a basso costo promosse da FlyDubai ed Air Arabia. Secondo l’Abu Dhabi Tourism Authority (ADTA), nel 2011 oltre 2,1 milioni di ospiti hanno alloggiato presso gli alberghi della capitale, battendo il precedente record di 1.8 milioni registrato nel 2010.

mercoledì 29 febbraio 2012

15 miliardi di dollari di investimenti

Gli EAU annunciano grandi progetti di costruzione.

Gli Emirati Arabi Uniti annunciano investimenti per un valore complessivo di 15 miliardi di dollari nel corso del 2012 in progetti di costruzione. Si tratta di una cifra rilevante visto l’aumento del 26,57% rispetto all’anno scorso. Allo stato attuale il valore dei progetti di costruzione si aggira intorno a 1.249 miliardi di dollari comprendenti edifici, progetti energetici e progetti legati alle infrastrutture.
Si tratterà di progetti legati sempre più all’edilizia sostenibile, come dimostra Masdar City, uno sviluppo concepito per contenere le emissioni di carbonio ed i rifiuti e garantire una tecnologia pulita. In questo senso Abu Dhabi si candida a diventare una delle città più sostenibili a livello mondiale visto il suo crescente impegno al fine di adottare energie rinnovabili e i progetti approvati di recente dal Consiglio Esecutivo, che prevedono un nuovo terminale aeroportuale da un miliardo di dollari, due zone industriali, una linea metropolitana, 14 nuovi ospedali, oltre 20.000 abitazioni e 24 scuole nuove.

venerdì 24 febbraio 2012

JW Marriott Marquis Dubai

Nell’ultimo trimestre del 2012 aprirà l’albergo più alto del mondo.

Con i suoi 355 metri di altezza, vale a dire 26 metri più basso dell’Empire State Building di New York City, il JW Marriott Marquis Dubai rappresenta l’albergo più alto a livello mondiale. Dotato di un totale di 5.100 metri quadri di spazio per eventi e 1.608 camere (che ne fanno il più grande albergo presente a Dubai per numero di camere), il JW Marriott Marquis Dubai verrà inaugurato nell’ultimo trimestre del 2012.
Il Direttore Generale dell’albergo, Rupprecht Queitsch, ha commentato “Il potenziale per soddisfare le esigenze in crescita della clientela è enorme e crediamo che l’albergo colmerà una lacuna di mercato da molto non identificata, dove gruppi, riunioni e convenzioni fino a 1.000 persone potranno avere luogo sotto un unico tetto, nello stesso luogo”. Fino a questo momento infatti Dubai non era dotata di un edificio in grado di accogliere questa tipologia di clientela. Nove ristoranti, cinque saloni di intrattenimento, una spa da 1.500 metri quadrati sono solo alcune delle numerose sciccherie proposte dall’albergo, destinato al livello più alto del portafoglio internazionale della catena Marriott ed il primo della catena ad essere costruito al di fuori dell’America del Nord.

lunedì 20 febbraio 2012

L’era del fotovoltaico

L’Emiro di Dubai ha reso nota l’intenzione di realizzare un impianto per la produzione di energia fotovoltaica e a concentrazione solare.

Nell’ambito della politica di diversificazione di approvvigionamento energetico decisa dal Governo al fine di diminuire la dipendenza dalle fonti petrolifere e di gas, Shaikh Mohammad Bin Rashid Al Maktoum, l’Emiro di Dubai nonché Vice-Presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha annunciato la volontà di costruire nelle vicinanze di Dubai un primo impianto per la realizzazione di energia fotovoltaica e a concentrazione solare affidato interamente al settore pubblico e nel dettaglio alla società elettrica dell’Emirato Dubai Electricity and Water Supply e finanziato al 100% dal Supreme Council of Energy (SCE).
Nel dettaglio la prima tranche verrà realizzata nella zona di Seith Al Dahal, a circa trenta chilometri dalla capitale, e sarà caratterizzata dall’impiego di tecnologie tradizionali. Per il futuro il Governo pensa di procedere introducendo tecnologie innovative a concentrazione allo scopo di raggiungere una potenza finale di 1.000 MW entro il 2030. Il Supreme Council of Energy sta infatti pianificando lo sviluppo energetico dell’Emirato per i prossimi vent’anni.

giovedì 16 febbraio 2012

Dubai Industrial City

Al via la seconda fase dello sviluppo della Dubai Industrial City.

Un costo totale pari a 204,21 miliardi di dollari, 325.000 metri quadri di magazzini e showroom al dettaglio dotati di magazzini sul retro, attrezzati con unità da 460 metri quadri e 930 metri quadri con attrezzature per immagazzinaggio a temperatura controllata e chimico, officine per attività leggere industriali e magazzini per uso generale: questi i numeri della seconda fase di sviluppo della Dubai Industrial City. Le nuove strutture permetteranno di raddoppiare il volume degli attuali depositi, unitamente ai 280.000 metri quadri di cantieri d’immagazzinaggio aperto addizionale. Un totale di 627 magazzini di 8 metri di altezza e 122 showroom al dettaglio.
Abdullah Belhoul, Managing Director di Dubai Industrial City, ha commentato: “Esiste una crescente richiesta di strutture per immagazzinaggio di qualità e specializzato nel mercato, con un’enfasi accentuata sulla salute e la sicurezza. Il lancio della seconda fase consoliderà ulteriormente la posizione di Dubai quale corrente hub logistico negli EAU e nel Medio Oriente. Spingerà anche la crescita nel settore industriale del paese, che e’ cresciuto di circa l'11% nel 2011, rendendolo il secondo settore che contribuisce all’economia degli EAU dopo il settore degli idrocarburi”.

lunedì 13 febbraio 2012

77 nuove aziende nell’Emirato

Dubai FDI ha attirato ben 77 nuove aziende nel 2011.

L’ente preposto agli investimenti esteri presso il Dipartimento dello Sviluppo Economico, Dubai FDI, ha annunciato di aver attirato nel corso dello scorso anno ben 77 aziende nell’Emirato.
Secondo i dati resi noti, il valore complessivo degli investimenti diretti esteri si aggira intorno ai 936 milioni di dollari ed un fatturato locale di AED 16,57 miliardi. Nel dettaglio le 77 aziende istituite a Dubai operano in settori diversi tra loro: dalla logistica alle costruzioni, dalla tecnologia alla chimica fino alle energie rinnovabili. Come si può leggere nella legge n.13 del 2011, emanata lo scorso settembre, il Dubai Economic Department (DED) può autorizzare le aziende delle zone franche ad istituire succursali all’interno del territorio dell’Emirato di Dubai, una volta informato e ricevuto consenso dal consiglio esecutivo.
L’ente ha inoltre siglato nove memoranda d’intesa con istituzioni e imprese internazionali.

venerdì 10 febbraio 2012

Nuovi progetti per energia ed acqua

Il Medio Oriente investe 180 miliardi di dollari in progetti per acqua ed energia.

Grandi progetti nel settore elettricità, energia ed acqua sono in corso o in fase di pianificazione nel Medio Oriente per un valore complessivo di 180 miliardi di dollari. Si aggiudicano il ruolo di capofila gli Emirati Arabi Uniti, che hanno deciso di investire 34,2 miliardi di dollari in venti progetti: basti pensare che da soli i progetti riguardanti la produzione di energia nucleare ad Abu Dhabi richiedono un investimento pari a 20 miliardi di dollari. Gli EAU si confermano in tal senso come uno dei mercati più rilevanti e attivi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’elettricità anche alla luce del fatto che, secondo le stime, la domanda di energia nel Golfo dovrebbe aumentare dell’8/10% all’anno.
Si distinguono anche l’Arabia Saudita, che detiene il primato per valore d’investimenti nella regione grazie al progetto King Abdullah City per un valore complessivo di 100 miliardi di dollari e l’avvio di ben quindici progetti del valore di quasi 9 miliardi di dollari, e il Quatar, che ha di recente annunciato l’intenzione di promuovere piani per la realizzazione di almeno otto strutture di energia ed acqua per un totale di 4,8 miliardi di dollari, strutture tra le quali spicca il progetto energetico che verrà realizzato nel corso del 2012, Qatar Facility D per un valore di 3 miliardi di dollari.

giovedì 9 febbraio 2012

L’Italia punta sugli Emirati

La crisi economica sembra non aver avuto pesanti ripercussioni sugli Emirati Arabi Uniti e l’Italia si prepara ad investire.

Con una crescita del Pil prevista per il 3,5%, gli Emirati Arabi Uniti rappresentano ad oggi il sesto Paese meta delle esportazioni italiane, che negli anni si sono diversificate sino a comprendere abbigliamento (+23,3% nei primi sei mesi del 2011), alimentare (+13%), macchinari (+44,5%) e metalli (+32,2%). Dopo il pesante crollo registrato nel 2009, quando le esportazioni italiane negli Emirati sono diminuite del 28,6%, nel corso del 2011 gli scambi commerciali sono ripresi a pieno ritmo facendo registrare all’export italiano un +21,4% rispetto alla stesso periodo del 2010.
Secondo il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana, Mauro Marzocchi, “Io sono qui dal 1985 e negli anni passati, quando ci sono state crisi internazionali, gli Emirati si sono comportati come tutti gli altri Stati. Anche perché la particolarità del Paese, e di Dubai soprattutto, è quella di essere un forte esportatore. […] Le nostre imprese che, in momenti come la Guerra del Golfo o il 2009, si erano ritirate nel loro guscio, oggi sono in piena attività: anzi, si sta verificando un grande e rinnovato interesse per gli Emirati, sia da parte dei locali verso le imprese italiane, che viceversa”, che ha aggiunto “Nel 2009 c’è stata una grande pulizia del mercato, abbiamo pagato molti avventurieri che hanno cominciato nel 2007/2008 e che pensavano di venire qui a trovare l’Eldorado, mettendo non in buona luce l’imprenditoria italiana. Negli ultimi sei mesi, invece, si vedono nuovi italiani, ma manager di un altro livello, sia di imprese nostrane che locali. Direi che l’italiano che considerava Dubai come un giocattolo adesso non c’è più. Ora abbiamo un livello qualitativo alto”.
Stando a quanto rivelato da una recente ricerca condotta per l’ISTAT dalla Camera di Commercio Italiana, al momento il Bel Paese esporta negli EAU (un Paese con appena 8 milioni e mezzo di abitanti), più di quanto esporti in India o in Egitto: un’opportunità da non perdere vista anche la posizione strategica degli Emirati.

venerdì 3 febbraio 2012

L’energia solare

Dubai avvia un progetto per l’energia solare da 3,27 miliardi di dollari.

Al fine di ridurre la dipendenza energetica, l’Emirato di Dubai ha annunciato il lancio di un progetto per la costruzione di un parco d’energia solare del valore di AED 12 miliardi (circa 3,27 miliardi di dollari) e con una potenziale capacità di 1,000 Megawatts (MW). L’Emirato di Dubai intende infatti ridurre le importazioni di energia così come le emissioni di anidride carbonica all’origine del riscaldamento climatico nell’ordine del 30% entro il 2030.
Nell’ambito della Strategia d’Energia Integrata 2030, Dubai si propone di ricorrere alla propria energia solare e nucleare importate dal vicino Emirato di Abu Dhabi con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal gas. Nel dettaglio il nuovo Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Solar Park, la cui attività inizierà entro la fine del 2013, si estenderà per 48 chilometri quadrati e avrà una capacità iniziale di 10 MW.

martedì 31 gennaio 2012

Etihad Rail

È stato approvato il prestito da 1,3 miliardi di dollari per Etihad Rail.

Il Governatore di Dubai ha annunciato l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri degli Emirati Arabi Uniti, del prestito da 1,28 miliardi di dollari a Etihad Rail per il finanziamento di parte della costruzione della rete ferroviaria. Stando a quanto dichiarato dal Vice-Presidente degli EAU, Sheikh Mohammed bin Rashid al-Maktoum, nel corso della riunione per Etihad Rail è stato anche approvato il prestito di AED per un valore complessivo di 4,7 miliardi che verranno impiegati per il finanziamento della nuova linea verso Al Ruwais.
La rete ferroviaria che si estenderà per 1.200 chilometri attraverso gli Emirati Arabi Uniti, richiederà un costo complessivo di 11 miliardi di dollari e verrà realizzata in tre fasi.
Nel mese di ottobre la joint venture italo-emiratina costituita dalle aziende italiane Saipem e Tecnimont e dall’emiratina Dodsal Engineering & Construction PTE Ltd, si era aggiudicata un contratto da AED 3,3 miliardi per il disegno e la costruzione dell’infrastruttura nel corso della prima fase.

giovedì 26 gennaio 2012

Emirates sceglie INC

La compagnia aerea Emirates ha scelto INC per la gestione delle pubbliche relazioni e le strategie di comunicazione in Italia.

Il Gruppo Emirates, la compagnia aerea internazionale degli Emirati Arabi Uniti, ha scelto INC per operare sul mercato italiano. Il Gruppo presente sul mercato da venticinque anni con una flotta composta da 168 aerei, dopo i risultati soddisfacenti ottenuti nel 2010 e nel 2011, ha annunciato l’intenzione di affidare a INC la gestione delle pubbliche relazioni e le strategie di comunicazione sul mercato italiano.
Massimo Massini, Area Manager Italy & States of ex Yugoslavian Republic ha commentato: “Per i prossimi anni abbiamo tantissimi progetti nel cassetto volti ad ampliare la nostra offerta di mercato ed anche a rafforzare ulteriormente l’immagine del brand nel nostro Paese: Emirates è oggi una delle realtà che maggiormente investono in Italia, contribuendone alla crescita. I 5 voli giornalieri attuali, presto diverranno 6 grazie al raddoppio da Venezia e ciò innalzerà ancora il ruolo di vettore amico dell’Italia. Ci servono partner validi ed efficienti per affrontare gli anni a venire con determinazione efficace. Desideravamo quindi un’agenzia con un’identità forte per affiancarci in questo percorso, questo il motivo per cui abbiamo scelto INC – che rappresenta una realtà di mercato importante e con una grande tradizione alle spalle”.
Il CEO e Presidente di INC, Pasquale de Palma ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti della scelta di Emirates, che ha saputo cogliere alcune delle principali peculiarità del nostro modo di fare comunicazione: visione strategica che nasce dalla competenza, passione che nasce dalla creatività e risultati raggiunti grazie ad un grande committment con l’obiettivo di fare di Emirates un punto di riferimento per i media italiani del mercato dei viaggi e del turismo”.

mercoledì 25 gennaio 2012

Incontro tra il Ministro Terzi e Bin Zayed

Un importante incontro per i rapporti tra Italia ed Emirati Arabi Uniti alla Farnesina.

Grandi prospettive per la futura collaborazione tra Italia ed Emirati Arabi Uniti: è quanto è emerso nel corso dell’incontro avvenuto alla Farnesina tra i Ministro Giulio Terzi e il Ministro emiratino Abdullah Bin Zayed. Al termine dell’incontro che ha altresì dimostrato anche la grande cooperazione culturale tra i due Paesi, il Ministro Terzi ha sottolineato come esistano “prospettive di collaborazione industriale, finanziaria e possibilità di investimenti di grande significato”. Allo stesso modo lo sceicco Bin Zayed si è espresso in modo favorevole in merito alle relazioni bilaterali con il Bel Paese, evidenziando come i due Paesi possano lavorare congiuntamente per affrontare le “grandi sfide” internazionali come la crisi finanziaria, “scambiandosi le proprie esperienze”. Tra le questioni affrontate anche il problema della sicurezza internazionale rappresentato dalla Siria, il nucleare in Iran e il processo di transizione democratica in Libia. Il Ministro italiano ha espresso l’intenzione da parte del Paese di collaborare con gli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano un “attore di particolare rilevanza” nel quadro del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

venerdì 20 gennaio 2012

Il settore immobiliare a Dubai

Il RERA annuncia una nuova iniziativa al fine di rendere trasparente il settore del real estate.

L’iniziativa lanciata dall’Autorità di regolamentazione immobiliare di Dubai (cd. RERA) nell’ottica di favorire una ripresa nel settore immobiliare dell’Emirato riscuote notevole successo. Nel dettaglio il RERA ha nominato diciotto società di revisione contabile che avranno il compito di esaminare e valutare la capacità finanziaria di tutte le imprese interessate a realizzare progetti immobiliari a Dubai. Una mossa strategica che mira da un lato a garantire una maggiore trasparenza nel settore e dall’altro a rafforzare le misure di corretta amministrazione, soprattutto se si considera che in alcuni casi i prezzi, dopo i livelli massimi registrati nel 2008, sono scesi anche oltre il 50%.
Secondo il Direttore senior del Dipartimento Trust Account del RERA, Khalid Obaid Al Mutaiwei, “Noi percepiamo questa mossa come una pietra miliare nell'attuazione di norme di controllo finanziario del settore immobiliare in conformità con le migliori pratiche di revisione delle società immobiliari e dei loro progetti” e ha aggiunto “Questo sistema manterrà il RERA pienamente informato sulle società immobiliari e sui progetti. Il controllo e la valutazione dei progetti aumenterà la fiducia e la trasparenza nel settore immobiliare, oltre a catalizzare lo sviluppo e la crescita di Dubai”. Le società di revisione dovranno infatti esaminare attentamente i progetti immobiliari registrati presso il RERA e stilare relazioni finanziarie relative a ogni singolo progetto.

lunedì 16 gennaio 2012

2 milioni di abitanti a Dubai

Stando ai dati pubblicati, Dubai avrebbe raggiunto nel 2011 la soglia dei due milioni di abitanti.
Secondo dati ufficiali pubblicati sui quotidiani locali, nel corso del 2011 la popolazione residente a Dubai sarebbe aumentata fino a raggiungere i due milioni di abitanti. Si tratta del massimo storico per Dubai che l’anno scorso ha assistito ad un aumento dei residenti pari a 84.000 unità, portando di conseguenza il dato complessivo a 1.983.000, pari al 24% della popolazione totale degli Emirati Arabi Uniti che si aggira intorno agli 8,2 milioni di persone. Dall’analisi è altresì emerso che alla fine del mese di settembre la popolazione maschile di Dubai era pari a 1.523.000 unità, mentre quella femminile era decisamente più ridotta (455.000 unità). Allo stesso modo è stato possibile notare che la popolazione di nazionalità emiratina era rappresentata da circa 168.000 unità su un totale complessivo negli EAU di 947.000, pari all’11,4% della popolazione residente locale.
Una notizia particolarmente interessante per le imprese straniere che considerano Dubai come destinazione privilegiata per i loro prodotti e i loro affari.

mercoledì 11 gennaio 2012

Crude Oil Pipeline Abu Dhabi

Il termine dei lavori del progetto Crude Oil Pipeline Abu Dhabi che prevede la costruzione di un oleodotto slitta di alcuni mesi.

I lavori per la costruzione dell’oleodotto di proprietà della Abu Dhabi International Petroleum Investment Company (IPIC), che permetterà di aggirare lo Stretto di Hormuz, termineranno tra tre mesi secondo quanto annunciato dal Ministero del Petrolio degli Emirati Arabi Uniti. Stando a quanto dichiarato in occasione di un convegno sui temi energetici tenutasi ad Abu Dhabi dal Ministro degli EAU, Mohammed Bin Dhaen al-Hamli, “È quasi completo. Speriamo che diventi operativo entro sei mesi, tra maggio e giugno”; il Ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di portare a termine l’infrastruttura quanto prima, oltre alla necessità di farla lavorare al regime di carico previsto intorno agli 1,8 milioni di barili al giorno.
Il progetto Crude Oil Pipeline Abu Dhabi (ADCOP) rappresenta una svolta fondamentale per gli EAU dal momento in cui l’oleodotto permetterebbe di collegare i giacimenti di Habshan ad ovest di Abu Dhabi, con il porto di Fujairah sul Golfo dell’Oman e il suo completamento risulta essere ancora più importante se si considerano le recenti minacce iraniane riguardanti la possibilità di chiudere lo Stretto di Hormuz.
Numerose le aziende petrolifere mondiali, tra le quali Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e British Petroleum, che si sono impegnate nella costruzione dei 370 chilometri dell’ADCOP e che sperano che il progetto riesca a contrastare le minacce dell’Iran oltre a garantire una diminuzione dei tempi di viaggio stimata intorno ai due giorni.

lunedì 9 gennaio 2012

L’energia nucleare

Gli Emirati Arabi Uniti decidono di investire nel nucleare.

Annunciato un piano per lo sviluppo dell’energia nucleare per un costo complessivo pari a 30 miliardi di dollari. Si tratta di un programma nato nell’ambito di una joint venture tra Emirates Nuclear Energy Corp e Korea Electric Power Corp. Stando alle prime indiscrezioni rilasciate da un portavoce di Emirates Nuclear, Fahad al-Qahtani, la strategia di finanziamento deve ancora essere decisa, ma sembra che si tratterà di un finanziamento che prevede l’apporto di patrimonio per un terzo, e per la restante parte di debito.
Emirates Nuclear Energy Corp prevede di realizzare quattro reattori nucleari negli Emirati Arabi Uniti, scegliendo una strada che molti Paesi stanno evitando in seguito alla catastrofe avvenuta nell’impianto di Fukushima in Giappone a causa del terremoto e dello tsunami che hanno provocato la perdita di materiale radioattivo.
Korea Electric Power Corp, il maggiore produttore di elettricità del Paese, nel 2009 si è aggiudicata un contratto per il completamento degli impianti tra il 2017 e il 2020, un programma che permetterà agli Emirati Arabi Uniti di diventare i primi Stati nel Golfo ad essere dotati di energia atomica.